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Guida al Make Up: ogni viso ha il suo trucco

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Donne manager, studentesse, impiegate, casalinghe, tutte indaffaratissime hanno ben poco tempo per occuparsi del proprio benessere e della propria bellezza. Invece, un po’ di cura non guasta mai e per sentirsi bene ci vuole molto di più che un ritaglio di tempo fra una pausa pranzo e il rientro in ufficio.

Come sosteneva Helena Rubinstein: “Non esistono donne brutte, ma solo donne pigre“. Per tutte quelle poi che si ritengono belle “acqua e sapone”, sappiate che quel tipo di bellezza è valido solo quando si è ventenni o giù di lì, anche se tra le giovanissime, purtroppo, l’autenticità va via via scomparendo.

Per tutte le altre donne il nostro consiglio è ricorrere alla formula del trucco che valorizza e “corregge” ma non appesantisce.

Questo è il segreto di un trucco perfetto, specialmente diurno. Di norma è quello più “studiato”, quello che effettivamente solo le vere professioniste della cosmesi sanno mettere in pratica.

Come in tutte le cose che apparentemente risultano semplici, anche il trucco che “c’è ma non si vede” è frutto di una lunga ed elaborata esperienza e di una conoscenza del proprio volto e delle sue potenzialità. Dunque, partiamo con ordine.

Slow make up: il trucco “lento”. Chi va piano, va sano…

La definizione che dobbiamo imparare è: slow make up. Ebbene sì, come il cibo slow food esiste un trucco lento. La regola dello slow make up è dedicare tempo a noi stesse. Ma cos’è lo slow make up?

Il trucco letteralmente “lento” indica la valorizzazione del nostro volto in ogni suo dettaglio. Ogni viso ha le sue caratteristiche: tondo, ovale, quadrato. Difetti ed irregolarità vanno attenuati. Zigomi alti, labbra sottili, occhi troppo vicini? Niente paura, il trucco, lo dice il termine stesso, tende a mascherare i difetti e a valorizzarne i pregi.

Soffermiamoci sull’ovale del viso. Per correggere le imperfezioni e le irregolarità del volto, dobbiamo innanzitutto scoprire che tipo di viso madre natura ci ha dato in dono.

Trucco definizione e origini

L’etimologia del termine “trucco” rimanda al sostantivo francese “trouque”, che letteralmente significa inganno. Infatti, cos’è il trucco se non un inganno, un gioco di luci e ombre, un’illusione ottica e una maschera per apparire più belle, sicure e seducenti agli occhi del nostro interlocutore?

Affabulatrici non si nasce, ma si diventa anche grazie ad un occhio languido e bistrato sapientemente di kajal.

L’origine del trucco risale alla notte dei tempi. Nell’antica civiltà egizia si rintracciano i primi segni di trucco. Basti pensare alle pitture egiziane che raffigurano donne e uomini con occhi contornati di nero o alle statuette dei sumeri dove è molto evidente il contorno occhi marcato.

Il popolo egizio usava come primitivi trucchi la malachite verde del Sinai e la galena nera impastati e sciolti nell’acqua. Anche nell’antica Grecia e nell’antica Roma il trucco era in uso. L’elemento che oggi consideriamo uno strumento di bellezza non era solo considerato un mezzo per abbellirsi, ma anche un linguaggio di comunicazione fra l’umano e il divino.

Tuttora, in India, le donne si dipingono mani e volto per rivolgersi alle divinità. Se ci si sofferma un poco a pensare, in fondo, anche apparire belle attraverso il trucco è pur sempre una forma di comunicazione tra noi stesse e la società, il nostro modo per dire senza l’uso del linguaggio verbale: “ci sono”. Apparire non sarà essere, ma non possiamo certo prescindere da come appariamo agli altri. Erich Fromm a parte, naturalmente.

Idratare è meglio che curare

Prima di procedere al trucco, è necessario idratare la pelle del viso. Con estrema cura bisogna scegliere le creme da giorno e da notte adatte al proprio tipo di pelle.

Occorrerà poi utilizzare un esfoliante almeno una volta al mese e, dai trent’anni in su, un bel siero da accompagnare alla crema da giorno.

Un buon contorno occhi e un contorno labbra (soprattutto se si è fumatrici) ci aiuteranno a mantenere la pelle distesa e vellutata. Maschere idratanti da stendere e lasciare in posa per almeno 2 volte alla settimana garantiranno una maggiore morbidezza e dunque una buona prevenzione contro i primi segni di espressione e le future rughe.

Se le rughe, ahimè, le si hanno già, l’importante è provvedere tempestivamente. Se non si opta per dei filler riempitivi (iniezioni contenenti acido ialuronico e collagene che consigliamo solo dopo un consulto con uno specialista), o degli innovativi ultrasuoni, oramai in commercio troviamo trattamenti e creme molto efficaci contenenti proteine, vitamine e antiossidanti.

