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Maitake: proprietà, benefici e studi scientifici sul fungo che danza contro i tumori

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Negli ultimi anni sempre più ricerche hanno dimostrato come la natura possa offrire alleati preziosi per la nostra salute. Tra questi spicca il maitake, un fungo originario dell’Asia noto anche come Grifola frondosa, che da secoli viene utilizzato nella medicina tradizionale giapponese e cinese. Oggi, grazie agli studi della scienza moderna, sappiamo che il maitake possiede interessanti proprietà immunomodulanti e potenzialmente antitumorali, tanto da essere oggetto di ricerche cliniche negli Stati Uniti e in Europa.

Cos’è il maitake e perché viene chiamato “fungo danzante”

Il termine giapponese “maitake” significa letteralmente fungo danzante. Secondo la leggenda, i raccoglitori che lo trovavano si mettevano a danzare dalla gioia, poiché era considerato raro e prezioso. Altri racconti popolari invece associano il nome al suo aspetto: il corpo frondoso, mosso dal vento, sembra muoversi a ritmo di danza.

Dal punto di vista botanico, appartiene alla famiglia delle Polyporaceae e cresce spontaneamente ai piedi di querce e castagni. In Italia è possibile trovarlo soprattutto nell’Appennino tosco-emiliano e nelle Prealpi marittime piemontesi durante l’autunno.

Maitake e ricerca scientifica: i primi studi

Il maitake è entrato sotto la lente della scienza già dagli anni ’80, quando ricercatori giapponesi iniziarono a studiarne i principi attivi. Tra le sostanze più interessanti vi è la D-Fraction, una particolare componente ricca di beta-glucani. Questi polisaccaridi hanno mostrato la capacità di stimolare il sistema immunitario, favorendo l’attività delle cellule natural killer e dei macrofagi, fondamentali nella difesa contro virus e cellule tumorali.

Nel 2006, la D-Fraction è stata inclusa in studi clinici ufficiali della FDA americana per il trattamento del cancro alla prostata, del cancro al seno, di malattie degenerative e persino dell’HIV.

Maitake e tumori: cosa dicono le ricerche

Uno degli studi più citati è stato pubblicato sul British Journal of Urology da un team del New York Medical College. I ricercatori hanno osservato che l’estratto di maitake poteva ridurre fino al 75% la crescita delle cellule tumorali in vitro. In particolare, sono emersi risultati incoraggianti per il cancro alla prostata, alla vescica e per la prevenzione del cancro al seno.

Un aspetto interessante è la combinazione con gli interferoni, proteine utilizzate in oncologia per stimolare il sistema immunitario. L’associazione maitake + interferoni ha dimostrato di potenziare l’effetto terapeutico, permettendo in alcuni casi di ridurre le dosi di farmaci convenzionali.

“Questa sinergia è molto significativa. Grazie ai funghi non solo migliora l’efficacia del trattamento, ma anche la qualità della vita dei pazienti, poiché si possono ridurre gli effetti collaterali della terapia convenzionale”,

afferma Sensuke Konno, ricercatore e responsabile del Dipartimento di Urologia del New York Medical College.

Benefici del maitake oltre l’oncologia

Gli effetti benefici del maitake non si limitano alla ricerca oncologica. Diversi studi hanno evidenziato il suo ruolo anche in altri ambiti della salute:

  • Diabete e metabolismo: il maitake può contribuire a migliorare la sensibilità all’insulina e a regolare i livelli di glucosio nel sangue.
  • Colesterolo e trigliceridi: sembra influenzare positivamente il metabolismo lipidico, aiutando a ridurre il colesterolo “cattivo” LDL.
  • Pressione arteriosa: alcuni studi preliminari indicano un effetto di regolazione della pressione sanguigna.
  • Effetti collaterali della chemioterapia: l’uso di integratori a base di maitake ha mostrato un potenziale nella riduzione di nausea, dolore e caduta dei capelli.
  • Supporto al sistema immunitario: i beta-glucani del maitake stimolano le difese naturali, rendendolo utile anche nella prevenzione delle infezioni stagionali.

