guida cromoterapia

Guida alla cromoterapia

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Chi non ha mai avvertito il potere del colore, cioè la capacità dei colori di influenzare lo stato d’animo? Proprio su questo “influsso” si basa la cromoterapia, antica terapia naturale praticata già dagli Egizi che aggiungevano i pigmenti e le polveri colorate alle sostanze medicamentose, per rendere i rimedi più efficaci.

Anche in Oriente, in particolare in Cina, India e Tibet era ed è praticata per riequilibrare le disarmonie emotive che influiscono sulle comuni malattie. In India la medicina ayurvedica ha sempre tenuto conto di come i colori influenzino l’equilibrio dei chakra i centri di energia associati alle principali ghiandole del corpo.

Oggi, la cromoterapia è consigliata dagli esperti di medicina olistica come terapia per malattie psicosomatiche, ansia, stress, depressioni, debolezza fisica e mentale, deficit immunitari, dolori e spasmi localizzati. I colori trasmetterebbero la loro proprietà benefica: stimolante il rosso, rilassante il blu, riequilibrante il verde, defaticante il giallo.

Più nello specifico conosciamo i singoli colori, il loro significato, le loro proprietà secondo quest’antica disciplina e come utilizzarli nelle varie zone della casa per trarne il massimo dei benefici.

Rosso

È il colore del sangue e dei fluidi corporei, e di conseguenza anche dell’amore e della morte. Veniva usato per dipingere le vesti da guerra in modo da mascherare la presenza di ferite. Per la cromoterapia stimola l’attività fisica e intellettuale, è euforizzante, migliora la circolazione e la produzione di globuli rossi ed è inoltre antibatterico. Legato al primo chakra è consigliabile sceglierlo per tinteggiare le pareti della stanza da letto, almeno se volete diventare più passionali.

Arancione

Il giallo-arancione è il prediletto dei buddisti, mentre l’arancione in Polinesia è il colore della divinità che scaturisce dalla radice di curcuma, considerata il cibo degli dei. Legato al secondo chakra aumenta l’ottimismo, influendo positivamente sulla serenità e sull’allegria, per questo non è legato ad una zona specifica della casa. L’arancione stimolerebbe il metabolismo, i polmoni, curerebbe gli spasmi e i crampi, ridonando equilibrio al sistema nervoso, ideale per superare ansie e paure.

Giallo

Colore del miele, dello zolfo, il giallo evoca il sole. Il cosiddetto giallo Napoli o Egiziano, ottenuto nell’antichità dal velenoso solfuro di arsenico, veniva usato già nel 2500 a.C. Lo zafferano, invece, delizioso e non tossico, è tuttora una delle spezie più care al mondo ed è usato per tingere lana, cotone, seta e piume di struzzo. Nel Medioevo il giallo era considerato un “figlio minore” del bianco e perciò dotato di proprietà negative. A teatro i personaggi traditori e gli arrampicatori sociali vestivano perciò panni gialli. È legato al terzo chakra ed è molto adatto per le pareti delle stanze dedicate allo studio (ad esempio la camera dei bambini), poiché favorisce la concentrazione e l’attenzione, stimola l’intelletto, rafforza il sistema immunitario, agisce sul pancreas ed è depurativo.

Verde

Il verde è associato alla crescita, alla fertilità, alla vitalità ma rappresenta anche i pericoli della natura. Sognare il verde in Cina è di buon auspicio, ma in questo paese questo colore è collegato anche alla perversione, alla prostituzione e al tradimento. In Mongolia è associato alle tre energie divine: pacificazione, crescita e distruzione. In occidente i tavoli da gioco sono ricoperti, non a caso, da un panno verde, che porta fortuna, ma rappresenta anche amore incostante, ardore, gelosia e disordine. Per la cromoterapia allevia insonnia, mal di testa, problemi di stomaco e intestino, è antibatterico e agisce nei casi di esaurimento nervoso. Legato al quarto chakra: in casa può essere utile dipingere di verde le pareti della stanza da letto se si soffre d’insonnia, in quanto favorisce una sensazione di rilassatezza.

Blu

Calmante e rilassante, elimina il mal di testa, diminuisce la pressione sanguigna, è antisettico e attenua i dolori. È legato al quinto chakra: anche questo colore ha proprietà calmanti e rilassanti, in quanto combatte l’agitazione fisica e mentale. Ideale per la camera da letto.

Indaco: legato al sesto chakra è un colore dall’effetto riposante, legato molto alla nostra parte spirituale. Il salotto è una zona adatta a questo colore, anche se è ben adattabile anche al resto della casa.

Viola

È stato il colore regale per eccellenza e quello dei paramenti liturgici durante il periodo quaresimale, perché simboleggia la lotta dello spirito (blu) contro la carne (rosso). E perciò in ambito teatrale considerato porta sfortuna, visto che durante la Quaresima erano proibiti gli spettacoli pubblici e gli artisti erano costretti a un lungo periodo di “magra”.

Rilassante, favorisce concentrazione e meditazione, combatte dolori e stanchezza, agisce sulla milza. È legato al settimo chakra: è il colore dello spirito, aiuta ad eliminare lo stress e la tensione, e ad esaminare le cose con distacco. Può essere collocato in qualsiasi parte della casa.

Nero

Nella cultura cinese è associato al nord, all’inverno e al vento ed è il colore dei vestiti dei ragazzi. In occidente è anche il colore della morte, da quando nell’epoca imperiale romana si indossavano toghe scure durante i giorni di lutto. Nell’arte paleocristiana veniva utilizzato per rappresentare il demonio.

Bianco

Colore dell’innocenza e della purezza, è il tono simbolo degli abiti da sposa e dei bambini. I romani usavano biancheria bianca nel letto per evocare sogni notturni tranquilli. Nell’arte paleocristiana si dipingevano di bianco le vesti dei santi, dei puri di cuore, dei fanciullini. In Cina e in alcune zone dell’Africa è il colore del lutto.

Il modo più efficace per applicare la cromoterapia consiste nell’irradiare una luce del colore adatto al problema verso tutto il corpo o verso il punto specifico in cui si trova lo squilibrio energetico, per esempio una luce blu verso la testa per depressioni e stress, una luce gialla verso l’addome per stimolare la digestione, il fegato e l’intestino.

Indipendentemente dalle teorie e dalla pratica olistica, possiamo sperimentare noi stessi gli effetti benefici di un colore o di un altro, per esempio se siamo in un periodo di stress prendiamoci qualche minuto per osservare un oggetto blu, se siamo svogliati e giù di tono un oggetto rosso o giallo se abbiamo bisogno di ritrovare concentrazione. A volte in gesti semplici e naturali è possibile ritrovare una soluzione senza ricorrere necessariamente alle medicine. Insomma, per ritrovare il benessere riscopriamo i colori.

Se siete scettiche e dubitate possa funzionare, non rinunciate al colore: ci guadagnerete comunque una vita meno “grigia”.

Fonte: repubblica.it

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di wellme per tre anni, scrive per greenMe da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania