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Ipertensione: una legge per ridurre il sale negli alimenti

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Come ridurre il rischio ipertensione? Lo sappiamo da sempre, diminuire le quantità di sale negli alimenti. Da ciò nasce l’idea di alcuni studiosi dell’University of Queensland.

Secondo i ricercatori, infatti, ridurre il sale nei prodotti confezionati eliminerebbe il 20% delle malattie cardiovascolari.

La ricerca, pubblicata sulla rivista Heart e guidata da Linda Cobiac, ha preso in esame le diverse possibilità di ridurre il sale, in varie maniere e, in un’ultima analisi, è stato notato come basterebbe davvero poco per non incorrere nelle comuni malattie cardiache e circolatorie.

È noto, infatti, che consumare una quantità di sale maggiore alla razione giornaliera raccomandata, ossia 6 grammi per un soggetto adulto, a lungo andare ha delle conseguenze serie. Basti pensare che in Italia sono 240 mila i morti ogni anno a causa dei problemi legati alla pressione alta. Di essi, il 47% riguarda cardiopatie ischemiche e il 54% gli ictus cerebrali, con 7,5 milioni di morti premature.

Per far fronte a questa situazione, basterebbe limitare l’uso di sale nei prodotti confezionati, attraverso un’apposita legge. Molti paesi hanno già stabilito dei limiti, segnalati su apposite etichette molto simili a quelle che si trovano sui pacchetti di sigarette.

Un’iniziativa questa che si farebbe bene a prendere d’esempio.

Francesca Mancuso

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Giornalista pubblicista specializzata in Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo. Nel 2011 ha vinto il Premio Caro Direttore e nel 2013 ha vinto il premio Giornalisti nell’Erba grazie all’intervista a Luca Parmitano.