vendemmia mosto fa bene

Vendemmia e mosto: ecco perché fa bene

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin

Il finire dell’estate, con i suoi temporali, le baruffe politiche e la ripresa dell’anno scolastico ci trasporta con dolcezza verso l’autunno, l’epoca in cui la natura si fa più discreta, le foglie ingialliscono, come vecchie carte dimenticate, e compiono il loro destino, cadendo a terra e lasciando posto ai germogli che sorgeranno in primavera.

È anche l’epoca in cui l’uva, con i suoi grappoli preziosi, diviene matura e pronta a produrre il tanto apprezzato nettare.

Il vino, nostro orgoglio nazionale e alimento dai riconosciuti benefici, non è l’unico prodotto dell’uva. Durante la vendemmia, infatti, viene fatto il mosto.

Trattasi della sostanza che si ricava dall’uva fresca, pigiata. Una bevanda meno impegnativa del vino, perché più “giovane” e con un minore tasso alcolico.

Ma i benefici del mosto sono molti di più. È ricco di flavonoidi, sostanze presenti nelle piante, dall’alto potere antiossidante.

Bere mosto, quindi, fa bene alla salute, perché aiuta il corpo a mantenersi giovane combattendo i radicali liberi. In più, ha un effetto benefico sulla circolazione del sangue.

Inoltre, il sapore leggero induce ricordi indelebili di bellissimi uomini, intenti ad ammirare donne sensuali che pigiano uva ballando a ritmo di musica.

Molte lettrici, a questo punto, ricorderanno con un sospiro le scene di erotismo impagabile tratte dal film “Il profumo del mosto selvatico”, in cui un generoso Keanu Reevs veniva iniziato alla Vendemmia, festa coinvolgente e simbolica, un vero rito di passaggio per molte culture.

Le nonne raccontano di come, anche nelle nostre campagne, la Vendemmia fosse un momento importante, una festa allegra, dalle chiare sfumature pagane. Pare che la gioia per la raccolta, i vapori dell’uva, la cena in compagnia, il vino a volontà e il mosto, creassero un’atmosfera rilassata in cui gli animi si predisponevano all’amore, alla poesia e alla vita. La nuova vita. Nel senso di tutti i pargoli festosamente concepiti durante le notti post-Vendemmia.

L’autunno ci regala, dunque, una bevanda importante, da consumare con allegria, pensando a tutti gli effetti positivi che il mosto produce nel nostro corpo.

Magari, sorseggiando tanti bicchieri di mosto, riusciremo anche a vedere il nostro compagno come un romantico Keanu Reeves.

In alternativa, possiamo sempre riguardarci il film.

Fiammetta Scharf

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin