ogni quanto lavare l'accappatoio

Ogni quanto lavare l’accappatoio: consigli pratici

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin

L’accappatoio è uno di quegli indumenti che usiamo spesso senza pensarci troppo, ma che in realtà richiede una corretta igiene per restare fresco e piacevole da indossare. Essendo a diretto contatto con la pelle bagnata, raccoglie facilmente umidità, residui di sapone e cellule morte, diventando un terreno fertile per batteri e cattivi odori. Ma ogni quanto va lavato l’accappatoio per garantire pulizia e durata nel tempo? Scopriamo insieme le regole da seguire.

Perché è importante lavare l’accappatoio regolarmente

A differenza di altri capi di abbigliamento, l’accappatoio viene indossato subito dopo la doccia, quando la pelle è ancora umida. Questo significa che il tessuto resta bagnato a lungo, favorendo la proliferazione di batteri e muffe se non viene asciugato e lavato con costanza. Un accappatoio non pulito può causare cattivi odori e irritazioni cutanee, soprattutto nelle pelli più sensibili o nei bambini.

Ogni quanto lavare l’accappatoio: le linee guida

La frequenza dei lavaggi dipende da quanto e come usi l’accappatoio. Ecco alcune indicazioni utili:

  • Uso quotidiano dopo la doccia: se lo indossi sempre su pelle bagnata, è consigliato lavarlo ogni 4-5 utilizzi.
  • Uso saltuario: se lo metti solo in spa, piscina o occasionalmente in casa, basta un lavaggio ogni 2-3 settimane.
  • Accappatoio in spugna: trattiene più acqua e umidità, quindi va lavato più spesso, circa una volta a settimana.
  • Accappatoio in microfibra o cotone leggero: si asciuga rapidamente e può essere lavato meno di frequente.
  • Accappatoio in seta: molto delicato, meglio lavarlo solo quando necessario seguendo le istruzioni specifiche del capo.

Tabella riassuntiva

Tipo di accappatoio Frequenza di lavaggio
Spugna Ogni 4-5 utilizzi o 1 volta a settimana
Microfibra Ogni 6-7 utilizzi
Cotone leggero Ogni 6-7 utilizzi
Seta Solo quando necessario

Qual è il modo migliore per lavare l’accappatoio?

Non basta stabilire ogni quanto lavare l’accappatoio: anche il metodo di lavaggio fa la differenza. Gli accappatoi in spugna possono essere lavati in lavatrice a 40°C, utilizzando un detersivo delicato e senza eccedere con l’ammorbidente, che riduce la capacità di assorbire l’acqua. Per mantenerli morbidi puoi aggiungere un po’ di aceto bianco durante il risciacquo, che igienizza ed elimina eventuali residui di sapone.

Gli accappatoi in microfibra, invece, richiedono cicli più delicati e temperature non superiori a 30°C, mentre quelli in seta o tessuti pregiati vanno lavati a mano o con programmi specifici, sempre seguendo l’etichetta. Ricorda infine di non sovraccaricare la lavatrice: in questo modo l’accappatoio avrà lo spazio per muoversi e risulterà più pulito e soffice.

Consigli per mantenere l’accappatoio fresco più a lungo

Oltre al lavaggio, ci sono alcune abitudini che ti aiutano a preservare la freschezza del tuo accappatoio:

  • Stendilo bene dopo ogni utilizzo, evitando di lasciarlo accartocciato sul letto o in bagno.
  • Usa un gancio o un appendino per farlo asciugare in modo uniforme.
  • Evita l’asciugatrice frequente: può rovinare le fibre e ridurne la morbidezza. Meglio alternare asciugatura all’aria e, solo ogni tanto, un ciclo delicato in asciugatrice per mantenerlo soffice.
  • Non condividere l’accappatoio: ognuno dovrebbe avere il proprio per motivi igienici.

Come scegliere l’accappatoio giusto per le proprie esigenze

La frequenza dei lavaggi dipende anche dal tipo di accappatoio che utilizzi. Ecco perché la scelta del tessuto e del modello è importante non solo per il comfort, ma anche per la praticità nella cura quotidiana.

