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Canada: dalle cellule della pelle si ricreano quelle del sangue

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Ricreare le cellule del sangue a partire da quelle della pelle. Incredibile all’apparenza, ma un gruppo di ricercatori della McMaster University pare esserci riuscito.

Dopo due anni di studi ed esperimenti, che hanno coinvolto persone di tutte le età, gli studiosi canadesi, coordinati da Mick Bhatia, direttore scientifico dello Stem Cell and Cancer Research Institute della McMaster University, sono riusciti nell’impresa di trasformare i fibroblasti in cellule ematopoietiche.

I fibroblasti sono le cellule responsabili della sintesi del materiale organico presente nel derma e in molti altri tessuti. Ad esempio, sintetizza il collagene. A loro volta, le cellule ematopoietiche possono essere considerate come le “staminali del sangue”.

Partendo dalle prime, i ricercatori sono riusciti a creare le seconde. Alla base della riuscita dell’operazione, vi è stata la cosiddetta “conversione diretta”. Ciò significa che il passaggio da cellule epiteliali a cellule ematopoietiche non ha reso necessario uno stadio intermedio di altre staminali, utilizzando quelle a disposizione.

La scoperta ha risvolti molto importanti, perché sarà probabilmente possibile creare il sangue per le trasfusioni attraverso la propria pelle, senza l’utilizzo delle cellule staminali embrionali umane. Inoltre, potrebbero usufruirine anche i pazienti sottoposti a chemioterapia e chi necessita del trapianto di midollo, come i malati di leucemia.

Ecco il commento del professor Bhatia: “Abbiamo mostrato che il metodo funziona con cellule umane: ora non ci resta che verificare la possibilità di utilizzare altri tipi di cellule oltre a quelle epiteliali, per la quale abbiamo già indicazioni incoraggianti”.

L’esito della ricerca è stato pubblicato su Nature.

Francesca Mancuso

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Giornalista pubblicista specializzata in Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo. Nel 2011 ha vinto il Premio Caro Direttore e nel 2013 ha vinto il premio Giornalisti nell’Erba grazie all’intervista a Luca Parmitano.