stretching agosto

Stretching facile, il libro per mantenere o ritrovare la forma

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Se vi vedete un po’ più in carne, arrugginiti fisicamente o se semplicemente avete paura di perdere la vostra forma fisica, wellMe.it ha il rimedio giusto per voi. Basta contare fino a 71! Tanti sono infatti gli esercizi proposti nel libro “Stretching facile” di Angela Giaccardi, un testo che vuole offrire a tutti l’opportunità di praticare esercizio fisico secondo le proprie possibilità, senza ricorrere alla palestra o a particolari attrezzature.

Istruttore di Pilates ed insegnante di Stretching e tonificazione, l’autrice propone una sequenza di esercizi facili ma efficacissimi, adatti a tutti e praticabili ovunque e in qualsiasi momento della giornata. Si può scegliere di eseguirla tutta – dura circa un’ora e mezza – o in parte, anche modificandola secondo le proprie esigenze. Oppure si possono fare solo gli esercizi che interessano.

Nel libro si trovano anche preziose informazioni e consigli per un buon allenamento, sempre scritti in maniera semplice e chiara. Vengono inoltre esaminati in dettaglio i benefici che derivano dalla pratica, come sconfiggere la rigidità, raggiungere un senso di calma e benessere interiore, sviluppare una consapevolezza del proprio corpo e del movimento, acquistare agilità e flessibilità, migliorare la respirazione, la circolazione e la postura. Ma non solo: alla fine, una piccola parte è dedicata ad una serie di esercizi da svolgere in coppia, un modo sicuramente più piacevole per praticare lo stretching, soprattutto se si è in compagnia del proprio partner.

Il ricco apparato fotografico e le minuziose didascalie che lo accompagnano – gli esercizi sono spiegati passo per passo e le foto rigorosamente a colori fanno vedere bene i vari passaggi (il che di solito non si trova in altri manuali, che si accontentano di far vedere solo la posizione iniziale o quella finale di un esercizio) – rappresentano il punto di forza di questo piccolo manuale.

Angela Giaccardi. “Stretching facile”. Red!, €7,90. Un libro per tenere allenato il nostro corpo raggiungendo calma e benessere interiore.

Noi di wellMe.it abbiamo incontrato l’autrice. A lei qualche domanda per approfondire l’argomento e capire così qualcosa in più sullo stretching.

WM: Angela, cos’è esattamente lo stretching?

AG: La parola ‘stretching’ deriva da un verbo inglese che significa ‘allungare’. Si tratta appunto di una serie di tecniche per allungare i muscoli, renderli più elastici ma anche rilassarli, e mantenere la mobilità delle articolazioni. In pratica, si eseguono esercizi di estensione, torsione, flessione di vari livelli di intensità, abbinati alla respirazione; devono essere raggiunte lentamente delle posizioni che poi vanno mantenute per almeno 15-30 secondi (in alcuni casi si può arrivare a un minuto e più). L’inventore dello stretching è californiano, si chiama Bob Anderson e ha pubblicato un libro che si intitola appunto Stretching nel 1975. La versione definitiva di questo libro, uscita nel 1980, è considerata la Bibbia dello stretching, e i suoi esercizi sono alla base di tutto ciò che è venuto dopo.

WM: Quando e perché praticarlo?

AG: L’obiettivo dello stretching non è il raggiungimento di una particolare prestazione ma il benessere di chi esegue gli esercizi; soprattutto, aiuta ad acquisire la consapevolezza del proprio corpo e dei movimenti che si compiono. Lo stretching è di importanza fondamentale quando si fa sport: in genere si pratica all’inizio e alla fine di ogni allenamento, per preparare i muscoli al lavoro successivo o per allungarli e rilassarli dopo che si sono contratti e quindi accorciati lavorando. Comunque, anche (e forse soprattutto) i non sportivi possono trarne grandi benefici, specialmente chi per lavoro è costretto ad assumere per ore la stessa posizione. L’ideale sarebbe dedicare allo stretching almeno mezzora al giorno, magari il mattino presto per prepararsi alle attività quotidiane o la sera per scaricare le tensioni della giornata; alcuni esercizi però possono essere eseguiti praticamente ovunque, per esempio in ufficio, in spiaggia, in auto quando si è fermi al semaforo o persino in piedi, mentre si sta facendo una fila (nel libro ci sono numerosi esempi).

WM: Può praticarlo chiunque o ci sono delle limitazioni?

AG: Tutti possono praticare stretching, non ci sono controindicazioni particolari; è molto utile per esempio anche in gravidanza. Naturalmente chi ha un basso tono muscolare, le articolazioni un po’ arrugginite o soffre di pressione alta deve praticare con prudenza ed evitare alcuni esercizi. Inoltre, bisogna stare attenti a non superare mai la soglia del dolore.

WM: Lo stretching serve solamente per mantenersi in forma o può essere praticato anche per trovare la perfetta forma fisica?

AG: Lo stretching è un modo semplice ed efficace sia per rimettersi sia per mantenersi in forma. ‘Essere in formà vuol dire essere in grado di compiere senza particolari problemi azioni come correre, camminare per lunghe distanze, salire le scale, sollevare pesi, praticare sport, giocare ecc.; agilità e flessibilità sono dunque requisiti fondamentali per questo scopo. Praticare stretching contrasta la rigidità, dovuta al passare degli anni e a vari altri motivi legati alla vita quotidiana, che a sua volta può portare a disturbi come mal di schiena, artrite, reumatismi. Inoltre, la postura corretta che si ottiene esercita una benefica influenza sugli organi interni, ripristinando i loro spazi naturali, e quindi può essere efficacemente contrastata la predisposizione a disturbi come la digestione difficoltosa o i dolori mestruali.

WM: Cosa consiglia ai nostri lettori che si avvicinano per la prima volta alla pratica dello stretching?

AG: Chi vuole avvicinarsi allo stretching per la prima volta può farsi indicare alcuni esercizi da un bravo trainer; comunque, nel mio libro troverà tutti gli accorgimenti per lavorare a casa propria in sicurezza. L’ideale sarebbe praticare stretching in un ambiente tranquillo, con temperatura gradevole. Prima di iniziare gli esercizi, meglio fare una passeggiatina, salire le scale o fare una sauna o un bagno caldo, per non eseguire movimenti ‘a freddo’. Le posizioni corrette vanno assunte gradualmente, concentrandosi sulla parte del corpo che si vuole allungare e respirando in modo tranquillo e regolare. È sempre utile tenere a portata di mano una banda elastica o una cintura di stoffa, che aiutano a praticare alcuni esercizi senza sottoporre la colonna vertebrale a uno sforzo eccessivo. Importante: in caso di problemi fisici o lesioni di qualsiasi tipo, occorre chiedere consiglio a un medico o a un terapeuta prima di intraprendere ogni tipo di attività fisica.

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