Come assumere il maitake

Il maitake può essere consumato sia come alimento che sotto forma di integratore. In cucina, il suo sapore ricorda la nocciola ed è apprezzato per la consistenza carnosa. Può essere cucinato in padella, nelle zuppe o conservato sott’olio dopo bollitura.

Gli integratori di maitake, disponibili in capsule o estratti liquidi, sono spesso standardizzati in D-Fraction. La posologia varia in base alla concentrazione e alle indicazioni mediche, ed è sempre consigliabile chiedere consiglio a un medico prima di iniziare l’assunzione, soprattutto in caso di terapie oncologiche o farmaci immunomodulanti.

Maitake in Italia: dove trovarlo

Sebbene originario dell’Asia, il maitake cresce anche nel nostro Paese. Può essere raccolto nei boschi italiani in zone umide e ombrose, specialmente vicino ai castagni. Tuttavia, non è molto comune sul mercato fresco, mentre si trova più facilmente essiccato o sotto forma di integratore in erboristeria e negozi specializzati in prodotti naturali.

Controindicazioni e precauzioni

Nonostante i suoi benefici, il maitake non è esente da precauzioni. Può interagire con farmaci per la pressione, antidiabetici e terapie oncologiche. Inoltre, non esistono ancora studi clinici di larga scala che ne confermino definitivamente l’efficacia antitumorale nell’uomo. Per questo è importante considerarlo come supporto e non come sostituto delle cure mediche.


FAQ sul Maitake

Che cos’è il maitake?

Il maitake è un fungo originario del Giappone e della Cina, noto anche come Grifola frondosa. È chiamato “fungo danzante” per il suo aspetto frondoso e per la tradizione secondo cui i raccoglitori danzavano dalla gioia quando lo trovavano.

Il maitake è davvero utile contro i tumori?

Alcuni studi preliminari hanno dimostrato che il maitake può ridurre la crescita delle cellule tumorali in vitro e supportare il sistema immunitario. Tuttavia, non sostituisce le terapie oncologiche convenzionali: può essere utilizzato solo come supporto e sempre sotto controllo medico.

Quali sono i principali benefici del maitake?

Il maitake è noto per le sue proprietà immunostimolanti, ipoglicemizzanti e regolatrici del metabolismo. Può aiutare a rafforzare le difese, migliorare la sensibilità all’insulina, ridurre colesterolo e trigliceridi e contrastare alcuni effetti collaterali della chemioterapia.

Come si può assumere il maitake?

Può essere consumato come alimento fresco o essiccato, cucinato in zuppe, contorni e piatti tradizionali. In alternativa, è disponibile sotto forma di integratori in capsule o estratti standardizzati in D-Fraction.

Dove cresce il maitake?

Oltre che in Asia, cresce anche in Italia, soprattutto nei boschi dell’Appennino tosco-emiliano e delle Prealpi piemontesi, ai piedi di querce e castagni.

Ci sono controindicazioni?

Sì. Il maitake può interagire con farmaci per la pressione, il diabete e con alcune terapie oncologiche. Per questo è consigliato parlarne con il proprio medico prima di iniziare un’integrazione.


Il maitake, il “fungo danzante”, rappresenta una risorsa preziosa che unisce tradizione orientale e ricerca moderna. Le sue proprietà immunomodulanti e i promettenti studi nel campo oncologico lo rendono un alimento e un integratore di grande interesse scientifico. Tuttavia, è fondamentale non affidarsi a facili entusiasmi: la ricerca è in corso e solo il tempo dirà quanto realmente questo fungo potrà contribuire nella prevenzione e nel trattamento dei tumori.

Nel frattempo, inserirlo nella propria alimentazione può essere un modo naturale per arricchire la dieta e sostenere il sistema immunitario, sempre sotto la guida di un professionista della salute.

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