come rimanere incinta

Come rimanere incinta? Le risposte a 8 domande

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All’amica ginecologa, alla collega che ha avuto tre figli, a tua madre, chiedendole di ricordare quando lei e tuo padre ti hanno messo al mondo… e poi alla vicina di casa, a tua cognata: a quante persone ti sei rivolta per cercare di carpire i segreti per rimanere incinta?

È così: l’atto della procreazione è avvolto da un’aura di mistero. Ed una donna, quando avverte il desiderio di maternità, si ritrova smarrita e confusa, tornando un po’ la bimba ingenua che chiedeva alla mamma “come sono nata?”.

Da adulta la domanda diventa “come posso rimanere incinta?”. Ma continua ad essere condita da curiosità, desiderio di sapere tutto, a cui si aggiungono spesso ansia, stress, anche notevoli.

Noi di wellMe.it abbiamo raccolto una serie di domande, le più diffuse tra le donne che scelgono di tuffarsi nell’avventura della maternità, ed abbiamo fornito le relative risposte. Buona lettura, future mamme!

Sono nelle condizioni adatte per rimanere incinta?

La possibilità di rimanere incinta è legata ad una serie di fattori concomitanti, che riguardano lo stato di salute generale della donna.

Elemento determinante è l’età: il picco più elevato della fertilità si registra tra i 20 ed i 25 anni. Inizia subito dopo la fase discendente e la fertilità si riduce notevolmente dai 38 anni. Si tratta tuttavia di informazioni generali: nello specifico, poi ogni donna ha un proprio ciclo di fertilità che si differenzia da quello delle altre.

Ha una forte influenza anche il tipo di vita che si conduce: l’alimentazione equilibrata, il tenersi lontano dal fumo come da ritmi quotidiani eccessivamente frenetici ed il non abusare di alcol, sono tutte condizioni che favoriscono ovulazioni di buona qualità.

Strettamente correlato a questo c’è il fattore peso: i due estremi sono ugualmente controproducenti ai fini di una gravidanza: l’obesità può determinare alterazioni nell’ovulazione ed allo stesso tempo una magrezza eccessiva è causa di sterilità.

Vogliamo un bambino, ma non riesco a rimanere incinta: che fare?

Prima regola: divieto assoluto di creare allarmismi. La condizione indispensabile per concepire un figlio, secondo i pareri di ginecologi e psicologi, è la serenità. Più il desiderio di maternità diventa un pensiero fisso, fino ad essere ossessivo, più le probabilità di concepimento si riducono.

Detto questo, cerca di non far ruotare tutta la tua giornata intorno a questa volontà. Cerca invece, nell’attesa, di realizzarti come donna, in qualsiasi altro ambito; dedicati ad un lavoro, ad un hobby, a qualcosa che ti faccia sentire soddisfatta, che riempia le tue giornate di senso.

Gli esperti affermano che in una coppia fertile le possibilità di concepimento sono del 20% ogni mese. Per questo motivo se prima dei 35 anni non riesci a rimanere incinta entro il primo anno, non devi drammatizzare la situazione, considerarti “problematica”. Naturalmente la regolarità nei rapporti sessuali è un grande aiuto per aumentare le possibilità di concepimento. Sono consigliai due rapporti a settimana per essere certi di non perdere il periodo fertile.

Già, ma qual è il periodo fertile?

Il periodo fertile di una donna si estende da qualche giorno prima a qualche giorno dopo l’ovulazione, in relazione alla durata del ciclo mestruale.

Se prendiamo in considerazione un ciclo regolare, di 28 giorni – calcolando come 1° giorno quello dell’inizio delle mestruazioni e come 28° quello dell’inizio della mestruazione successiva – l’ovulazione si verifica il 14° giorno. In questo caso, il periodo fertile si estende dall’11 al 16 del mese: bisogna infatti considerare che gli ovuli sopravvivono per 12-24 ore, mentre gli spermatozoi hanno una durata, nel collo dell’utero, variabile fra i 3 ed i 5 giorni. Dunque il periodo fertile si situa tra i 4 giorni che precedono l’ovulazione e le 24 ore seguenti ad essa.

