dieta giusta per gli esami

La dieta per gli esami: cosa è giusto mangiare?

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin

Dieta, dieta, dieta: ce n’è una per ogni momento della nostra vita, dobbiamo rassegnarci, non si scappa. State per andare al mare? Ci sono i consigli per superare tranquillamente la prova costume. Manca un mese al matrimonio? Pronta una dieta per apparire in forma smagliante nel più bel giorno (pare) della vostra vita!

E se si vive un periodo di forte stress emotivo ed impegno intellettuale alle prese con l’esame di stato o con gli esami all’università? Tranquilli, naturalmente c’è una dieta da poter seguire anche in questo caso! Chi vive tutto il giorno in compagnia delle “sudate carte”, rinunciando anche ad alzare gli occhi quando passa davanti allo specchio per non farsi spaventare da quelle occhiaie che hanno trasformato il viso, non ha certo come primo obiettivo quello di perdere peso.

Volete superare gli esami, giusto? Beh, per questo possiamo solo consigliarvi di studiare, ahimè, ma vi diamo qualche suggerimento sul regime alimentare più corretto da seguire durante i periodi di intenso studio. “In vista dei test l’alimentazione da consigliare deve essere soprattutto a base di verdura, frutta e, in generale, alimenti digeribili e nutrienti”. È il consiglio principale fornito da Andrea Ghiselli, nutrizionista dell’INRAN di Roma (Istituto Nazionale Ricerca Alimenti e Nutrizione).

L’esperto interviene anche per sfatare alcuni miti piuttosto diffusi, ridimensionando ad esempio il ruolo del fosforo: quanti di noi hanno mangiato chili di pesce nella propria vita perché le mamme dicevano che “fa bene alla memoria”, come se la sogliola fosse pronta a suggerirci le risposte che non ricordiamo in sede d’esame? “Il fatto che il consumo di pesce sia importante per nutrire o stimolare il cervello in vista degli esami è solo una leggenda”, afferma Ghiselli.

Cosa mangiare allora? L’imperativo è variare il più possibile, consumando 5 pasti al giorno, nutrienti, ma allo stesso tempo leggeri. Vietato saltare i pasti con il pretesto di risparmiare tempo: l’ansia potrebbe indurvi poi a ingurgitare nervosamente la prima cosa che trovate. Le calorie devono essere distribuite durante la giornata, in percentuali diverse: il 20% a colazione, il 5% nello spuntino di metà mattina, il 40% a pranzo, il 5% nel pomeriggio ed il restante 30% a cena.

Concedetevi tempo per una sana prima colazione in cui siano presenti carboidrati, facili da digerire e in grado di fornire energia da spendere nel corso della giornata. Se tra la colazione e il pranzo passa molto tempo è utile inserire uno spuntino a base di frutta o yogurt, consigliati anche per la merenda del pomeriggio. (quindi levate quelle patatine dal tavolo!). Il pranzo deve essere il pasto più sostanzioso della giornata e deve avere un corretto bilanciamento di carboidrati, proteine e vitamine. Le vitamine e i minerali di cui la frutta e’ ricca aiutano a sopportare meglio il caldo e la stanchezza e contribuiscono a regolare il sonno.

E l’alcool? Il suo consumo andrebbe ridotto il più possibile, non solo perché intorpidisce la mente (riuscireste a resistere ad un cocktail a base di caldo estivo, sbronza e volumi da 500 pagine ciascuno che vi aspettano sul tavolo?) ma anche perché fornisce un notevole apporto calorico. Per quanto riguarda il caffè, vale ugualmente il principio generale della moderazione: bere un espresso dopo l’altro nell’illusione di rimanere svegli più facilmente, provoca in realtà soltanto uno stato di eccitazione ed altera il ciclo sonno sveglia. Quando vi sentite stanchi, perciò, c’è una sola cosa da fare: chiudere i libri e concedersi un sonno ristoratore, la vera ricarica naturale del cervello.

A questo punto non ci resta che farvi un grande in bocca al lupo!

Francesca Di Giorgio

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin