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Ipertensione, Oms: meno sale e più potassio a tavola

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Alimentazione sana: dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) arrivano le nuove linee guida che riducono la quantità di sale giornaliera raccomandata e per la prima volta introducono un limite rigurado al potassio.

Alti livelli di sodio e bassi livelli di potassio, infatti, possono causare l’ipertensione, con un aumetato pericolo di malattie cardiovascolari e ictus.

LE QUANTITÀ. Gli adulti dovrebbero consumare meno di 2.000 mg di sodio, ossia 5 grammi di sale, e almeno 3.510 mg di potassio al giorno. Quanto ai bambini, le quantità in genere vanno adattate al peso, all’altezza e all’energia consumata, ma ciò non vuol dire che quelli super attivi debbano mangiare salato

Il sodio si trova naturalmente in molti alimenti, dal latte (circa 50 mg di sodio per 100 g) alle uova (circa 80 mg/100 g) e, in quantità più elevate, in alimenti trasformati, come pane (circa 250 mg/100 g), salatini (circa 1.500 mg/100 g) o condimenti come la salsa di soia (circa 7.000 mg/100 g). Il potassio, invece, si trova in fagioli e piselli (circa 1.300 mg/100g) o noci (circa 600 mg/100 g).

La pressione arteriosa alta costituisce un serio rischio di malattie cardiache e ictus, prima causa di morte e disabilità nel mondo“, ha commentato Francesco Branca, Direttore del Dipartimento Oms Nutrizione per Salute e Sviluppo. “Le linee guida formulano anche raccomandazioni per i bambini sopra i due anni“, perché i bambini con la pressione alta spesso diventano adulti con una pressione sanguigna elevata.

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