Carissimi amici, state leggendo in un momento di relax, mentre il pensiero fisso della decisione da prendere continua a torturarvi?
State cercando in tutti i modi di capire come scegliere senza sbagliare, ma avete paura di fare per l’ennesima volta un passo falso? Beh, non smettete di leggere per tornare ai vostri problemi, perché più avanti troverete qualche consiglio utile per fare in serenità la scelta giusta, in qualsiasi campo, per decidere cioè in pieno accordo con i vostri desideri e le vostre aspirazioni. Si tratta di un percorso in cinque tappe che esamineremo insieme.
Indice
1. Riappropriarsi di sé
Molto spesso i conflitti interni e le tante voci che giungono dall’esterno ci procurano un effetto di stordimento, impedendoci di riuscire a vedere chiaramente dentro di noi. “Rientrare in contatto con la propria interiorità, centrarsi su di essa è l’unico modo per neutralizzare l ‘azione di tutte queste forze di disturbo” afferma Patrick-André Chéné, direttore de l ‘Académie de Sophrologie Caycédienne de Paris e autore di “Sophrologie, fondements et méthodologie”, Hellebours, 2008. Il dottor Chéné propone un esercizio per entrare in uno stato di distensione che consente di percepire, serenamente, i propri reali desideri. Vediamo allora cosa fare praticamente: seduti, schiena dritta, o in piedi e con le gambe morbide, concentratevi sul vostro corpo e cercate di percepire le diverse parti in cui sentite la tensione. Distendetevi, ma senza rilassarvi completamente, al fine di rimanere sensibili e consapevoli.
Identificate tra quattro macro aree – viso, collo-spalle-braccia, torace-addome o bacino-gambe – dove pensate si concentri il “negativo” e cioè dove sentite che la vostra tensione interna si sfoga maggiormente. Quindi, pensate alla scelta che dovete fare ed individuate il sentimento che questa idea vi suscita: può trattarsi di tensione persistente, oppressione, paura o altro. Concentratevi sulla zona del corpo che avete individuato prima e fate attenzione al vostro respiro, divenitene consapevoli ed associate a ogni espirazione attraverso la bocca un rifiuto di questa negatività. Continuate così fino a quando l ‘espulsione della negatività sarà totale. Ora, invertire il processo, passando all’infusione di pensieri positivi (una sensazione di calore, o dolcezza, un odore o un buon gusto) sempre concentrati sulla zona che avete appena purificato dalla negatività. L’esercizio è completato una volta che la sensazione di benessere e comfort prevale. Liberati dalle sensazioni sgradevoli ora vi trovate consegnati nuovamente a voi stessi. Eccovi giunti allora, al secondo passo.
2. Identificare il proprio desiderio
“Quando una decisione è coerente con la nostra intenzione di fondo, la sua sola menzione dovrebbe riempirci di emozioni positive e darci l’impressione di essere spinti in avanti“, afferma la psicologa e psicoterapeuta Cecile Kapfer, autrice de “La Voie de l’intention ou comment choisir sa vie?” (Dervy, 2009). Siete sicuri delle vostre intenzioni? Mettete alla prova in via di sviluppo il vostro proposito! Preparatevi con un foglio di carta e una matita. Assegnate un nome e una data di completamento al progetto. Inserite il piano in un tempo preciso e fatene un racconto, rendendo la storia più dettagliata e concreta possibile come se tutto fosse stato già realizzato e vi trovaste a parlarne ad una terza persona ignara di tutto.
Durante la scrittura, siate attenti a ciò che sentite e scrivete anche tutti i vostri sentimenti (“Mi sento sollevato/a”, “Ho davvero visto la mia vita chiaramente” o, al contrario, “Mi sento in trappola”, “Sono oppresso, a disagio” ecc. A questo punto, si comincia a capire cosa si vuole veramente.
3. Ascoltare la propria intuizione
“L’intuizione è una intelligenza di per sé è in connessione con il nostro mondo interiore, in modo singolare con la nostra volontà“, dice Vanessa Mielczareck, autore de Guide de la personne heureuse (Le Courrier du livre, 2009) e trainer nelle risorse umane. L’intuizione ci offre informazioni, idee, che possono essere sfruttate per un’ulteriore riflessione. Individuate le manifestazioni della vostra intelligenza intuitiva. Ad esempio, fate attenzione a quando passeggiando, incontrate qualcuno. Potete porvi domande come “Sei sicuro/a di volerlo vedere?”. Oppure siate attenti alle vostre sensazioni fisiche: davanti a questa persona, il vostro corpo è teso e si contrae o, viceversa, si espande e siete quindi rilassati e sereni? Lasciate queste sensazioni crescere e con esse verranno più tardi, altre informazioni (associazioni di idee, ricordi, desideri).
