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La gravidanza dev’essere naturalmente “slow”

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Elogio della lentezza, anche in gravidanza: secondo gli esperti, è fondamentale che la gestante si rilassi e rallenti il proprio ritmo di vita quotidiana, per far fronte a un metabolismo basale che aumenta, incamerando più energia possibile e consumando poche calorie. Ma c’è davvero bisogno di ripeterlo? È già molto comune, anzi, naturale, che le donne si lascino andare appena scoprono di essere incinte, facendosi coccolare da tutta la famiglia, che le pone, inevitabilmente, al centro del mondo. Lo conferma anche un recente studio pubblicato sull’European Journal of Clinical Nutrition e condotto dall’Università di Lund in Svezia.

Confrontando l’attività di un gruppo di 18 donne incinte, attive e al terzo mese di gravidanza con un gruppo di 21 donne non incinte moderatamente attive, si è scoperto che le donne in attesa hanno compensato la perdita/guadagno di energia scegliendo attività meno impegnative: in media, hanno passato sedute, sdraiate o dormendo ben 92 minuti al giorno in più del solito, hanno passato in piedi 73 minuti in meno e hanno sceso/salito meno scale, risparmiando altri 21 minuti, e per di più hanno rallentato il passo nel camminare. In sostanza, sopperivano alla modifica del loro fabbisogno energetico prendendo la vita con più calma.

Eppure, ci sono anche donne che non si fermano, pronte a emanciparsi con la scusa che “mica la gravidanza è una malattia“. È importante, però, che anche queste donne più all’avanguardia non brucino troppe calorie, e facciano meno attività fisica del solito, perché – è sempre bene ripeterlo – la futura mamma brucia già da sé più calorie che non la donna non in gravidanza.

Marina Piconese

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