Per chi, invece, ancora non è vittima delle rughe, si può prendere del lievito di birra che aiuta pelle, capelli e unghie per un ciclo di 3 o 4 mesi almeno due volte l’anno. Naturalmente, ogni volta, prima del trucco, va stesa la crema adatta e poi un contorno occhi.

Si procederà al fondotinta liquido. Se si hanno problemi di occhiaie permanenti o semplici occhi stanchi si consiglia un correttore-copri occhiaie più chiaro del proprio incarnato e con tonalità arancio (se le occhiaie risultano molto accentuate), meglio se liquido, da applicare dopo la crema e il fondotinta. Successivamente, procederemo con una cipria per opacizzare e togliere l’effetto “lucido”, ma attenzione a non esagerare. Da qui in poi ci dedicheremo al trucco vero e proprio.

Ogni viso ha il suo trucco

Ogni volto va analizzato e studiato per poterne cogliere e valorizzarne appieno le peculiarità. Vediamo di suddividere basilarmente e semplicisticamente i volti in 3 categorie, nonostante le varianti possibili su queste tre tipologie siano pressoché infinite.

Viso rettangolare o quadrato

Fronte ampia e mascelle pronunciate? Siamo in presenza di un viso rettangolare o quadrato come la splendida e sofisticata Charlotte Gainsbourg. Si parlerà del primo caso, quando la faccia sarà stretta, e del secondo quando il viso sarà largo ed esteso.

La prima regola per questo tipo di viso è affinarne il contorno cercando il più possibile di ingentilirlo, armonizzarlo e arrotondarlo. Dapprima, stendendo una buona base trucco. Si applicherà un fondotinta liquido che dovrà essere sempre il più possibile simile al colore del nostro incarnato o, al massimo, mezzo tono più scuro, onde evitare l’orribile effetto mascherone. Bisognerà creare dei punti luce sul viso prendendo degli illuminatori e stendendoli con un pennello sotto gli occhi e alla base delle guance.

Si cercherà di arrotondare le mascelle e assottigliare l’ampiezza del volto con un buon fard di un tono leggermente più scuro del fondotinta che useremo per la base, partendo dall’osso in alto fra lo zigomo e l’occhio per arrivare sfumando a metà guancia.

La tonalità più scura e marcata del fard la useremo nella parte superiore che va dall’osso dello zigomo (quello attaccato all’orecchio per intenderci) sfumando fino a poco prima della gota. Su quest’ultima zona , invece, applicheremo a piccoli tocchi un blush illuminante di un tono un po’ più scuro della nostra carnagione. Metteremo un po’ di colore agli angoli della fronte e all’attaccatura dei capelli. Ridisegneremo la linea delle sopracciglia. Infine, disegneremo il contorno labbra con la matita e poi stenderemo un gloss molto luminoso e naturale.

Viso ovale

Il viso ovale è la forma ideale, perché richiede meno accortezze ed è più facile da truccare in quanto non ha quasi irregolarità. È probabilmente il viso femminile per antonomasia. È caratterizzato da contorni abbastanza morbidi, delineati ed armoniosi. Un esempio per focalizzare di cosa stiamo parlando è l’attrice statunitense Julia Roberts.

Come facciamo a scoprire se apparteniamo a questa tipologia? Semplice: se la distanza fra l’attaccatura dei capelli e l’asse centrale degli occhi è uguale alla distanza fra la punta del naso e il mento, allora abbiamo questo tipo di viso.

Infatti, è un tipo di volto leggermente più ampio all’altezza degli zigomi rispetto alla linea dell’attaccatura dei capelli e della linea mandibolare. È più esteso all’altezza delle guance e stringe verso il mento ma in modo graduale e delicato. Nonostante questa forma sia adatta non solo a tutti i tipi di trucco ma anche a tutti i tipi di taglio di capelli, bisogna fare attenzione ai colori che si usano per truccarlo.

Si dovranno evitare i toni perlati che rendono i volumi più ampi e tendono ad allungare il volto. Anche il fondotinta dovrà essere opaco, l’ideale è una terra dalle tonalità un po’ scure (sempre conformemente al nostro incarnato) che rendono il viso più piccolo.

Il fard va applicato seguendo una linea obliqua che va dalle tempie e segue sino all’altezza dello zigomo, una sorta di diagonale che incrocia la perpendicolare dell’inizio dell’occhio. La regola per questa categoria di volto è: sottolineare lo zigomo.

Sugli occhi mai usare un trucco nero sulla rima palpebrale inferiore perché tende ad allungare il viso. Invece, utilizzeremo un ombretto scuro sulla palpebra superiore per poi allungare verso l’esterno. Evidenzieremo il contorno labbra con una matita mezzo tono più scuro del rossetto che sceglieremo di tipo opaco.

Viso tondo

Un viso tondo è caratterizzato da rotondità che nascondono zigomi e mascelle. È un volto che non possiede spiccati angoli quindi risulta un po’ piatto. È necessario, dunque, creare dei rilievi che diano volume e angolature. Come il viso rettangolare/quadrato manca di “verticalità”, anche questo manca di “altezza”. Si cercherà, quindi, di allungarlo attraverso il trucco.

