Secondo l’inchiesta condotta da Altroconsumo su 213 stabilimenti balneari lungo le coste italiane, il 2025 porta una nuova batosta per il budget vacanze: il prezzo di una postazione standard (ombrellone + due lettini) è salito ai 212 € in media, con un rincaro del 5 % rispetto allo scorso anno e un aumento del 17 % dal 2021.
Indice
🏖️ Quanto rincarano le vacanze al mare
Aumento record rispetto all’inflazione
Il balzo del 5 % annuo supera nettamente l’inflazione (circa il 2 %) , evidenziando come ogni estate diventi sempre più costoso godersi il mare in spiaggia attrezzata.
17 % in più in quattro anni
- Nel 2021: 182 €
- Nel 2025: 212 €
Un incremento di 17 % in soli quattro anni, con un impatto crescente sul portafoglio delle famiglie.
Le località più care e quelle più accessibili
Le più costose
- Alassio (Liguria) – 340 € in media, fino a 354 € in prima fila
- Gallipoli (Puglia) – 295 € medi, 316 € in prima fila
- Alghero (Sardegna) – 240 € medi, 251 € in prima fila
Le più “popolari”
- Rimini (Emilia-Romagna): 150 € medi, 166 € in prima fila, senza variazioni rispetto al 2024
- Lignano Sabbiadoro, Senigallia, Anzio: tra 154 € e 176 € medi, con aumenti limitati o assenti
📊 Rincari per località: dettagli significativi
- Alghero e Senigallia: +9 % rispetto al 2024
- Palinuro e Gallipoli: +7 %
- Anzio e Taormina: +5 %
- Zero aumenti: Alassio e Rimini
📋 Metodologia
Altroconsumo ha contattato 213 stabilimenti in dieci località (Alassio, Lignano, Viareggio, Rimini, Senigallia, Anzio, Palinuro, Gallipoli, Alghero, Taormina/Giardini Naxos). La rilevazione è avvenuta dal 20 aprile al 20 maggio 2025, riferita alla settimana 3‑9 agosto, includendo ombrellone + due lettini nelle prime quattro file. Il campione rappresenta almeno il 20 % degli stabilimenti in ciascuna località.
Dettagli nascosti: spese extra (docce, cabine, terza sdraio…)
Oltre al costo base, molte località applicano servizi aggiuntivi a pagamento: docce, cabine, giochi, frigorifero, ingressi per una terza persona. In Liguria alcune strutture addebitano fino a 55 € al giorno per accompagnatori adulti.
🏛️ Il problema: concessioni a lungo termine = prezzi alti
Secondo Altroconsumo, la causa principale del caro-spiagge è il sistema delle concessioni balneari. Molte sono rinnovate automaticamente, senza gare pubbliche, bloccando la concorrenza e lasciando libera mano ai gestori.
L’appello di Altroconsumo
L’associazione ha promosso una petizione (oltre 8.000 firme) per chiedere:
- Bandi trasparenti per nuove concessioni
- Prezzi sostenibili per i cittadini
- Servizi minimi anche sulle spiagge libere (docce, accessibilità)
- Concessioni commisurate al fatturato potenziale
✍️ Analisi e consigli di spesa
Perché i prezzi salgono più dell’inflazione
- Concorrenza quasi assente
- Concessioni prorogate a lungo termine (fino al 2027) senza gare
- Costi aggiuntivi non trasparenti
Come risparmiare
- Scegli località con prezzi stabili o bassi (Rimini, Lignano, Senigallia…)
- Punta a file più distanti (2ª, 3ª, 4ª): costano fino a 60 € in meno rispetto alla prima
- Verifica gli “extra”: docce, cabine, lettini aggiuntivi che spesso non sono inclusi
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FAQ: le domande più comuni
D: È meglio prenotare con anticipo?
R: No, la durata della concessione prevale: prezzi stabili per tutti al momento.
D: Esistono spiagge libere attrezzate?
R: In teoria sì, ma spesso mancano servizi minimi. Altroconsumo chiede di migliorarle con bandi locali.
D: Concederanno nuove spiagge libere?
R: Sì, come parte della petizione: docce, accessi disabili e pulizie sarebbero garantiti dai Comuni.
Il mare nel 2025 continua a pesare sui bilanci estivi: il +5 % annuo dei prezzi delle postazioni balneari, unito al +17 % in quattro anni, rende una vacanza in spiaggia un’opzione sempre più costosa. Il caro-ombrellone non è inevitabile: la chiave sta nella concorrenza, nella regolazione delle concessioni e in una maggiore trasparenza dei costi.
Fonte: altroconsumo.it