sale ipertensione

Sale, l’ipertensione

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Un uso eccessivo di sale stimola il sistema nervoso simpatico a produrre più adrenalina che porta a una maggiore costrizione delle arterie e quindi causa l’ipertensione. Ecco spiegata la correlazione tra sale e pressione alta.

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La ricerca è stata condotta alla Boston University School of Medicine (BUSM) e lo scopo è quello di “correggere un concetto erroneo prevalso per molti anni, nonostante evidenze scientifiche abbiano da tempo mostrato il contrario“, nelle parole della dottoressa Irene Gavras e del dottor Haralambos Gavras, professori di Medicina presso la BUSM.

E la ritenzione dei liquidi dovuta proprio all’eccesso di sale? È certo che nel sistema della circolazione arteriosa l’eccesso di sale porta a una maggiore ritenzione di liquidi. Questo causa un aumento del volume del sangue e di pressione sulle pareti arteriose. Quello che lo studio americano ha dimostrato è che le conseguenze dell’aumento di volume del sangue, ossia un aumento di zucchero e la secrezione di ormoni antidiuretici, non causano un aumento della pressione sanguigna perché il fluido in eccesso è ospitato dalla distensione dei capillari e nelle vene.

Insomma, sfatato il luogo comune secondo cui l’ipertensione è semplicemente dovuta all’eccesso di sale nelle arterie.

Ridurre il sale sui nostri piatti fa in ogni caso bene, l’ideale è non superare la quantità giornaliera di 5 grammi al giorno consigliata dall’OMS, che in Italia arriva a ben 10 grammi per 9 italiani su 10, come ha avvertito recentemente l’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO).

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