Con un fondotinta dai toni scuri si possono delineare e tratteggiare le ombre dei contorni dallo zigomo alla mascella. Con un fondotinta più chiaro, invece illumineremo le zone della fronte e del mento che in questo modo potranno acquisire una maggiore verticalità.

Anche l’arco sopraccigliare e il contorno degli occhi possono essere valorizzati e assottigliati in modo da donare maggiore armonia al viso tondo. Le sopracciglia dovranno avere una linea ascendente. Per quanto concerne gli occhi, il trucco dovrà giocare sull’allungamento dell’occhio attraverso matite e ombretti atti a scurire la palpebra superiore verso l’esterno.

Infine, per la bocca raccomandiamo sempre un disegno con la matita per il contorno labbra di un tono leggermente più scuro del rossetto prescelto, ma cercheremo di puntare su un disegno verticale del contorno.

Tenderemo poi ad illuminare il centro delle labbra creando un punto luce con un gloss sopra al rossetto già steso. Quest’ultimo dettaglio creerà dei “volumi” e darà un effetto riempitivo alla nostra bocca facendola sembrare più “carnosa”.

In ogni caso, se non vi riesce di valorizzare il viso tondo al primo colpo, non disperate. Anche Charlize Theron appartiene a questa tipologia, ma non mi pare che le sia andata troppo male.

Trucco notturno: rosso di sera e smoke get in your eyes…

Per un trucco più appariscente, magari per una serata in discoteca, un party, un aperitivo o una cena fuori, vi esortiamo come sempre ad essere audaci e a giocare con i cromatismi e le luminosità. Regola vecchia quanto le nonne: scegliere quale parte del volto mettere in evidenza. Vi proponiamo due opzioni sempre di moda, specie negli ultimi anni. Di norma, se si accentua la bocca, si truccherà in maniera più leggera il resto del volto e viceversa. Mai, però, truccare una sola zona del volto e lasciare l’altra al “naturale”. Si rischia di dare un effetto di sciatteria e incompiutezza.

Vero must della stagione trascorsa, ma utilizzabile anche nelle sere di inizio estate, è stato il rossetto rosso. Autentico ritorno alla moda delle dive degli anni cinquanta e alla femminilità della donna che non ha paura di essere tale e di sedurre. In questo caso, si lasceranno gli occhi truccati leggermente con una riga sottile nera sulla palpebra superiore e mascara a iosa. Non trascurando di giocare con il fard sugli zigomi e le luminescenze dei blush sulle gote. Oltre, alle labbra, si può caratterizzare un’altra parte del volto: lo sguardo.

Trucco cult è, da un paio di anni ormai, lo smokey. Vale a dire letteralmente il “trucco fumoso“. Adatto a tutti i tipi di occhi: grandi, piccoli, vicini , chiari, scuri. Occhi, dunque, “fumosi” in primo piano. Con la matita nera si delinea il contorno occhi con un tratto non preciso picchettandolo dall’esterno all’interno sia sulla zona superiore che inferiore. In seguito, si sfumerà il tratto nero con un pennello o con le dita, però ci si deve assicurare che il tratto all’attaccatura delle ciglia sia nerissimo. Si fisserà il tratto nero impreciso con una buona dose di ombretto marrone testa di moro per poi sfumarlo verso le sopracciglia con un ombretto di color grigio antracite. Si passerà successivamente a sfumare i due ombretti nella parte inferiore delle ciglia miscelandoli appena sotto l’attaccatura.

Il trucco, a questo punto, dovrebbe avere un aspetto non ‘curato’ e preciso, ma ‘vissuto’. Il mascara andrà usato con un tratto a ‘zig zag sulle ciglia inferiori . Poi si allungheranno verso l’esterno le ciglia superiori.

Volendo si può optare per delle ciglia finte che daranno un effetto ancora più sensuale. Infine, passeremo il kajal sotto la congiuntiva e poi creeremo un punto luce sotto le sopracciglia applicando un ombretto beige o avorio o argento.

Voilà, l’effetto dark lady o ‘rockeuse’, molto Amie Lee degli Evanescence o Brody Dalle dei Distillers, è assicurato.

Conclusioni

E se la moda impone botulino e silicone riempitivi per arrotondare e delineare, se il chirurgo plastico inglese Michael Prager definisce il volto ‘perfetto’ quello triangolare come le dive del momento Scarlett e Nicole Kidman (almeno su quest’ultima sappiamo che non tutto è oro quel che fa luce e non è tutto merito della mamma).

Riconsoliamoci con il trucco, autentico amico dall’effetto non invasivo e ricordatevi che di perfetto non esiste nulla. Nemmeno la matematica con la sua logica e i suoi assiomi, tant’è che esistono numeri irrazionali e numeri decimali periodici che ripetono la loro parte decimale all’infinito senza trovare posa. Ergo…

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