Catturate i segnali intorno a voi per confermare la scelta intuitiva. Il vostro intuito vi ha suggerito che era la persona giusta, ma esitate ancora? Spesso anche l’ambiente circostante può darvi qualche input da cogliere: mentre siete lì titubanti, ecco che dal bar vicino sentite improvvisamente quel “voglio stare con te…” dell’ultima canzone di Jovanotti, oppure posate gli occhi un manifesto pubblicitario e avvertite un’emozione particolare: bene! Si tratta solo di esempi, naturalmente, e ognuno è libero di dare ai messaggi della realtà le interpretazioni che crede, ma l’invito della dottoressa Mielczareck è quello di continuare ad ascoltarvi per raccogliere i segnali che confermano la scelta. Dopo aver rivolto l’attenzione su se stessi, è necessario
4. Collegarsi agli altri
È raro che una decisione, di qualunque tipo, coinvolga solo e soltanto voi. “L’obiettivo è quello di muovervi verso la realizzazione del vostro desiderio, senza negare le esigenze dei vostri cari“, sostiene Peter Catelin autore con Axelle Brandt di “Bienvenue sur Terre“ (Imagine Publications, 2008).
Prima di parlare agli altri di una vostra scelta, per esempio quella di cambiare lavoro, fate per voi stessi un elenco di tutti gli argomenti che la giustificano ai vostri occhi. Così avrete una gerarchia che includerà il vostro bisogno centrale (avere un lavoro più creativo ad esempio) ed i vostri bisogni più marginali (come essere a contatto con colleghi più simpatici). Se il primo è non negoziabile, questi ultimi possono essere soggetti a modifiche. Tale distinzione vi permetterà anche di non perdervi in inutili conflitti nel momento in cui vi troverete ad esporre le vostre ragioni ad altri.
Comunicate la vostra decisione agli altri (partner, famiglia, datore di lavoro) e mettete a fuoco il vostro bisogno centrale. Invitate il vostro interlocutore al dialogo, chiedendogli un parere se vi sembra opportuno o ascoltando le sue considerazioni. Se l’altro si chiude, lasciategli il tempo per riflettere e continuate la discussione in seguito. L’obiettivo è quello di raggiungere un consenso (accordo rispettando i due desideri) e non un compromesso (sottovalutando il desiderio di uno a favore di un altro).
5. Agire
Per agire è necessario superare la maggior parte delle vostre paure, dei dubbi e delle inibizioni. “Dobbiamo far convergere in maniera efficace e fruttuosa le nostre aspirazioni con un piano d ‘azione concreto“, afferma Paul Pyronnet, insegnante di programmazione neurolinguistica (PNL) e autore con Francois Roux de “La Puissance de la cohérence” (Jouvence Publishing, 2007). Pyronnet parla di “mettersi in una condizione di coerenza personale“.
In piedi – rilassati – concentratevi sulle azioni da intraprendere: ad esempio l’andare a un colloquio di lavoro perché volete cambiare.
Visualizzate voi stessi agire (nell’atto di convincere il futuro datore di lavoro delle vostre capacità) in un dialogo che avviene nelle migliori condizioni possibili, in cui cioè voi riuscite ad essere brillanti. Guardate la scena come se fosse quella di un film e gustate il vostro successo. Individuate il luogo del vostro corpo in cui si concentra la sensazione di benessere e datele un colore. Tornate con la mente ad una situazione che vi ha dato una sensazione simile di benessere (una passeggiata romantica con il/la partner…) e rivivetene la memoria. Mescolate le due scene (il colloquio con il datore di lavoro e la passeggiata con lui/lei quando parlavate serenamente).
Sperimentate questa situazione ideale fino a quando vi sentirete completamente permeati da una sensazione di benessere. Siete pronti ad agire quando l’impazienza supererà la paura. Durante il colloquio, visualizzate nuovamente il colore, rivivete la vostra scena ideale e sarete vittoriosi!
Non mi resta che dirvi, se siete curiosi provate e fateci sapere!
Francesca Di Giorgio