benefici del melograno

Benefici del melograno: proprietà, utilizzi e perché è utile anche in dialisi

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Il melograno è uno dei frutti più affascinanti e ricchi di simbolismi del mondo antico. Considerato da sempre un emblema di fertilità, prosperità e rinascita, oggi il melograno è particolarmente apprezzato anche dalla comunità scientifica per i numerosi benefici e per i suoi effetti positivi sulla salute. Ricco di antiossidanti, vitamine e sostanze antinfiammatorie, il melograno si è rivelato un alleato importante per il sistema cardiovascolare, per il controllo dei radicali liberi e perfino per i pazienti in dialisi.

Origini e significato simbolico del melograno

Pianta antichissima, risalente addirittura al Pliocene, il melograno ha origini nell’Asia centro-occidentale e cresce spontaneamente in Iran, Afghanistan e nelle regioni più miti dell’India. Nel corso dei millenni è diventato un simbolo importante in molte culture: al fiore, al frutto e ai suoi numerosi semi si associa quasi sempre un significato di fertilità e fecondità.

In India, ad esempio, si credeva che il succo del melograno potesse favorire la fertilità, mentre nella mistica cristiana il frutto veniva interpretato come simbolo di perfezione divina e abbondanza spirituale. In Turchia, ancora oggi, esiste l’usanza per cui le spose lanciano un melograno a terra: il numero di chicchi che fuoriescono indicherebbe quanti figli partoriranno.

La mitologia greca gli attribuisce invece un significato più complesso: la melagrana era considerata il “cibo dei morti” e, secondo il mito, Kore divenne la dea dell’Oltretomba, Persefone, per aver mangiato sei semi del frutto. Una dualità simbolica che unisce fertilità e morte, luce e ombra.

I benefici del melograno secondo la scienza moderna

Oggi, al di là del simbolismo, conosciamo bene le innumerevoli proprietà benefiche del melograno. È ricco di polifenoli, flavonoidi e altri composti antiossidanti che contribuiscono a ridurre l’infiammazione, migliorare la circolazione e proteggere le cellule dai danni ossidativi.

È ormai noto anche il suo potenziale come alleato contro il tumore al seno e come possibile rimedio per ridurre la progressione delle metastasi. I ricercatori continuano a studiarlo per comprenderne a fondo l’impatto sulle malattie croniche, sulle infiammazioni e sul sistema immunitario.

Melograno e dialisi: nuove conferme scientifiche

Uno degli ambiti in cui il melograno si è rivelato particolarmente promettente è quello della insufficienza renale cronica e della dialisi. Già nel 2010 uno studio americano presentato al congresso dell’American Society of Nephrology aveva evidenziato che il consumo regolare di succo di melograno poteva ridurre complicazioni e rischi nei pazienti sottoposti a dialisi.

Secondo i ricercatori, riconosciuto da sempre per le sue proprietà astringenti e diuretiche, il melograno mostrava effetti positivi anche sulla salute cardiovascolare di questi pazienti, che hanno un rischio molto superiore rispetto alla popolazione generale di sviluppare eventi cardiovascolari.

Lo studio israeliano e i nuovi aggiornamenti

I ricercatori dell’Istituto Universitario di Tecnologia di Haifa, in Israele, hanno approfondito i risultati iniziali coinvolgendo 101 pazienti in dialisi. Per un anno, tre volte alla settimana, i partecipanti hanno bevuto un bicchiere di succo di melograno prima della seduta di dialisi o una bevanda placebo.

Le analisi del sangue hanno confermato un notevole miglioramento:

  • diminuzione dell’infiammazione;
  • riduzione del danno ossidativo causato dai radicali liberi;
  • miglioramento della pressione arteriosa;
  • profilo lipidico più equilibrato;
  • riduzione del rischio di infarto e ictus.

Come affermato dal coordinatore della ricerca, Batya Krystal:

“Sono dati che ribadiscono gli effetti positivi del succo di melograno, importanti perché ottenuti in una tipologia di pazienti ad alto rischio, che spesso muoiono proprio per infezioni o per cause cardiovascolari. Cioè per due elementi su cui il melograno ha un evidente effetto benefico”.

Focus sul potassio: cosa devono sapere i pazienti

Dal punto di vista nutrizionale, il melograno contiene una quantità significativa di potassio. Per questo motivo, il suo consumo può essere utile ma deve essere monitorato nei pazienti con insufficienza renale cronica, che spesso seguono una dieta a basso contenuto di potassio.

“Il potassio va controllato perché il melograno ne è una fonte considerevole e nei pazienti con insufficienza renale cronica, soprattutto se seguono una dieta a ridotto contenuto di potassio, è importante evitarne gli eccessi”

aggiunge il Dott. Kristal.

Perché il melograno è considerato un superfood

Negli ultimi anni il melograno ha guadagnato fama internazionale come superfood. E non è un caso: i suoi chicchi sono ricchi di composti bioattivi che lo rendono uno dei frutti più antiossidanti in assoluto. Il suo succo contiene punicalagine e acido ellagico, due sostanze studiate per il potenziale ruolo nel contrasto allo stress ossidativo e alle malattie degenerative.

Proprietà principali

  • Antiossidante: contrasta l’azione dei radicali liberi.
  • Antinfiammatorio: utile nelle malattie croniche e nei disturbi metabolici.
  • Cardioprotettivo: aiuta a ridurre pressione e colesterolo.
  • Immunostimolante: sostiene le difese immunitarie.
  • Antibatterico naturale: alcuni studi recenti suggeriscono un potenziale effetto contro batteri comuni.

Come consumare il melograno: idee e consigli

Il melograno può essere consumato in diversi modi: chicchi freschi, spremuta, estratto, ma anche come condimento nelle insalate o ingrediente di ricette dolci e salate. Il suo gusto acidulo e rinfrescante lo rende adatto anche a piatti invernali, soprattutto durante il periodo delle festività.

Nella tradizione italiana, infatti, il melograno è considerato un frutto portafortuna, simbolo di abbondanza e prosperità. Per questo è spesso presente nelle tavole imbandite per il cenone di Capodanno.

Un frutto che unisce tradizione, scienza e benessere

Il melograno non è solo un simbolo di fertilità e rinascita, ma un vero e proprio concentrato di benefici per la salute. Negli ultimi anni la scienza ha confermato la sua efficacia come frutto antiossidante, antinfiammatorio e cardioprotettivo, oltre che il suo valore per i pazienti in dialisi, purché consumato con le dovute precauzioni.

Oltre alle sue proprietà terapeutiche, rimane un frutto legato a riti propiziatori e tradizioni scaramantiche: un motivo in più per non farlo mancare sulle tavole delle feste e per iniziare il nuovo anno all’insegna della salute e della buona fortuna.

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