Tutto le ruota intorno, ma cos’è l’ovulazione?

È il momento in cui l’ovocita viene espulso dalle ovaie, cosa che, come abbiamo appena detto, in un ciclo regolare si verifica il 14° giorno del ciclo, in corrispondenza di un picco di ormoni LH ed estrogeni.

Come è possibile sapere il giorno dell’ovulazione?

Esistono diversi metodi per conoscere il giorno in cui si verifica l’ovulazione.

Prima di tutto si può individuare il periodo a partire da una serie di sintomi fisici, che comunque, è bene ricordarlo, non accomunano tutte le donne. Si tratta di dolori alla pancia o al seno, abbondanti secrezioni vaginali, aumento del desiderio sessuale.

Per calcolare con esattezza il giorno si possono utilizzare i test venduti in farmacia, che, basandosi sulla misurazione della concentrazione di ormoni presenti nelle urine, indicano la data dell’ovulazione dalle 48 alle 24 ore prima che questa si verifichi e possono essere utilizzati anche nel caso di cicli irregolari.

È possibile anche basarsi sulla temperatura corporea, ma questo metodo si rivela attendibile solo nelle donne che hanno cicli regolari. Per un periodo di tre mesi, prima di alzarti dal letto la mattina, misura la temperatura corporea, a partire dal primo giorno del ciclo. L’innalzamento della temperatura indica che ci si trova in fase di ovulazione.

Prendo la pillola: l’ovulazione si verifica ugualmente?

No, perché la pillola viene utilizzata proprio per evitare che si verifichi l’ovulazione. È necessario, tuttavia, essere molto precise e regolari nell’assunzione della pillola. Se qualche giorno dimentichi di prenderla, non è più garantita la su affidabilità come contraccettivo.

Mi hanno detto che, se vogliamo avere un bambino devo smettere di prendere la pillola molto tempo prima, soprattutto se l’ho utilizzata per diversi anni è vero?

No. La durata del tempo durante il quale si è utilizzata la pillola è assolutamente irrilevante ai fini della ripesa dell’ovulazione. L’ovulazione può ripartire regolarmente già da 14 giorni dopo l’interruzione della pillola, permettendo così ad una donna di tornare di nuovo fertile. Anche in questo caso, tuttavia, si tratta di condizioni che variano per ciascuna di noi.

Possiamo scegliere se concepire un maschio o una femmina?

Esistono dati oggettivi, tra l’altro non accolti da tutti gli esperti, ma la pratica, poi, è sempre un’altra storia.

In teoria se la fecondazione si verifica il giorno stesso dell’ovulazione c’è maggiore possibilità di concepire un maschio, perché gli spermatozoi portatori del cromosoma X (“maschile”) sopravvivono di meno rispetto a quelli portatori del cromosoma Y (“femminile”). Dunque se invece la fecondazione avviene dopo l’ovulazione aumentano le probabilità di concepire una femmina perché saranno sopravvissuti solo gli spermatozoi portatori del cromosoma Y.

Ripetiamo comunque che si tratta di teoria: pura teoria.

Ci sono controlli specifici che devo fare prima di rimanere incinta?

Prima di concepire un figlio è bene essere sicura che il tuo stato di salute sia buono. Ciò significa accertarti di aver fatto le vaccinazioni più importanti o aver già superato alcune malattie che durante la gravidanza potrebbero creare problemi, come ad esempio la rosolia o la varicella.

Nel momento in cui ti rendi conto di essere rimasta incinta, devi dire addio al fai da te con le medicine. Prima di prendere antibiotici, antipiretici o altri tipi di farmaci chiedi sempre consiglio al tuo medico. Se farlo per la tua salute non ti era sembrato sufficiente, ora dovrai iniziare a pensare per due: quindi getta l’ultimo pacchetto di sigarette, anche se appena iniziato ed evita anche di consumare alcolici.

Rinunce? Sì: ma in fondo è per una buonissima causa, giusto? Buona attesa, buon cammino, futura mamma!

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