  • Spugna di cotone: la più diffusa, molto assorbente e calda, ideale per l’inverno ma richiede lavaggi frequenti.
  • Microfibra: leggera e a rapida asciugatura, perfetta per chi viaggia o fa sport, e facile da mantenere pulita.
  • Nido d’ape: sottile e traspirante, si asciuga velocemente e occupa poco spazio, ottimo per l’estate.
  • Seta o tessuti pregiati: eleganti e raffinati, più delicati nella manutenzione e meno indicati per un uso quotidiano.

Valutare questi aspetti ti aiuta a trovare l’accappatoio più adatto al tuo stile di vita, riducendo al minimo la necessità di lavaggi troppo ravvicinati e garantendo sempre igiene e comfort.

E per i bambini?

Gli accappatoi dei bambini meritano qualche attenzione in più. Poiché la pelle dei più piccoli è più delicata, è consigliato lavarli con maggiore frequenza: in genere ogni 3-4 utilizzi. Inoltre, meglio usare detersivi delicati e privi di profumazioni troppo intense, per evitare irritazioni.


FAQ — Ogni quanto lavare l’accappatoio

Ogni quanto lavare l’accappatoio?

In base all’uso: se lo indossi dopo la doccia regolarmente lavalo ogni 4-5 utilizzi; per uso saltuario (spa/piscina) ogni 2-3 settimane.

Ogni quanto lavare un accappatoio in spugna?

La spugna trattiene più umidità: lavalo circa 1 volta a settimana o ogni 4-5 utilizzi, soprattutto se resta spesso umido.

Ogni quanto lavare un accappatoio in microfibra o cotone leggero?

Questi tessuti si asciugano più in fretta: puoi lavare ogni 6-7 utilizzi, valutando l’odore o lo stato del tessuto.

E l’accappatoio in seta o delicati?

Per tessuti delicati segui l’etichetta: lavaggi meno frequenti e preferibilmente a mano o ciclo delicato; solo quando necessario per non rovinare le fibre.

Ogni quanto lavare l’accappatoio dei bambini?

Per i bambini è meglio più frequente: lavalo ogni 3-4 utilizzi e usa detersivi delicati senza profumi aggressivi.

Come evitare cattivi odori tra un lavaggio e l’altro?

Stendi l’accappatoio aperto su un appendino dopo l’uso, assicurati che asciughi completamente e arieggia il bagno per ridurre umidità e muffa.

Posso mettere l’accappatoio in asciugatrice?

Sì, ma limita l’uso: l’asciugatrice può consumare le fibre e ridurre morbidezza. Preferisci asciugatura all’aria e usa l’asciugatrice solo occasionalmente a ciclo delicato.

Posso usare ammorbidente sull’accappatoio?

L’ammorbidente può ridurre l’assorbenza della spugna nel tempo; usalo con moderazione o scegli prodotti specifici per asciugamani/spugna.

Come togliere i cattivi odori persistenti dall’accappatoio?

Pretratta con bicarbonato + aceto bianco: un ciclo caldo con mezza tazza di bicarbonato, poi un risciacquo con mezza tazza di aceto aiuta a eliminare gli odori ostinati.

Quando è il caso di sostituire l’accappatoio?

Se perde assorbenza, presenta macchie che non vengono via o le fibre sono consumate, è il momento di sostituirlo per igiene e comfort.


L’accappatoio è un capo che usiamo spesso senza renderci conto di quanto possa accumulare umidità e batteri. Per questo motivo è importante sapere ogni quanto lavare l’accappatoio, regolando la frequenza in base al tipo di tessuto e all’uso che se ne fa. Con pochi accorgimenti, come stenderlo correttamente e scegliere il lavaggio giusto, resterà morbido, fresco e igienico a lungo.

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Appassionato di musica, cinema, tecnologia e motori. Laureato in scienze della comunicazione. Mi piace soprattutto mangiare, cucinare e scrivere dell'universo femminile