E coli: morto il primo bambino

E coli: morto il primo bambino. Cosa fare per non ammalarsi

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Muore il primo bambino di 2 anni e speriamo sia l’ultimo. Le autorità sanitarie tedesche ci hanno dato anche questo triste annuncio, registrando il numero delle vittime a quota 37, di cui solo una svedese.

In totale si contano oltre 3 mila persone malate in 15 Paesi.

Intanto, dalle righe del Der Spiegel si legge che tracce di Escherichia coli sono state trovate – oltre che nei germogli – anche nella lattuga e il ceppo individuato sembra essere in rapporto con quello epidemico.

Ribadisce il ministro della Salute Ferruccio Fazio che non c’è “nessun allarme in Italia, non ha senso rinunciare a frutta e verdura. Basta seguire le normali regole di igiene“. Finora, infatti, non si è avuta alcuna segnalazione di infezione da parte del ceppo di batterio E.coli, né nella popolazione italiana residente né in turisti provenienti dalla Germania.

COSA FARE

Dobbiamo semplicemente seguire le norme igieniche di sempre: lavare le mani prima e dopo aver maneggiato alimenti, lavare bene le verdure, non consumare carne cruda, lavare bene coltelli, taglieri e altri utensili usati per la preparazione dei cibi, evitare di utilizzare senza lavare lo stesso tagliere e/o utensile per più alimenti.

Coloro che sono di ritorno dalla Germania devono prestare attenzione alla comparsa di sintomi gastroenterici e rivolgersi al proprio medico nel caso di diarrea emorragica. A coloro che, invece, devono recarsi nel Nord della Germania è raccomandato di non consumare lì verdura cruda, germogli e frutta.

Germana Carillo

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di Wellme.it per tre anni, scrive per Greenme.it da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania.