I vegetariani vivono più a lungo rispetto a coloro che seguono una dieta comprendente carne. In particolare, coloro che seguono un dieta vegetariana hanno il 19% in meno di possibilità di morire a causa di problemi cardiaci. Si tratta di quanto evidenziato da parte di un nuovo studio teso a comprendere i benefici correlati alla decisione di seguire una dieta vegetariana.
Lo studio in questione è stato pubblicato di recente da parte di Jama Internal Medicine, rivista scientifica della American Medical Association, come riportato da parte di The Wall Street Journal. Esso è stato condotto da parte dei ricercatori della Loma Linda University, i quali hanno scoperto come, nel complesso, i vegetariani abbiano un rischio di morte inferiore di circa il 12% rispetto ai non-vegetariani.
La ricerca ha visto il coinvolgimento 73.308 volontari, tra uomini e donne, appartenenti alla Chiesa Avventista del Settimo Giorno, i quali sono stati seguiti per un periodo della durata di quasi 6 anni. La Chiesa Avventista è nota per promuovere una dieta vegetariana tra i fedeli; nonostante ciò, non tutti decidono di adottarla.
Durante il periodo di osservazione, per i vegetariani è stata identificata una percentuale di decessi minore del 12% rispetto ai non-vegetariani. Le scelte alimentari hanno giocato un ruolo importante nella protezione dei partecipanti dalle malattie cardiache. Per i vegetariani è stato calcolato un rischio inferiore del 19% di morire a causa di patologie cardiache rispetto ai non-vegetariani.
Nel gruppo dei vegetariani è stato inoltre calcolato un numero inferiore di decessi per via di diabete e patologie renali. I benefici associati alla dieta vegetariana non sarebbero correlati all’apporto calorico. I partecipanti dei differenti gruppi introducevano attraverso la propria alimentazione circa il medesimo apporto di calorie ed energia.
I vantaggi di una dieta vegetariana sono risultati maggiori per gli uomini rispetto alle donne. I ricercatori al momento sembrano non conoscere con certezza il motivo per cui una dieta vegetariana o vegana possa avere degli effetti positivi per la salute, ma una delle ragioni potrebbe essere data dalla ricchezza di fibre e dalla minore presenza di grassi saturi. Inoltre, secondo quanto comunicato da parte degli esperti, i vegetariani tendono ad essere più magri e a non eccedere con fumo ed alcolici.
I ricercatori della Loma Linda University hanno utilizzato un questionario per suddividere i partecipanti in gruppi basati sulla dieta seguita. Le categorie individuate comprendevano i non-vegetariani (onnivori), i semi-vegetariani (coloro che mangiano carne più di una volta al mese, ma meno di una volta alla settimana), i vegani (che oltre alla carne ed al pesce escludono anche uova, miele e latticini) ed i pescetariani, che escludono la carne ma consumano pesce, latticini e uova. Per molte delle analisi condotte, i ricercatori avrebbero superato le singole categorie ed utilizzato semplicemente il termine vegetariani per includerle tutte (ad eccezione degli onnivori, chiamati anche non-vegetariani).
La conclusione principale dello studio consiste nell’evidenziare come coloro che scelgano di non consumare carne possano migliorare il proprio stato di salute, accompagnando le proprie scelte alimentari con uno stile di vita maggiormente sano in generale, basato sul consumo di frutta e verdura come alimenti principali della propria dieta e sulla limitazione di alcolici e fumo. I ricercatori hanno concluso inoltre che tra dieta vegetariana e riduzione del rischio di mortalità correlato alle malattie croniche vi sia un’importante associazione che conduce i vegetariani a risultare più longevi degli onnivori.
Marta Albè
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