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Olio d’oliva, un potente alleato contro i tumori

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Sapevate che l’olio d’oliva è un potente alleato nella prevenzione dei tumori, del diabete e delle malattie cardiovascolari?

L’olio d’oliva, e con esso la dieta mediterranea, fa bene alla salute. Lo dicono le cifre: basti pensare che la popolazione mediterranea è meno colpita da patologie cardiovascolari, rispetto al Nord Europa o peggio deli Stati Uniti.

La spiegazione è semplice: l’olio è la base del nostro regime alimentare. Tra i principali elementi “salutari” vi sono sicuramente i fenoli, sostanze antiossidanti molto presenti nell’olio, che proprio grazie alle loro qualità, aiutano le nostre cellule a difendersi dai danni dell’ossidazione, prevenendo malattie come l’aterosclerosi ma anche le lesioni del DNA.

Ma non solo. Stando ai risultati delle ultime ricerche i grassi monoinsaturi dell’olio avrebbero anche un effetto benefico e protettivo da malattie come il morbo di Alzheimer, che tra le principali cause annovera l’invecchiamento cellulare.

Ed ecco cosa dicono gli esperti. Il dottor Domenico Palli, direttore dell’Unità operativa di Epidemiologia molecolare e nutrizionale dell’Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica di Firenze, ha dichiarato:

“L’olio di oliva extravergine di alta qualità può svolgere un ruolo rilevante nella promozione di abitudini alimentari più corrette e mirate alla prevenzione delle principali malattie cronico-degenerative”.

Della stessa opinione anche Massimo Lopez, direttore del dipartimento di Oncologia dell’Istituto dei Tumori di Roma e membro del Comitato Scientifico della Human Health Foundation.

Secondo Lopez un’alimentazione corretta aiuta ad eliminare fino al 25% dei tumori, in particolare grazie al consumo di olio d’oliva:

“Sotto questo secondo aspetto – ha spiegato Lopez – poiché nel 20% dei tumori alla mammella è espresso l’HER2, un recettore della crescita che stimola la cellula cancerosa a proliferare, è appurato come l’olio di oliva inibisca l’iperespressione, ovvero l’eccesso di questo recettore, che favorisce il processo di cancerogenesi”.

Non solo prevenzione, ma anche cura:

“Dal punto di vista terapeutico – conclude Lopez – l’olio di oliva coadiuva l’azione del farmaco Herceptin che interferisce con il recettore HER2, bloccando la proliferazione del tumore della mammella”.

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Giornalista pubblicista specializzata in Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo. Nel 2011 ha vinto il Premio Caro Direttore e nel 2013 ha vinto il premio Giornalisti nell’Erba grazie all’intervista a Luca Parmitano.