L’ernia inguinale è un disturbo piuttosto comune che interessa la zona dell’inguine e può colpire sia uomini che donne, anche se è molto più frequente negli uomini. Si manifesta quando una parte dell’intestino o del tessuto adiposo interno spinge attraverso un punto debole della parete addominale, creando un rigonfiamento visibile o percepibile al tatto.
In genere l’ernia non è pericolosa, ma se trascurata può causare dolore, fastidio e complicazioni. In alcuni casi, infatti, i tessuti possono rimanere intrappolati, dando origine a una condizione nota come ernia strozzata, che richiede un intervento chirurgico immediato. Vediamo insieme come riconoscerla, prevenirla e alleviarne i sintomi in modo naturale, prima di arrivare – se necessario – all’operazione.
Indice
Cos’è l’ernia inguinale e chi colpisce
Si parla di ernia inguinale quando parte dell’intestino o del grasso addominale fuoriesce dal canale inguinale, cioè il passaggio situato nella parte inferiore dell’addome. In condizioni normali, questo canale permette il passaggio di vasi sanguigni e del funicolo spermatico negli uomini, mentre nelle donne contiene un piccolo legamento collegato all’utero.
È una condizione molto comune: si stima che colpisca il 10% della popolazione maschile e circa il 2% di quella femminile. I neonati prematuri e le persone che praticano attività fisiche intense o lavori pesanti sono particolarmente a rischio.
Tipologie di ernia inguinale
- Ernia inguinale indiretta: di origine congenita, si verifica quando il canale inguinale non si chiude completamente dopo la nascita.
- Ernia inguinale diretta: più comune negli adulti, dovuta all’indebolimento dei muscoli addominali nel tempo.
Sintomi dell’ernia inguinale
I sintomi variano da persona a persona, ma il segnale più evidente è la comparsa di un rigonfiamento nella zona dell’inguine, che può essere più evidente in piedi o durante gli sforzi (come tossire o sollevare un peso) e ridursi o scomparire da sdraiati.
Altri sintomi comuni includono:
- Sensazione di pesantezza o dolore all’inguine;
- Bruciore o fastidio nella zona interessata;
- Dolore durante la tosse, gli sforzi o l’attività fisica;
- In alcuni casi, gonfiore dello scroto negli uomini o dolore nella parte bassa dell’addome nelle donne.
Se il dolore diventa acuto, il rigonfiamento è duro, non si riduce e si accompagna a nausea o vomito, è necessario chiamare subito il medico: potrebbe trattarsi di un’ernia strozzata, una condizione potenzialmente grave.
Cause e fattori di rischio
L’ernia inguinale può avere diverse cause, ma in generale si verifica quando i muscoli addominali si indeboliscono e non riescono più a trattenere i tessuti interni. Le principali cause e fattori di rischio sono:
- Predisposizione genetica: avere parenti stretti con lo stesso problema aumenta il rischio.
- Età: con il passare degli anni i muscoli si indeboliscono naturalmente.
- Sforzi fisici intensi o sollevamento di pesi senza un’adeguata postura.
- Tosse cronica o fibrosi cistica, che aumentano la pressione addominale.
- Stitichezza eccessiva, che obbliga a spingere troppo durante la defecazione.
- Obesità o sovrappeso, che aumentano la pressione sull’addome.
- Gravidanza, che può favorire il rilassamento dei tessuti addominali.
Diagnosi: come si scopre l’ernia inguinale
La diagnosi viene effettuata da un medico specialista attraverso la palpazione della zona interessata. In alcuni casi, per confermare la presenza dell’ernia o valutarne l’entità, può essere richiesta un’ecografia addominale o una risonanza magnetica.
In fase iniziale, quando l’ernia è piccola e non dolorosa, il medico può consigliare un semplice monitoraggio periodico (“watchful waiting”), ma se i sintomi peggiorano o il rigonfiamento aumenta, sarà necessario intervenire chirurgicamente.
Prevenzione: come ridurre il rischio di ernia inguinale
Non sempre è possibile evitare completamente la comparsa di un’ernia, ma si possono ridurre i fattori di rischio adottando alcune sane abitudini:
- Mantenere un peso corporeo equilibrato attraverso una dieta varia e ricca di fibre.
- Consumare regolarmente frutta, verdura e cereali integrali per favorire il transito intestinale ed evitare la stitichezza.
- Fare attività fisica moderata per rinforzare i muscoli addominali, ma evitando sforzi eccessivi.
- Non sollevare carichi pesanti in modo scorretto: piegare sempre le ginocchia e non la schiena.
- Evitare di fumare, poiché la tosse cronica da fumo aumenta la pressione addominale.
