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La depressione raddoppia il rischio di demenza senile

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Secondo due ricerche pubblicate sulla rivista Neurology, la depressione può raddoppiare il rischio di sviluppare forme di demenza senile.

Il primo dei due studi – condotto da alcuni ricercatori dell’University of Massachusetts Medical School di Worcester, negli Usa – ha coinvolto, per circa 17 anni, quasi 1000 persone con un’età media di 79 anni. Coloro che soffrivano di depressione, il 22%, ha sviluppato demenza, rispetto al 16,6% che, invece, non ha conosciuto questo male ignoto.

Dunque, chi era depresso aveva il 30% di probabilità in più di sviluppare demenza, a causa – secondo quanto dicono gli studiosi – dell’infiammazione del tessuto cerebrale che si ha quando una persona è depressa. Ma, sul banco degli imputati anche gli stili di vita legati alla depressione, come dieta ed esercizio fisico, il più delle volte del tutto assente.

Il secondo studio ha preso in esame più di 1000 persone ed è arrivato alla conclusione che più sono gli episodi di depressione nel corso della vita, maggiore è il rischio di demenza senile.

Alla luce di queste prime scoperte, gli scienziati tenteranno ora di dare maggiore chiarezza al sottile legame tra demenza e depressione.

Germana Carillo

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di Wellme.it per tre anni, scrive per Greenme.it da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania.