Alzheimer e dieta

L’Alzheimer si previene a tavola con la dieta mediterranea

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L’alzheimer si previene anche a tavola. Lo rivela uno studio condotto presso la Columbia University di New York. Nel prevenire questa malattia, secondo gli scienziati guidati da Yian Gu, sarebbero di grande aiuto alcuni alimenti, come le verdure con la foglia verde scuro, i cavoli, i pomodori, il pesce azzurro, olio e cereali.

Avete risconoscito di che tipo di alimentazione si tratta? Ma della nostra dieta mediterranea, ovviamente. Oltre ad essere un alleata contro la depressione e aiuti a prevenire malattie quali il cancro allo stomaco, la nostra dieta sembrerebbe fare bene anche al cervello.

Lo studio americano ha preso in esame per 4 anni oltre 2 mila soggetti over 65 anni che, all’inizio della sperimentazione, non presentavano alcun sintomo legato alla demenza senile. Sono state osservate periodicamente le abitudini alimentari dei volontari, e 253 si sono ammalate di Alzheimer.

A quel punto, è emerso che uno scarso consumo di grassi saturi e di vitamina B12, riduceva il rischio di ammalarsi. Viceversa, chi ne consumava grandi quantità, vi era più soggetto.

I ricercatori hanno spiegato: “La vitamina B12 e il folato sono correlati all’omocisteina e possono avere un impatto sulla malattia di Alzheimer attraverso la loro capacità di ridurre i livelli circolanti di omocisteina. La vitamina E può prevenire la malattia di Alzheimer attraverso la sua potente azione antiossidante e gli acidi grassi possono essere correlati alla demenza e le funzioni cognitive attraverso l’arteriosclerosi, trombosi o infiammazione attraverso un effetto sul cervello e il funzionamento della membrana o attraverso l’accumulo di beta-amiloide“.

Tutto ciò, tradotto in termini concreti significa: mangiare correttamente aiuta a prevenire l’insorgere del morbo di Alzheimet. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Archives of Neurology.

Francesca Mancuso

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Giornalista pubblicista specializzata in Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo. Nel 2011 ha vinto il Premio Caro Direttore e nel 2013 ha vinto il premio Giornalisti nell’Erba grazie all’intervista a Luca Parmitano.