Patatine fritte fatte in casa

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Come si frigge? Poche cose ma fatte bene

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Friggo bene o friggo male? Da dove parto? Friol, produttori dell’omonimo olio, quindi esperti del settore (certo interessati, ma pur sempre esperti), ha diffuso alcune buone pratiche.

Scegliere l’olio giusto

Il segreto numero uno consiste nel selezionare gli ingredienti giusti, ovviamente a partire dall’olio. Non accontentatevi di un prodotto qualsiasi.

Friggere in padella

Se la padella è in ferro puro al 99% avrete un altro punto a vostro favore. Questo materiale si riscalda in modo uniforme e veloce e mantiene costante la temperatura anche dopo che il cibo viene immerso nell’olio.

Non risparmiare sulle quantità

Oltre alla qualità dell’olio, a fare la differenza è anche la quantità dell’olio: l’olio dovrebbe ricoprire interamente il cibo da cuocere. Così la frittura avrà una riuscita ottimale e sarà anche più salutare perché l’ossidazione dell’olio sarà più lenta.

Controllare la temperatura

Certo, non tutti hanno un termometro da cucina, ma sarebbe ora di comprarne o regalarne uno. Per quanto riguarda la frittura prima di iniziare a cuocere, andrebbe controllata la temperatura dell’olio: quella giusta per friggere è di circa 180 °C. Se è più bassa, i cibi si impregnano di olio, se è più alta rischiano di bruciarsi. 

Immergere pochi cibi per volta

Meglio non immergere un’eccessiva quantità di cibo nell’olio bollente: il primo risultato sarebbe abbassare di colpo la temperatura dell’olio e quindi la perfezione nella riuscita della frittura. Per la migliore cottura poi ogni singolo pezzo deve poter stare comodamente nella padella, senza attaccarsi agli altri. 

Salare al momento opportuno

Il sale va aggiunto solo dopo aver scolato il fritto, ma quando è ancora ben caldo: così i cibi saranno più croccanti. Il sale è quel tocco in più che completa la frittura, a patto di metterlo al momento giusto. E di metterne il giusto, ma non troppo, per la salute ovviamente.

Cambiare olio ogni volta

Per ottenere un fritto perfetto è meglio cambiare l’olio dopo ogni frittura, perché l’olio già usato rende i cibi più scuri e ne intensifica il gusto. Inoltre, uno studio dell’Università dell’Illinois e pubblicato su Cancer Prevention Research, ha dimostrato che il riscaldamento ripetuto dell’olio favorisce la formazione di sostanze e composti chimici, come l’aldeide ossigenata, potenzialmente pericolosi per la salute.

Ora alcuni suggerimenti:

Friggere al naturale uova e patate

Per i cibi compatti e asciutti, come uova o patate, Friol consiglia la frittura al naturale, che esalta il sapore e la consistenza naturale degli ingredienti. La procedura è molto semplice: dovete semplicemente immergere gli alimenti ben asciugati nell’olio bollente e, una volta pronti, scolarli su carta assorbente. Questa preparazione alleggerisce naturalmente il fritto perché non aggiunge altri ingredienti al conteggio calorico complessivo.

Quando è meglio infarinare?

Ci sono alimenti che danno il meglio di sé se infarinati prima di essere fritti, come i molluschi, i pesciolini, le scaloppine e alcune verdure. In questi casi, dunque, alla frittura al naturale preferite quella con infarinatura.

Come impanare?

Esiste anche una terza tipologia di frittura: quella con impanatura, che dona ai cibi un aspetto dorato e una particolare consistenza croccante. È l’ideale per cotolette, tranci di pesce, verdure, pollo, coniglio: provare per credere! In tutti i casi, dovete semplicemente passare l’alimento nell’uovo sbattuto e salato e poi nel pangrattato prima di friggerlo.

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