consigli trattamenti estetici gravidanza

Come i primi nove mesi formano il resto della vita

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin

Vi siete mai chieste se il bambino dal ventre della madre possa percepire e sentire? Le future mamme ne sono da sempre convinte e la scienza lo ha più volte provato. Il Grembo Armonico di cui parlammo qualche mese fa, poi, ne è un esempio.

Il Time dedica la propria copertina a questo tema con il suggestivo titolo “I primi nove mesi che delineano il resto della vita“, prendendo spunto dal libro pubblicato in America da Annie Murphy Paul.

Ed ora è certo: se pensavate che bastasse smettere di bere e di fumare per garantire il necessario benessere al figlio che portate in grembo, vi sbagliavate. Occorre molto di più.

Sono sempre più numerosi gli studi che delineano la correlazione tra l’umore della madre, il suo stress, l’intonazione della voce, i suoni che raggiungono l’utero, l’attività fisica e la presenza di certi ormoni al futuro benessere psico – fisico del bimbo.

Secondo numerosi studi la madre è il filtro del bambino verso il mondo esterno, la sua finestra sulle emozioni e la vita, che lo influenza più di quanto si sia mai ipotizzato.

I ricercatori dall’Università tedesca di Wurzburg hanno analizzato il pianto dei neonati in Francia e in Germania, osservando che nei loro primi vagiti i bambini parlano già la lingua dei genitori. Il tono è infatti crescente negli infanti francesi e calante in quelli tedeschi, in accordo con la melodia delle due lingue. E poiché il pianto è stato analizzato a 3 giorni di vita, la conclusione è che i bambini hanno assorbito l’accento durante la gestazione. Svariati studi hanno dimostrato che voci e melodie musicali possono essere ascoltate dal terzo trimestre in poi.

Conferma Salvatore Alberico, primario di ostetricia all’Istituto di ricerca materno-infantile Burlo Garofolo di Trieste “Durante la gravidanza il feto riceve un imprinting fortissimo” e aggiunge “Anche nel campo delle gravidanze, uno dei problemi di salute in aumento è l’obesità”. Fare ginnastica è consigliabile per la madre, uno studio dell’università di Bristol dimostra che aiuterà il bambino a mantenere la linea durante tutta la vita futura. “In condizioni normali consigliamo 50 minuti di attività aerobica come nuoto, bicicletta o camminata veloce. La madre non deve essere in affanno per non ridurre l’ossigeno che arriva al feto“.

Inoltre, care neo-mamme evitate stress, ansia e paura perché raggiungono l’utero immediatamente: sia attraverso l’ormone cortisolo che si fa strada attraverso la placenta, sia attraverso l’adrenalina che restringe i vasi sanguigni e riduce il sangue diretto al bambino.

L’effetto, in entrambi i casi, potrebbe essere un rallentamento dello sviluppo e un carattere più ansioso del normale. “Ma donna e bambino godono anche di un meccanismo di protezione – continua lo specialista – durante la gravidanza c’è un aumento di estrogeno e, di conseguenza, di endorfine: ormoni legati al buon umore e a una sensazione generale di benessere“. Infatti, il battito cardiaco della madre è il rumore principale che un bambino percepisce. Per cui risulta facilmente comprensibile come il relax di lei metta a proprio agio anche il figlio.

Addirittura nel 2009 l’Università di Cambridge attribuì agli ormoni della gravidanza la crisi finanziaria. L’ipotesi si baserebbe sull’analisi delle dita dei trader più imprudenti della City. Questi, infatti, avevano l’anulare più lungo dell’indice in proporzioni superiori alla media. E poiché la lunghezza delle due dita sarebbe influenzata dalla quantità di testosterone assorbita dal feto durante la gestazione, si è concluso che anche il crac finanziario ha avuto origine nel ventre materno.

Insomma diventa sempre più vero che “la mano che fa dondolare la culla è la mano che regge il mondo“.

Manuela Marino

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin