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Brain games: rendono più intelligenti anche i bambini?

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Videogiochi: fanno bene o fanno male? Rispondere a questa domanda è tutt’altro che semplice, ma i ricercatori tornano ancora sul tema.

Questa volta non si tratta né di obesità, né di ansia e depressione, ma di una notizia “positiva”: alcuni videogiochi, sempre se non abusati, allenano davvero il cervello e migliorano la capacità di apprendimento e la risoluzione di problemi, persino 3 mesi dopo l'”allenamento”.

Si tratta dei cosiddetti “brain games“, i giochi intelligenti, che nascono come strumento per tenere in forma il nostro cervello. Di essi si è occupato uno studio pubblicato su PNAS (Proceeding of the National Academy of Sciences) dai ricercatori dell’Università del Michigan, condotto con l’intento di valutare quanto l’esercizio mentale quotidiano permetta di incrementare l’intelligenza e le capacità del cervello. In particolare, i ricercatori hanno analizzato la “working memory” , memoria di lavoro o memoria a breve termine, un sistema attivo per il mantenimento e la contemporanea manipolazione di informazioni necessarie all’esecuzione di complessi compiti cognitivi (apprendimento, ragionamento, comprensione).

Gli psicologi Susanne Jaeggi, Martin Buschkuehl, John Jonides e Priti Shah hanno coinvolto un gruppo di 62 ragazzi, di età compresa tra gli 8 e i 9 anni, divisi in due gruppi: il primo ha utilizzato per 15 minuti al giorno, 5 giorni a settimana per 1 mese, videogiochi studiati per sviluppare la capacità della “working memory”, mentre il secondo ha impiegato lo stesso tempo ad esercitare il proprio vocabolario ed eseguire test di cultura generale.

I risultati ottenuti dall’esperimento hanno dimostrato che i bambini che si sono allenati con i “brain games” hanno mostrato di essere in grado, anche 3 mesi dopo la sperimentazione, di superare con risultati migliori i test sul ragionamento astratto e sulla capacità di risolvere problemi, sebbene “le differenze individuali nel campo della formazione hanno influenzato le prestazioni dei bambini nei test di intelligenza”, hanno sottolineato i ricercatori.

L’allenamento del cervello funziona, dunque, come l’allenamento fisico: più ci si allena più si aumentano le performance. Quando i nostri bambini chiederanno il permesso di usare i videogiochi, bisogna chiedere e sapere “a cosa” vogliono giocare: scegliendo il gioco giusto potrebbero diventare più intelligenti!

Roberta Ragni

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Dopo una laurea e un master in traduzione, diventa giornalista ambientale. Ha vinto il premio giornalistico “Lidia Giordani”, autrice di “Mettici lo zampino. Tanti progetti fai da te per rendere felici i tuoi amici a 4 zampe” edito per Gribaudo - Feltrinelli Editore nel 2015.