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Menopausa: rischio infarto, ma con la Tos è possibile prevenire

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Le donne in menopausa corrono un maggiore rischio di infarto. In Italia, si contano ben 120 mila morti all’anno per stroke o infarti e più di 100 mila eventi invalidanti. La causa è la mancanza di estrogeni.

È per questo che gli esperti raccomandano di prevenire con una adeguata attività fisica e con la terapia ormonale sostitutiva (Tos) a base di drospirenone, il solo progestinico in grado di ridurre la pressione.

Secondo Giuseppe Rosano, cardiologo direttore del Dipartimento di Scienze internistiche dell’Irccs San Raffaele di Roma, “nessun altro tipo di Tos aveva mai provato questa efficacia: la terapia con Angeliq ottiene una riduzione fino a 9 mmHg in pazienti ipertese già trattate, in quelle ‘border-line’ (intorno a 140mmHg) la riporta a valori normali“.

Di fatto, la pressione arteriosa schizza col finire dell’età fertile e, come il diabete, rappresenta per le donne un fattore di rischio molto importante. “Abbassare la pressione arteriosa diastolica (la minima) di 5 mmHg si associa a un calo del 40% di stroke e del 25% di eventi cardiovascolari“, prosegue Rosano.

Eppure, ciò che denunciano i medici è una diffusa diffidenza nei confronti della Tos e assicurano, invece, che in donne tra i 50 e i 59 anni trattate con Tos c’è una riduzione del 30% della mortalità per cause cardiovascolari, dichiara il professor Marco Gambacciani, dell’Unità di Menopausa e Osteoporosi dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana.

E la Tos si rivelerebbe, a detta degli esperti, anche un prezioso alleato della forma fisica, dal momento che contrasta la tendenza a ingrassare, tipica del cambiamento fisiologico che investe la donna in menopausa. Alla fine dell’età fertile, infatti, il peso aumenta di circa 1 kg ogni 12 mesi per i primi 5 anni, con un accumulo di grasso su addome, petto e braccia.

I risultati dello studio verranno presentati al 13esimo Congresso mondiale sulle Controversie in ostetricia, ginecologia e infertilità (Cogi), al via oggi a Berlino.

Germana Carillo

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di wellme per tre anni, scrive per greenMe da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania