Abbronzatura, potremo dire addio alle scottature? L’abbronzatura nel prossimo futuro potrebbe essere più sicura grazie alla scoperta di una nuova molecola che potrebbe permettere di creare nuove creme solari più efficaci e di proteggerci dai tumori. Il pericolo sarebbe dato da una sovraesposizione ai raggi UVB.
È bene ricordare che l’esposizione al sole è fondamentale affinché il nostro organismo possa produrre la vitamina D necessaria al proprio funzionamento. I ricercatori mettono però in guardia da una esposizione eccessiva all’azione dei raggi ultravioletti di tipo B, meglio conosciuti come raggi UVB.
A loro parere, la sovraesposizione sarebbe in grado di provocare malattie della pelle e di danneggiare il DNA. Fortunatamente, per permettere al nostro organismo di produrre la vitamina D, non è necessario giungere a scottarsi. Sono infatti sufficienti, a tale scopo, circa 10-15 minuti al giorno di esposizione solare della pelle del nostro corpo.
Il problema della sovraesposizione ai raggi UVB riguarderebbe dunque soprattutto i patiti dell’abbronzatura. Un team di ricercatori della Duke University ha individuato una molecola specifica, che prende il nome di Trpv4 e che potrebbe contribuire a porci al riparo dai tumori della pelle e dalle scottature solari. I risultati dello studio sono stati pubblicati tra le pagine della rivista scientifica PNAS.
Secondo quanto dichiarato da parte degli esperti, la molecola Trpv4 potrebbe essere considerata la chiave per prevenire e trattare le scottature solari e probabilmente anche per arginare i rischi legati alla comparsa di malattie croniche provocate dalla sovraesposizione ai raggi ultraviolette, con particolare riferimento all’invecchiamento precoce e al cancro. Grazie alle nuove scoperte potrebbero essere aggiunti alle creme solari nuovi filtri per garantire una protezione più efficace.