inverno

Mondo animale: son più grandi se esposti alle basse temperature

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Gli animali crescono se scendono le temperature. A rivelarlo una ricerca dell’Università di Houston, secondo cui una discriminante fondamentale sarebbero i fattori ambientali.

La legge di Bergmann aveva già chiaramente evidenziato la relazione tra la latitudine e la massa corporea raggiungibile da determinati animali. In particolare questa regola eco geografica di zoologia asserisce che, nell’ambito di una stessa specie, la massa corporea è direttamente proporzionale alla latitudine ed inversamente proporzionale alla temperatura. Tale legge però, fino ad oggi ha preso in esame solo aspetti fisiologici, come ad esempio la temperatura corporea. La ricerca statunitense, pubblicata sulla rivista scientifica American Naturalist, invece prende in considerazione altri fattori.

A essere fondamentale per gli animali è il cibo a loro disposizione. Sono state condotte ricerche in laboratorio su esemplari di cavallette e lumache di mare, prelevate sia da zone con clima freddo che da quelle con temperature più calde. Sono state nutrite con il medesimo cibo e si è scoperto che crescevano esattamente nello stesso modo. Si deduce, dunque, che il cibo consumato dagli erbivori, che vivono ad alte latitudini, è migliore rispetto a quello di cui dispongono gli animali della stessa specie che vivono più vicino all’equatore.

Certamente bisogna tener conto del fatto che ci sono molti più erbivori nelle zone calde che in quelle fredde, ma in mancanza di altri esami in merito è facile immaginare che altri fattori ambientali accrescano la mortalità degli erbivori delle zone più fredde, a partire dalla scarsità di cibo nelle stagioni invernali.

Lorenzo De Ritis

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