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Influenza suina: si grida alla truffa

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L’emergenza legata all’influenza suina è stata una truffa. Secondo il British Medical Journal, l’Oms avrebbe gonfiato i rischi connessi all’influenza A per favorire l’industria farmaceutica.

Lo scorso venerdì, è stata pubblicata un’inchiesta, condotta congiuntamente dal British Medical Journal e dall’Agenzia di Giornalismo Investigativo di Londra (BIJ), insieme al rapporto adottato sempre venerdì dalla Commissione sanità dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa.

Ed ecco cosa rivela l’inchiesta: alcuni esperti, che avevano contribuito a stilare le linee guida dell’Oms contro questo genere di pandemie erano alle dipendenze di due industrie farmaceutiche, la Roche e la GlaxoSmithKline, che, casualmente, si occupano di farmaci e vaccini contro i virus influenzali.

Ma la cosa non è soltanto limitata a questo, visto che altri avvenimenti simili hanno subito una simile sorte. Dal rapporto si evince che “in documenti strategici dell’Oms altri esperti sono stati retribuiti dagli industriali… (per scrivere) sull’utilità dei farmaci retrovirali (Tamiflu della Roche o Relenza di GlaxoSmith Kline), utilità oggi contestata all’interno della comunità medica.

Ricordiamo, che circa un anno dopo l’annuncio della pandemia influenzale meglio nota come “suina“, ossia dall’11 maggio 2009, molti governi occidentali cominciarono a capire di aver esagerato con le dosi di vaccino acquistate, e alcuni stati come Francia e Germania iniziarono anche a svenderli quei paesi in cui la pandemia o presunta tale non era ancora esplosa per motivi climatici.

Nessun dettaglio è stato fornito dall’Oms in risposta alle nostre domande“, hanno scritto Cohen e Carter, i due giornalisti a sollevare il polverone. Inoltre, questi ultimi hanno attaccato l’Oms anche riguardo al segreto tenuto sulla composizione del comitato d’urgenza, messo in piedi dalla direttrice generale, che l’ha consigliata sul momento in cui dichiarare la pandemia: “Una decisione che ha scatenato i costosi contratti per i vaccini in tutto il mondo“, ha commentato la direttrice di Bmj, Fiona Godlee.

Vaccino sì, vaccino no. Alla fine, passato il periodo del contagio, una cosa pare emergere: la suina si è trasformata in bufala.

Francesca Mancuso

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Giornalista pubblicista specializzata in Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo. Nel 2011 ha vinto il Premio Caro Direttore e nel 2013 ha vinto il premio Giornalisti nell’Erba grazie all’intervista a Luca Parmitano.