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Abbronzatura: è la causa principale dell’invecchiamento cutaneo

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I raggi del sole, per chi non lo sapesse, sono i principali artefici dell’invecchiamento cutaneo. Provocano lesioni soprattutto a livello dermico, danneggiando i fibroblasti con conseguente degradazione del connettivo.

Se le ricerche che lo dimostrano e le raccomandazioni mediche non sono ancora bastate, ecco un’incredibile foto choc che lo dimostra chiaramente: si tratta del volto devastato, ma solo a metà, di un uomo americano di 69 anni, che per 28 ha fatto il camionista. Il lato dalla parte del finestrino è invecchiato molto di più dell’altro.

Presentato dai medici Jennifer R.S. Gordon e Joaquin C. Breva della Northwestern University di Chicago, Illinois, sulla rivista New England Journal of Medicine, lo scatto rappresenta con forza il drammatico effetto che ha avuto il sole sulla pelle di questo autotrasportatore, facendola invecchiare in maniera precoce solo nel lato esposto al sole. Sottoposto ad esami dermatologici, il paziente è risultato affetto dalla sindrome di Favre-Racouchot, conosciuta anche come elastoidosi nodulare o elastosi nodulare, ovvero la degenerazione elastolica del collagene cutaneo provocata da prolungata e cornica esposizione al sole, che si manifesta con cute gialla, ispessita, con numerosi comedoni e cisti follicolari. La cute, insomma, appare cascante, disposta a formare pieghe che seguono le linee di clivaggio.

Il paziente ha riferito di aver guidato un camion per le consegne per 28 anni – spiegano i ricercatori – i raggi Uva hanno attraversato il vetro del finestrino, penetrando gli strati dell’epidermide. L’esposizione cronica agli Uva può provocare ispessimento dell’epidermide, nonché la distruzione di fibre elastiche“. Per questo all’uomo ora sono stati raccomandati l’uso della protezione solare e retinoidi topici, oltre a un monitoraggio periodico per il cancro della pelle.

In vista dell’estate, quindi, sarebbe bene riflettere su questa immagine, prima di abbandonare il proprio corpo ai caldi raggi. Soprattutto, è bene fare attenzione alla tintarella “mordi e fuggi” da week-end, un’esposizione che rappresenta un altissimo fattore di rischio per i tumori della pelle. A rilanciare l’allarme sono gli oncologi dal Congresso della Società americana di oncologia clinica, che avvertono come in 10 anni si sia registrato un aumento del 30% per i melanomi, che colpiscono ogni anno 200 mila persone nel mondo di cui 7 mila italiani. Per scongiurare il melanoma e gli altri possibili danni provocati dal sole, basta adottare comportamenti responsabili e controlli regolari ai nei. Come sempre, meglio prevenire che curare.

Roberta Ragni

Fonte foto: New England Journal of Medicine

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Dopo una laurea e un master in traduzione, diventa giornalista ambientale. Ha vinto il premio giornalistico “Lidia Giordani”, autrice di “Mettici lo zampino. Tanti progetti fai da te per rendere felici i tuoi amici a 4 zampe” edito per Gribaudo - Feltrinelli Editore nel 2015.