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Malattie della pelle: il colore degli occhi può indicare il rischio

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Dopo aver visto come riconoscere una malattia attraverso gli occhi, uno studio pubblicato sulla rivista Nature Genetics e coordinato dall’Università del Colorado ha scoperto che anche il colore degli occhi potrebbe rappresentare un indicatore importante nella predisposizione a specifiche malattie della pelle, in particolare vitiligine e melanoma.

Occhi azzurri, vitiligine e occhi scuri, melanoma

I risultati della ricerca hanno mostrato che chi ha gli occhi azzurri è statisticamente meno incline a sviluppare la vitiligine, una patologia autoimmune della pelle. Al contrario, le persone con occhi marroni o neri sembrano avere un rischio leggermente più basso di sviluppare il melanoma, una forma aggressiva di tumore cutaneo.

Secondo i dati, tra oltre 3.000 pazienti europei non ispanici affetti da vitiligine, il 27% aveva occhi azzurro-grigio, il 43% marroni e il 30% verdi o nocciola. Considerando che tra gli europei non ispanici gli occhi blu/grigi sono più comuni (52%) rispetto a quelli verdi/nocciola (22%) e marroni (27%), i ricercatori hanno ipotizzato una correlazione genetica tra colore degli occhi e suscettibilità alle due malattie.

Vitiligine: cos’è e come si manifesta

La vitiligine è una condizione cronica non contagiosa, caratterizzata dalla comparsa di chiazze bianche sulla pelle dovute alla perdita di melanina, il pigmento che conferisce colore alla pelle. Questo accade quando i melanociti, le cellule deputate alla produzione del pigmento, smettono di funzionare o vengono distrutti dal sistema immunitario.

Si stima che la vitiligine colpisca tra l’1% e il 2% della popolazione mondiale. Pur non essendo pericolosa per la salute fisica, può avere un forte impatto psicologico e sociale, specie nei giovani e nelle persone con fototipi scuri.

Melanoma: il tumore della pelle più pericoloso

Il melanoma è un tumore maligno che origina dai melanociti e può svilupparsi non solo sulla pelle, ma anche in aree dove questi sono presenti, come le mucose, l’occhio e le meningi. È il più pericoloso tra i tumori cutanei, per via della sua capacità di diffondersi rapidamente a distanza.

La prevenzione resta la strategia più efficace: esposizione solare controllata, uso di creme con filtro UV, auto-esame periodico dei nei e controlli dermatologici regolari sono le armi principali.

Il legame genetico tra vitiligine e melanoma

“Geneticamente, in un certo senso, la vitiligine e il melanoma sono opposti – spiega Richard Spritz dell’Università del Colorado – e alcune delle varianti genetiche che rendono più probabile che si abbia la vitiligine rendono meno probabile che si abbia il melanoma, e viceversa. La vitiligine – continua il ricercatore – è una malattia autoimmune nella quale il sistema immunitario di una persona attacca i normali pigmenti della pelle. Pensiamo che la vitiligine rappresenti una sovra attività di un normale processo dal quale il sistema immunitario cerca e distrugge le cellule del melanoma”.

Lo studio ha identificato 13 nuovi geni associati alla vitiligine, oltre a quelli già noti. Alcuni di questi geni sarebbero anche coinvolti nei meccanismi immunitari che tengono sotto controllo la proliferazione cellulare, come nel caso del melanoma.

Malattie autoimmuni correlate alla vitiligine

Le persone affette da vitiligine presentano un rischio più elevato di sviluppare anche altre malattie autoimmuni. Tra queste:

Secondo gli studiosi, è probabile che esistano varianti genetiche comuni che predispongono a più patologie autoimmuni. Per questo è importante che chi soffre di vitiligine si sottoponga regolarmente a esami specifici, in particolare per il monitoraggio della funzionalità tiroidea e della glicemia.

Colori degli occhi e genetica: uno sguardo più ampio

Il colore degli occhi è determinato dalla quantità e dalla distribuzione della melanina nell’iride, ed è influenzato da numerosi geni, tra cui OCA2 e HERC2. Studi più recenti stanno evidenziando come questi stessi geni possano essere coinvolti nella regolazione immunitaria e nella predisposizione a malattie della pelle.

In particolare, le persone con occhi chiari hanno una minore densità di melanina, che potrebbe riflettere una diversa attività di alcuni geni immunitari. Questa interazione complessa tra pigmentazione, genetica e sistema immunitario apre nuove strade nella prevenzione e nella diagnosi precoce di molte condizioni dermatologiche.

Aggiornamenti recenti (2024-2025)

Nel 2024 l’American Academy of Dermatology ha sottolineato l’importanza di una mappatura genetica personalizzata per i pazienti affetti da malattie pigmentarie. Inoltre, alcune startup biotech stanno studiando terapie immunomodulanti mirate per ristabilire l’equilibrio nel funzionamento dei melanociti, senza interferire con la risposta immunitaria globale.

Parallelamente, la ricerca sul melanoma sta andando verso approcci sempre più personalizzati, sfruttando l’intelligenza artificiale per la diagnosi precoce e terapie a bersaglio molecolare.

Occhi, pelle e DNA sono più legati di quanto pensiamo

L’idea che il colore degli occhi possa rivelare qualcosa sul rischio di sviluppare determinate malattie della pelle non è più solo una curiosità scientifica, ma un campo di ricerca concreto. Mentre si lavora a nuove terapie e strategie preventive, la conoscenza del proprio profilo genetico può già oggi offrire strumenti utili per una medicina sempre più personalizzata e predittiva.

In futuro, l’analisi combinata di pigmentazione, storia familiare e marcatori genetici potrebbe diventare parte integrante dei protocolli di prevenzione dermatologica.

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Dopo una laurea e un master in traduzione, diventa giornalista ambientale. Ha vinto il premio giornalistico “Lidia Giordani”, autrice di “Mettici lo zampino. Tanti progetti fai da te per rendere felici i tuoi amici a 4 zampe” edito per Gribaudo - Feltrinelli Editore nel 2015.