Giornata Mondiale delle Bambine e delle Ragazze: perché è ancora necessaria

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Ogni anno, l’11 ottobre si celebra la Giornata Mondiale delle Bambine e delle Ragazze, istituita dall’Onu nel 2012 per richiamare l’attenzione globale sui diritti, le disuguaglianze e le discriminazioni che milioni di bambine subiscono ancora oggi in tutto il mondo. A distanza di oltre un decennio dalla prima edizione, questa giornata resta purtroppo più attuale che mai.

Perché è nata la Giornata Mondiale delle Bambine e delle Ragazze

L’iniziativa è nata per dare voce a un problema che per troppo tempo è rimasto invisibile: le bambine e le adolescenti, specialmente nei Paesi più poveri, continuano a essere vittime di violenza, abusi, matrimoni precoci e mancanza di istruzione. L’obiettivo è quello di promuovere i diritti di tutte le ragazze, garantendo loro pari opportunità, salute, educazione e libertà di scegliere il proprio futuro.

Fin dal 2012, l’associazione Terre Des Hommes ha sostenuto la nascita di questa giornata, presentando il Dossier “Indifesa”, un report che ogni anno raccoglie dati e testimonianze sulla condizione delle bambine nel mondo. La campagna #Indifesa resta tutt’oggi uno dei simboli più forti della lotta contro ogni forma di violenza di genere minorile.

Le sfide che le bambine affrontano oggi

Secondo gli ultimi rapporti delle Nazioni Unite e di Terre des Hommes, oltre 200 milioni di bambine e donne nel mondo hanno subito mutilazioni genitali femminili e 12 milioni di ragazze ogni anno vengono costrette a sposarsi prima dei 18 anni. Questi numeri impressionanti dimostrano che la battaglia per i diritti delle bambine è tutt’altro che vinta.

Oltre alle violenze fisiche, milioni di ragazze subiscono violenze psicologiche e digitali: la diffusione non consensuale di immagini, il cyberbullismo e la discriminazione online stanno crescendo in modo allarmante. L’accesso limitato all’istruzione e alle tecnologie aggrava ulteriormente la disparità di genere.

La situazione in Italia

Nonostante l’Italia sia un Paese sviluppato, anche qui permangono gravi problemi legati alla violenza di genere minorile. Ogni anno, migliaia di minori — soprattutto bambine — vengono segnalate ai servizi sociali per casi di abusi domestici o sessuali. Inoltre, secondo i dati di Terre des Hommes, nel nostro Paese oltre 2.000 bambine sono ancora a rischio di pratiche come l’infibulazione, una forma di violenza che si perpetua in comunità chiuse e difficili da monitorare.

Nel 2025, la situazione rimane preoccupante anche per quanto riguarda la povertà educativa: secondo i dati ISTAT, quasi un minore su sette vive in condizioni economiche tali da compromettere il diritto allo studio e alle attività culturali, con un impatto maggiore sulle bambine provenienti da famiglie migranti o monoparentali.

Educazione e parità di genere: una sfida globale

L’educazione è la chiave per interrompere il ciclo della povertà e della violenza. Eppure, secondo l’UNESCO, più di 120 milioni di ragazze nel mondo non frequentano la scuola. Le cause sono molteplici: matrimoni precoci, lavori domestici, mancanza di scuole sicure e povertà.

Investire nell’istruzione femminile non è solo un atto di giustizia sociale, ma anche un motore di sviluppo economico. Le ragazze istruite hanno maggiori probabilità di trovare un lavoro, di sposarsi più tardi, di avere meno figli e di garantire loro un’istruzione migliore.

Come possiamo contribuire

Ognuno di noi può fare la differenza, anche con piccoli gesti. Sostenere organizzazioni come Terre des Hommes, partecipare a iniziative di sensibilizzazione, diffondere informazioni sui social o parlare con i più giovani dell’importanza del rispetto e della parità di genere sono azioni che, nel loro insieme, possono generare un grande cambiamento.

Nel 2025, la campagna #Indifesa continua a raccogliere fondi e promuovere progetti in Italia e nel mondo, con l’obiettivo di garantire a ogni bambina il diritto di crescere libera, sicura e istruita. È possibile sostenere l’iniziativa tramite donazioni dirette sul sito ufficiale o partecipando alle attività locali organizzate in occasione dell’11 ottobre.

Un messaggio per il futuro

La Giornata Mondiale delle Bambine e delle Ragazze non deve essere solo una ricorrenza, ma un impegno quotidiano. Rappresenta un invito per governi, scuole, famiglie e singoli cittadini a proteggere i diritti delle bambine, promuovendo l’uguaglianza e combattendo ogni forma di discriminazione di genere.

Come ricordano le parole della campagna di Terre des Hommes:

«Difendere una bambina oggi significa costruire una donna libera domani».

Perché solo garantendo a ogni bambina il diritto di essere se stessa, di studiare e di vivere senza paura, potremo davvero parlare di un mondo più giusto e più umano.

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Life Coach, insegnante di Yoga e meditazione. Autrice del libro “La mia casa ecopulita” edito da Gribaudo - Feltrinelli editore.