esporsi al sole senza protezione

Esporsi al sole senza protezione: cosa rischi davvero e perché dovresti cambiare abitudini

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Che il sole possa danneggiare la pelle non è una novità. Eppure, ancora oggi, molte persone continuano a esporsi senza un’adeguata protezione solare, sottovalutando i rischi per la salute. L’abbronzatura è spesso vista come sinonimo di bellezza e benessere, ma a quale prezzo?

I dati parlano chiaro: consapevoli ma poco attenti

Secondo un’inchiesta condotta da GfK Eurisko, ben 9 italiani su 10 sanno che esporsi al sole senza adeguata protezione fa male alla pelle. Tuttavia, solo una minoranza applica regolarmente la crema solare giusta per il proprio fototipo.

Nel dettaglio, il 40% degli italiani non usa alcuna protezione solare, una percentuale che sale al 60% tra coloro che lavorano all’aperto. Meno di un terzo si protegge durante attività comuni come giardinaggio, ciclismo o sport all’aria aperta.

“Abbiamo ripetuto un’indagine già condotta con gli stessi criteri 10 anni fa, per capire com’è cambiato il comportamento degli italiani al sole. È cresciuta la consapevolezza dei danni da sole, ma come eventualità distante: chiedendo ai partecipanti se percepissero a rischio la loro stessa pelle, solo il 46% ha detto di sì”,

spiega Isabella Cecchini di Eurisko.

Chi si protegge (e chi no)

Fortunatamente, negli ultimi anni alcune fasce della popolazione hanno acquisito maggiore consapevolezza. Le mamme proteggono i propri figli con solari a fattore alto, e anche i 50-60enni risultano più attenti. Ma il problema persiste tra i giovani: molti adolescenti non conoscono affatto i pericoli legati a un’eccessiva e scorretta esposizione solare.

Questa mancanza di conoscenza, unita al desiderio di avere un’abbronzatura intensa e veloce, porta spesso a comportamenti irresponsabili, come passare ore sotto il sole nelle ore centrali della giornata o usare oli abbronzanti senza filtri UV.

Protezione solare: quando e come applicarla

Gli esperti raccomandano di applicare la protezione solare tutti i giorni, anche quando il cielo è nuvoloso o si trascorre molto tempo in città. È un errore pensare che la crema serva solo al mare o in piscina.

In montagna, al lago o persino d’inverno, i raggi UV sono comunque presenti e possono danneggiare la pelle. Ne è convinta anche Francesca Merzagora, presidente di ONDa, che sottolinea l’importanza della protezione soprattutto nei primi giorni di vacanza:

“Ci si deve proteggere soprattutto nei primi tre giorni di vacanza per consentire lo sviluppo lento e graduale della melanina”.

Dopo i primi giorni, si può eventualmente abbassare il fattore di protezione (SPF), ma la crema va applicata sempre, e più volte al giorno. Ricorda: anche una sola scottatura aumenta il rischio di sviluppare melanomi o altre forme di tumore cutaneo.

Le conseguenze dell’esposizione solare non protetta

Esporsi al sole senza protezione comporta numerosi rischi, tra cui:

  • Scottature, arrossamenti e ustioni più o meno gravi
  • Invecchiamento precoce della pelle (rughe, macchie solari, perdita di elasticità)
  • Fotosensibilizzazione (reazioni allergiche, pruriti, irritazioni)
  • Danni al DNA delle cellule cutanee
  • Aumento del rischio di melanoma e altri tumori della pelle

È importante sapere che i danni causati dai raggi ultravioletti (UVA e UVB) si accumulano nel tempo e che i melanomi possono comparire anche dopo anni di esposizioni scorrette.

Protezione anche in città? Sì!

Uno degli errori più comuni è dimenticare la protezione solare durante la vita quotidiana, in città. Ma anche durante una passeggiata, mentre si guida o si fa jogging al parco, i raggi UV continuano ad agire. Ecco perché i dermatologi consigliano l’uso di creme idratanti o make-up con SPF almeno 15-30 ogni giorno, soprattutto sul viso, il collo e le mani.

Come scegliere la crema solare giusta

Per proteggere correttamente la pelle è importante usare un prodotto con il giusto fattore di protezione, adatto al proprio fototipo:

  • Fototipo 1-2: pelle molto chiara, occhi chiari – SPF 50+
  • Fototipo 3: pelle chiara, occhi castani – SPF 30 o 50
  • Fototipo 4-5: pelle olivastra o scura – SPF 20-30

Va applicata almeno 20-30 minuti prima dell’esposizione e riapplicata ogni 2 ore, o dopo il bagno, anche se la crema è water resistant.

I falsi miti da sfatare

Esistono ancora numerosi falsi miti legati al sole e alla protezione solare.

Ecco i più diffusi:

  • “Con la crema non mi abbronzo”: falso! La protezione non blocca l’abbronzatura, ma la rende più graduale e duratura.
  • “Ho la pelle scura, non mi scotto”: anche chi ha la pelle più scura può subire danni solari e sviluppare melanomi.
  • “Se non c’è sole, non serve la crema”: i raggi UVA passano attraverso le nuvole e anche i vetri dell’auto.

Proteggersi è un gesto d’amore verso la propria pelle

Esporsi al sole in modo consapevole è possibile, e necessario. Il sole è una fonte preziosa di vitamina D e benessere, ma solo se affrontato con le giuste precauzioni. La protezione solare non è un optional, ma un alleato quotidiano per la salute della nostra pelle.

Basta poco: scegliere il prodotto giusto, applicarlo correttamente e ricordare che la prevenzione inizia da noi. E allora sì, potremo godere del sole in tutta sicurezza e bellezza, senza mettere a rischio la nostra salute.

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di wellme per tre anni, scrive per greenMe da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania