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Mal di testa: per guarirne la puntura virtuale a base di azoto

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Emicrania, addio! Per combattere il mal di testa, che spesso sconvolge la vita di chi ne soffre in maniera cronica, è stato introdotta una nuova “tecnica”, illustrata da Alan Rapoport, rappresentante della UCLA University di Los Angeles, durante il IV° congresso dell’ANIRCEF “Cefalee, conoscenze attuali e prospettive future“, tenutosi a Genova.

Si tratta di una puntura virtuale, dove l’ago è un flusso compresso d’azoto che passa velocemente attraverso la pelle, senza che il paziente se ne accorga. Il risultato è la vera e propria scomparsa della cefalea.

Ma come funziona? Il farmaco, il cui principio attivo è il sumatriptan è simile ad un pennarello bianco di grosse dimensioni. Per applicarlo basta far scattare la clip del cappuccio come se fosse un grilletto. In quel momento, il gas presente nel serbatoio interno della penna viene liberato e si inocula sottopelle. L’operazione va fatta appoggiando il “pennarello” sulla coscia o sull’addome.

Bastano pochi secondi, e il farmaco va in circolo. L’efficacia è pari a quella di un farmaco iniettato con una tradizionale siringa, e al massimo in mezz’ora è efficace.

Secondo Alan Rapoport “Occorrono soluzioni sempre nuove per i pazienti che spesso lamentano un controllo imperfetto del dolore e cercano nuove terapie con effetto più rapido e duraturo. L’anno scorso avevo annunciato il cerotto iontoforetico: in America è in fase di avanzata sperimentazione negli attacchi caratterizzati da forte nausea e vomito (soprattutto emicrania con aurea) che rendono problematico l’uso di farmaci per bocca“.

Francesca Mancuso

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Giornalista pubblicista specializzata in Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo. Nel 2011 ha vinto il Premio Caro Direttore e nel 2013 ha vinto il premio Giornalisti nell’Erba grazie all’intervista a Luca Parmitano.