Garantire una corretta idratazione nei bambini è fondamentale per il loro benessere quotidiano e per uno sviluppo sano. A differenza degli adulti, neonati e bambini piccoli non sono sempre in grado di comunicare la sete, perciò sta agli adulti prestare attenzione a segnali indiretti e prevenire situazioni di disidratazione.
Indice
Perché l’idratazione è fondamentale nei primi anni di vita
Il corpo dei bambini è costituito per una percentuale molto alta da acqua, fino al 75-80% nei neonati. Questo li rende particolarmente vulnerabili alla disidratazione, che può insorgere molto rapidamente a causa di febbre, diarrea, vomito o semplicemente per l’elevata sudorazione durante l’attività fisica o nelle giornate calde.
Come per altri bisogni fisiologici, i bambini – soprattutto i più piccoli – non manifestano esplicitamente la sete. Un pianto improvviso, nervosismo o sonno disturbato possono essere i primi segnali di disidratazione, spesso sottovalutati.
Quanta acqua devono bere i bambini?
I fabbisogni idrici variano in base all’età e al peso del bambino. Ecco alcuni valori indicativi forniti dai pediatri:
- Neonati (0-6 mesi): ricevono tutto il fabbisogno idrico attraverso il latte materno o artificiale (130-150 ml per kg al giorno)
- 6-12 mesi: iniziano a integrare anche con piccole quantità d’acqua (120-130 ml per kg)
- 1-3 anni: circa 1,3 litri di liquidi al giorno, inclusi quelli contenuti nei cibi
- 4-6 anni: circa 1,6 litri al giorno
- 7-10 anni: tra 1,8 e 2 litri, a seconda dell’attività fisica e della stagione
È importante considerare che questi valori possono aumentare in caso di temperature elevate, esercizio fisico intenso o stati febbrili.
I rischi della disidratazione nei bambini
Un bambino disidratato è un bambino più vulnerabile. La disidratazione può compromettere numerose funzioni vitali e manifestarsi con:
- Secchezza delle labbra e della bocca
- Urine scarse e di colore scuro
- Pianto senza lacrime
- Occhi infossati
- Letargia o irritabilità
- Perdita di peso
Una delle situazioni più comuni in cui i bambini si disidratano rapidamente è durante un’infezione gastrointestinale. Un virus intestinale può portare a vomito e diarrea, aumentando significativamente il rischio. In questi casi è fondamentale reintegrare i liquidi con soluzioni reidratanti orali e, se necessario, consultare immediatamente il pediatra.
L’idratazione nella vita quotidiana
Offrire acqua con regolarità è la strategia più semplice e più efficace per prevenire la disidratazione. Ricorda che quando un bambino chiede da bere, è già in uno stato di sete avanzato.
Alcuni consigli pratici:
- Portare sempre con sé una bottiglietta d’acqua quando si è fuori casa
- Offrire acqua durante e dopo l’attività fisica
- Tenere una tazza o bicchiere d’acqua a portata di mano durante il gioco
- Insegnare con l’esempio: i bambini imitano gli adulti
La sudorazione estiva e, in inverno, il riscaldamento domestico possono favorire la disidratazione anche in assenza di segni evidenti. È buona norma incoraggiare il bambino a bere piccoli sorsi con regolarità, anche se non mostra sete.
Acqua o altre bevande?
Molti genitori si chiedono se sia possibile sostituire l’acqua con altre bevande. Il consiglio degli esperti è chiaro: l’acqua resta la migliore scelta per mantenere un bambino correttamente idratato.
Un errore frequente è pensare che tè freddo, succhi di frutta confezionati o bevande gassate possano idratare efficacemente. In realtà, questi prodotti contengono zuccheri, coloranti e caffeina (in alcuni casi), che non solo non idratano correttamente, ma apportano calorie inutili e possono compromettere l’equilibrio nutrizionale del bambino.
Per i neonati è consigliabile l’uso di acqua minerale a bassa mineralizzazione, specificamente formulata per l’infanzia. In alternativa, si può chiedere consiglio al pediatra su quale acqua sia più adatta.
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Creare una sana abitudine
Come per molte altre buone abitudini, anche bere acqua può diventare un rito piacevole. Ecco qualche idea:
- Offrire un bicchiere d’acqua al mattino appena svegli, come parte della routine
- Usare borracce colorate o bicchieri con personaggi preferiti per invogliare il bambino
- Creare un “gioco dell’acqua”, assegnando piccoli premi simbolici ogni volta che beve a sufficienza
Educare all’idratazione significa anche aiutare il bambino a ascoltare i segnali del proprio corpo, riconoscere la sete e abituarsi a prevenirla.
Attenzione all’idratazione nei periodi critici
Ci sono momenti in cui è ancora più importante controllare che il bambino beva abbastanza:
- Durante febbre o malattie virali
- Durante attività sportiva intensa
- In estate, durante le giornate calde e soleggiate
- Dopo un lungo viaggio in auto o aereo
In questi casi, oltre all’acqua, può essere utile somministrare soluzioni reidratanti specifiche (sotto indicazione medica), che contengono anche sali minerali utili per il ripristino dell’equilibrio idrosalino.
Idratazione come gesto d’amore
L’acqua è essenziale per la crescita, la concentrazione, la regolazione della temperatura corporea e il corretto funzionamento di tutti gli organi. Insegnare al proprio figlio a bere acqua è un gesto semplice ma potente per la sua salute futura.
Quindi mamme e papà, non aspettate che sia il bambino a chiedere: anticipate i suoi bisogni, anche quelli invisibili come la sete. E ricordate che l’educazione alla salute comincia con piccoli gesti quotidiani.