La Sla si previene con i carotenoidi

Carotenoidi per ritardare l'insorgenza della sclerosi laterale amiotrofica. E' la scoperta di un gruppo di ricercatori della Harvard School of Public Health

Carotenoidi per ritardare l’insorgenza della sclerosi laterale amiotrofica. È la scoperta di un gruppo di ricercatori della Harvard School of Public Health guidati da Alberto Ascherio, docente di Epidemiologia e Nutrizione.

Si parla in particolare di beta-carotene e di luteina, artefici dei forti colori che caratterizzano ortaggi e verdure come peperoni, zucca, carote, pomodori oppure frutti come l’anguria, l’albicocca e il melone, tutti fonte, tra l’altro, di vitamina A.

In questo studio, pubblicato sugli Annals of Neurology, sono stati analizzati i dati provenienti da 5 precedenti indagini, incrociando informazioni relative a circa un milione di individui. Gli studiosi hanno così individuato circa 1093 casi di SLA e hanno relazionato le informazioni nutrizionali con il tasso di SLA.

Il risultato è che gli individui che consumano molti antiossidanti come la vitamina E riducono il rischio di ammalarsi di sclerosi laterale amiotrofica. Dato che la vitamina C o i carotenoidi sono antiossidanti, gli scienziati hanno cercato di scoprire una possibile relazione positiva tra i pigmenti organici e lo sviluppo della patologia.

Ed è così che i risultati hanno rivelato che una maggiore assunzione di carotenoidi si può collegare a un ridotto rischio di ammalarsi.

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