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San Valentino: da come dialogate capirete quanto durerà tra voi

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Al di là dei fiori e dei cioccolatini, la festa del 14 febbraio può essere un momento per fermarsi a fare il punto sulla propria relazione.

Non perché durante il resto dell’anno sia lecito ignorare i problemi e gioire per gli aspetti positivi della propria vita di coppia. Probabilmente il clima particolare che caratterizza le prime settimane di febbraio, con i mille consigli per rendere perfetta la festa di San Valentino, i suggerimenti sui regali migliori per lui o per lei, le pubblicità in televisione, sui poster lungo la strada, fuori dai ristoranti, induce anche chi sostiene di non voler festeggiare “il giorno degli innamorati” a fermarsi a riflettere, almeno un po’, sulla propria storia d’amore.

È davvero la persona giusta per me?” “Durerà tra di noi?” Preparatevi alla verifica: sì, esiste un metodo per capire se voi ed il/la vostro/a partner siete destinati ad un futuro felice ed è la compatibilità verbale.

I ricercatori dell’Università del Texas tempo fa hanno dimostrato che l’utilizzo di un linguaggio caratterizzato dalla presenza di parole simili è garanzia di lunga durata della relazione.

Gli studiosi hanno condotto dei test sperimentali rivolti a studenti dei quali sono state prese in considerazione le conversazioni svolte in chat e quelle in uno speed date.

In particolare, il gruppo di ricerca ha fatto attenzione agli stili linguistici utilizzati, valutando la presenza delle cosiddette parole funzione: si tratta di connettivi, di pronomi, congiunzioni, articoli, utilizzati per collegare tra di loro le parti centrali della frase e cioè i nomi ed i verbi.

Le parole funzione imprimono uno stile caratteristico al linguaggio utilizzato da ciascuno, costituiscono l’impronta tipica dell’espressione individuale. Il capo del gruppo di ricercatori, James Pennebaker, ha osservato:

“Le parole funzionali sono “sociali”, perché sono quelle che più imprimono lo stile ai nostri scritti o alle nostre conversazioni; quindi, usarle richiede abilità sociali“.

Nello studio è stato osservato che quando due soggetti facevano ricorso allo stesso stile nel linguaggio, molto più facilmente rivelavano interesse a proseguire la relazione di conoscenza l’uno con l’altra. Dobbiamo riconoscere che si tratta di un criterio di valutazione della felicità di coppia piuttosto complesso, riservato agli specialisti del settore, agli esperti nell’analisi linguistica.

E chi non ha una particolare familiarità con lo studio delle caratteristiche del linguaggio come può regolarsi? Senza prestare particolare attenzione ai singoli termini impiegati, la valutazione dello stile di una conversazione è possibile a tutti.

Proviamo a suggerirvi di osservare il modo in cui dialogate con il/la vostro/a partner:

  • ascoltate con rispetto ed in silenzio l’altro/a, senza imporre per forza il vostro punto di vista?
  • Riuscite a guardarvi negli occhi per capire anche ciò che a voce è difficile esprimere?
  • Sapete accettare qualche critica costruttiva senza tenere il broncio per tre giorni?
  • Nel corso di un litigio c’è uno dei due che sistematicamente annienta l’altro, sommergendolo con un fiume di rimproveri, o mantenete un atteggiamento di rispetto, pur nella divergenza di opinioni?

Non si tratta di valutazioni puramente linguistiche, ma di spunti di riflessione per considerare la sostanza del dialogo, oltre l’aspetto formale.

E, a proposito di linguaggio, non solo a San Valentino, ma in qualunque giorno dell’anno un sincero TI AMO, pronunciato con il cuore prima che con le labbra, è un regalo gradito, di quelli che fanno bene.

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