Rimedi naturali per alleviare i sintomi
I rimedi naturali non possono “guarire” l’ernia, ma possono contribuire a ridurre i fastidi e l’infiammazione nei casi lievi, oltre a migliorare la salute intestinale. Ecco alcuni accorgimenti utili:
- Impacchi freddi: applicare una borsa di ghiaccio sulla zona interessata può alleviare temporaneamente il dolore e il gonfiore.
- Zenzero: grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, può essere aggiunto ai pasti o assunto come tisana per ridurre la sensazione di fastidio.
- Dieta ricca di fibre: aiuta a combattere la costipazione, uno dei principali fattori di rischio per l’ernia.
- Ridurre alcol e bevande gassate: possono causare gonfiore addominale e aumentare la pressione interna.
- Riposo e postura corretta: evitare sforzi prolungati e mantenere una posizione eretta corretta aiuta a non peggiorare la situazione.
In caso di lieve fastidio, alcuni medici possono consigliare l’uso temporaneo di una fascia o cintura contenitiva, ma solo come misura provvisoria e sotto controllo medico, poiché un uso prolungato può indebolire ulteriormente la muscolatura.
Trattamenti e quando operare
Se l’ernia aumenta di dimensioni o provoca dolore, l’unico trattamento risolutivo è l’intervento chirurgico. Oggi esistono tecniche moderne e poco invasive come la ernioplastica laparoscopica, che consente tempi di recupero rapidi e cicatrici minime.
L’operazione consiste nel riportare i tessuti al loro posto e rinforzare la parete addominale, spesso con l’inserimento di una piccola rete sintetica che previene le recidive. In genere, il recupero è rapido: in pochi giorni si possono riprendere le normali attività leggere, e dopo 2-3 settimane si torna alla piena funzionalità.
È importante rivolgersi subito al medico se compaiono dolori improvvisi, febbre, nausea o un rigonfiamento duro che non si riduce: potrebbero essere i segni di un’ernia strozzata, che richiede un intervento d’urgenza.
Leggi anche: Ernia inguinale: rimedi naturali e della nonna per alleviare i sintomi
Domande frequenti (FAQ) sull’ernia inguinale
Come capire se si ha un’ernia inguinale?
I sintomi più comuni includono un rigonfiamento nella zona dell’inguine o dello scroto, dolore o bruciore quando si tossisce, si solleva un peso o si sta in piedi per molto tempo. In alcuni casi si può avvertire una sensazione di pesantezza o tensione nella parte bassa dell’addome.
L’ernia inguinale può guarire da sola?
No, l’ernia inguinale non guarisce spontaneamente. Può però essere tenuta sotto controllo con uno stile di vita sano, evitando sforzi eccessivi e mantenendo il peso forma. Nei casi più lievi, i rimedi naturali e i trattamenti conservativi possono alleviare i sintomi.
Quando è necessario operare un’ernia inguinale?
L’intervento chirurgico è consigliato quando l’ernia causa dolore intenso, aumenta di dimensioni o si complica con il rischio di strozzamento intestinale. In questi casi è importante rivolgersi tempestivamente a un medico o a un chirurgo specializzato.
Quali rimedi naturali possono aiutare contro l’ernia inguinale?
Tra i rimedi naturali più efficaci ci sono gli impacchi di ghiaccio per ridurre il gonfiore, l’assunzione di alimenti ricchi di fibre per evitare la stitichezza e l’uso di antinfiammatori naturali come lo zenzero o la curcuma. Tuttavia, è sempre bene chiedere consiglio al proprio medico prima di ricorrere a trattamenti alternativi.
Qual è la differenza tra ernia inguinale diretta e indiretta?
L’ernia diretta si forma a causa dell’indebolimento della parete addominale nel tempo ed è più comune negli adulti. L’ernia indiretta, invece, è congenita e si manifesta quando il canale inguinale non si chiude completamente dopo la nascita, risultando più frequente nei giovani e nei bambini.
L’ernia inguinale è un disturbo comune ma non va sottovalutato. Adottare uno stile di vita sano, mantenere il peso sotto controllo ed evitare sforzi eccessivi sono le migliori strategie di prevenzione. I rimedi naturali possono alleviare il fastidio, ma solo la chirurgia rappresenta la soluzione definitiva.
In presenza di sintomi sospetti o persistenti, è sempre consigliabile consultare il medico per una valutazione accurata e un piano terapeutico personalizzato. Prendersi cura del proprio corpo con attenzione e prevenzione resta il primo passo per vivere meglio e più a lungo.
Fonti: Mayo Clinic, NHS UK