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6 cose che ogni buona amica dovrebbe fare

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Scopri come essere la sua migliore amica grazie ai consigli di esperti in relazioni interpersonali.

Pianifica il tuo tempo

Considera, nei tuoi programmi, dei momenti per vedervi (per esempio: iscrivetevi a un’associazione di comune interesse oppure frequentate un corso di yoga con lezioni settimanali) in questo modo potrete incontrarvi regolarmente.

“Dopo le lezioni, prendete un tè o un frullato e trascorrete qualche ora insieme, conversando amabilmente, condividendo istanti ed emozioni”. Questo è quanto di più semplice si possa fare, suggerisce Sasha Nelson, Direttrice Responsabile di GirlFriendCircles.com, noto sito d’incontri per donne.

La maggior parte delle donne definisce “amica” una persona che ha incontrato dalle 6 alle 8 volte, ovvero dopo circa due mesi di ritrovi settimanali.

Pensa positivo

Momenti di sfogo reciproco fanno bene, ma bisogna usare moderazione.

Complimentati con la tua amica per qualcosa che ha realizzato di recente, cerca di fare nuove esperienze insieme a lei, scatta delle foto a ricordo dei bei momenti che vivete insieme. “Le amicizie femminili più forti sono quelle in cui le donne si sostengono, sia in pubblico che in privato” afferma la Signora Nelson.

Usa i social media (senza abusarne)

Un “mi piace” o un breve commento scritto, lasciato per un’amica a seguito di una sua opinione su un social network, è un ottimo modo per farle capire che pensi a lei. Ricorda però che “un pollice su” non può assolutamente sostituire un incontro. Vedersi di persona equivale a comunicare; i social media invece offrono incontri virtuali tra persone distanti che non possono porsi domande, ascoltarsi, stringersi le mani, né salutarsi.

Va oltre e supera i confini

Augurare buon compleanno, o congratularsi per un evento particolare o speciale come un fidanzamento, è più semplice che mai oggigiorno. Facebook con le sue applicazioni ci permette di fare di tutto, “ma è una felicità che sminuisce il valore del gesto”, afferma Jan Yager, Dottore in Filosofia, autore del libro Friendshifts.

Distingui il tuo messaggio dalle altre centinaia di brevi testi che riceverà, facendole una telefonata o scrivendole un affettuoso biglietto di auguri.

Telefona

Se non riesci a incontrare la tua amica, come d’abitudine, poniti un obiettivo: chiamarla almeno una volta al mese. Più tempo passa e meno probabile sarà per te chiamarla.

“In caso ti ci voglia molto tempo per raggiungerla a un appuntamento, non dirle che non hai tempo per vederla, né cosa il tuo capo, a lavoro, ti abbia detto di orribile sul fatto che ci sono cose più importanti di cui preoccuparsi”, aggiunge Nelson. Opta per frequenti anche se brevi telefonate tramite Skype, scegliendo un momento della giornata comodo a entrambe.

Ascolta

“Non sederti a prendere appunti. Salva un promemoria nel tuo smartphone con la data del suo compleanno, di quello di suo fratello, o di un suo familiare ma fallo solo dopo il vostro incontro”, quando vi sarete salutate.

In un prossimo appuntamento, chiedile qualcosa di una precedente conversazione che ti è rimasta particolarmente impressa. Questo a dimostrazione che l’hai ascoltata. Eviterai così di ridurre la conversazione a semplici sorrisi e movimenti meccanici del capo.

Qual è la qualità più importante che cerchi in un’amica?

Ecco cosa rende una persona, una vera migliore amica.

La scrittrice best-seller del New York Times, Jennifer Weiner, ci racconta come la parola “amica” sia diventata un insegnamento.

Ci sono amici leali, presenti, che ti sostegno: sono quelli che puoi chiamare nel bel mezzo della notte o dopo una rottura sentimentale; sono quelli che restano al tuo fianco, a prescindere dall’accaduto.

La mia amica più cara, oltre ad essere leale, presente e di sostegno, è anche colei che non esita a mandarmi un’email che contrassegna come “urgente”, che in verità di urgente non ha nulla, perché contiene solo immagini di qualche celebrità che ha deciso di ricorrere alla chirurgia estetica.

L’amica, in altre parole, per motivi gravi o meno può sempre e comunque strapparti un sorriso.

La mia amica ed io abbiamo capito qual è il modo in cui le ragazze single s’incontra in città.

Mi ero appena trasferita a Philadelphia per lavorare al giornale della città e non conoscevo nessuno, fatta eccezione l’editore che mi aveva assunto.

Stavo camminando col mio cane. Susan stava camminando col suo.

I cagnolini si fiutarono all’istante. Susan ed io ci guardammo. Una di noi, non ricordo chi delle due, disse qualcosa, credo di sarcastico. Tutto è cominciato così.

Come capita col vero amore o, più semplicemente, come quando riesci a trovare il perfetto cardigan di cashmere nero e con la manica a tre quarti.

Susan era sofisticata e glamour, capelli neri come l’inchiostro e una schiera di ex fidanzati ai quali aveva spezzato il cuore.

Quando ci siamo incontrate la prima volta, viveva in un posto che sembrava una piccola scatola porta gioielli, all’interno della quale notai un bel letto di ferro battuto e un elegante divano di pelle color giallo burro.

Io avevo un vecchio e comodo divano in denim, una collezione di ex per nulla tristi e sui quali non ho mai potuto contare.

Abbiamo legato sin da subito non basandoci sulle apparenze, ma sul nostro reciproco amore per il pollo arrosto. In questi giorni Susan si rifiuta di prendermi sul serio (i più maliziosi pensano che Susan non sia interessata a me ma solo al mio lavoro, perché potrebbe portarla ad avvicinarsi a qualche suo beniamino di Hollywood).

Nel corso degli anni siamo state insieme nei più importanti avvenimenti: matrimoni, compleanni di bambini, interventi chirurgici, biopsie, la morte dei nostri cani e dei nostri genitori.

Ricordo quando Susan pensò di trasportare una pesante pianta e lasciarla davanti al garage del suo ex ragazzo, in modo tale che lui al mattino, uscendo in auto, ci avrebbe sbattuto contro. Le risposi che in caso avesse messo in pratica il suo azzardato progetto, io avrei pagato la sua cauzione!

E ricordo ancora quando volevo guidare tutta la notte per raggiungere e convincere un ragazzo che amavo, che eravamo fatti per stare insieme. Susan riuscì a farmi sedere e con garbata fermezza mi fece capire che in realtà non lo eravamo per nulla.

Ci sono amici che ti dicono “un giorno rideremo di tutto ciò”.

Susan è la mia migliore amica, perché insieme a lei “quel giorno” è sempre “oggi”.

Fonte: WomansDay

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Laurea in Economia e commercio, da sempre appassionato di scrittura online e di mondo femminile in particolare: moda, capelli, bellezza.