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Anche i capelli invecchiano: i nuovi trattamenti anti age

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Di solito quando si pensa all’invecchiamento e ai segni del tempo sul proprio corpo ci si concentra sulla pelle del viso, del collo, delle mani. In generale alla perdita di elasticità e tonicità che subisce il nostro “vestito naturale” che quindi certifica, agli occhi degli altri, che ormai non si è più dei ragazzini e che gli anni passano per tutti.

Ma non tutti sanno che a invecchiare non è solo la pelle ma anche i capelli. E quindi, perché affannarsi a trovare rimedi utili contro i danni dell’invecchiamento cutaneo e non per quello della nostra capigliatura? In realtà i capelli subiscono danni non solo dall’avanzare dell’età ma anche da fattori esterni come tinture, phon, piastre che li rendono ancora più soggetti ad essere deboli e malaticci.

Le donne si accorgono di questo cambiamento e infatti con il progredire dell’età si ha un aumento anche della spesa dal parrucchiere. Un’indagine della Nielsen ha scoperto che se una ventenne spende circa 180 euro all’anno, una quaranta-cinquantenne circa 280 euro.

Secondo gli esperti del settore, è proprio questa l’età in cui diventano evidenti i segni dell’invecchiamento dei capelli. Daniele Campo, medico tricologo e docente al Master di Scienze Tricologiche dell’Università di Firenze ha affermato:

“L’allarme scatta intorno ai 40-45 anni. Con la diminuzione degli estrogeni, che caratterizza l’avvicinamento alla menopausa, i capelli diventano più sottili, diradati e facilmente irritabili. Occorre compensare con i fitoestrogeni o gli integratori antiossidanti come la serenoa repens, che si estrae da una palma che cresce in Florida, in grado di conservare più a lungo gli ormoni femminili”.

Per dare vitalità e forza ai capelli si possono utilizzare anche altre sostanze come l’idrocortisone butinato, il 5-alfa estradiolo, l’adenosina, l’ornitina e la taurina. Un utile suggerimento è stato dato da Umberto Borrellini, cosmetologo SICC (Società Italiana di Chimica e Scienze Cosmetologiche):

“Anche la caffeina, già sfruttata in cosmetica per le sue caratteristiche lipolitiche, fa bene ed è un ottimo energizzante: una ricerca dell’Università di Jena, in Germania, ha scoperto che favorisce la crescita dei capelli, non a caso è chiamata doping per capelli”.

In realtà le nostre chiome andrebbero curate fin da giovani. Il processo di invecchiamento, come ovvio che sia, non è istantaneo dopo una certa età, ma graduale. E ovviamente si accentua in base allo stress che hanno subito nel corso degli anni.

E forse proprio l’eccesso di trattamenti invasivi per i capelli sta spingendo molte donne a ricorrere all’aiuto di tricologi per risolvere i problemi riscontrati, come ha spiegato Daniele Campo:

“Rispetto agli anni scorsi sono aumentate le donne che lamentano problemi ai capelli. Se prima chi si rivolgeva al tricologo era in prevalenza di sesso maschile, oggi la metà è costituita da donne che manifesta, a parte i disturbi relativi alla caduta e al diradamento, ciocche sottili, opache, senza tono, facile a spezzarsi”.

Ma spesso questi problemi nascono da una carenza di ferro causata, per esempio, da un’alimentazione scorretta o diete drastiche. In situazioni di questo tipo occorre anche sottoporsi ad analisi cliniche:

“È importante sottoporsi a un esame del sangue specifico, ricercando il valore della ferritina, che è il ferro che rimane depositato nell’organismo”.

Come fare quindi ad evitare che i nostri capelli subiscano gli inesorabili danni del tempo?

Gli esperti consigliano di detergere dolcemente i capelli, idratandoli e proteggendoli sin da giovani con prodotti specifici che ormai sono in commercio: molti di questi sono a base di caviale, ricco di Omega 3 e capace di bloccare l’invecchiamento.

La soluzione sembra ci sia, per fortuna!

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