Nonostante sembri il contrario, è proprio quanto affermano i ricercatori del Center for Sleep and Circadian Neurobiology dell’Università della Pennsylvania, secondo cui oltre i 70 anni ci si “riappacifica” col sonno.
Lo studio, pubblicato su Sleep, ha preso in esame i tassi di disturbi del sonno e di stanchezza diurna riportati da 155.877 adulti tramite un sondaggio telefonico che ha indagato sia sulla percezione della qualità del riposo notturno, sia sullo stato di salute in generale, il reddito e l’istruzione.
In genere, depressione e problemi di salute sono risultati più evidenti nei casi in cui si riscontrava una peggiore qualità del sonno. Inoltre, le donne hanno lamentato livelli di stanchezza e di disturbi del sonno maggiori rispetto agli uomini, mentre è emerso che la qualità del sonno migliora proprio con l’avanzare dell’età. In particolare, poi, si dormono sonni tranquilli anche dopo i 60 anni, con un breve periodo di calo intorno ai 40.
Insomma, quello che pare chiaro in questo studio è che i disturbi del sonno non siano inevitabile conseguenza degli anni che passano. È per questo che i ricercatori consigliano agli anziani che non hanno un buon sonno di parlarne col proprio medio e indagarne le vere cause.