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Il cane? Meglio della palestra

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Volete mantenervi in forma ma siete pigri e non avete voglia di andare in palestra? Niente paura: adottate un cane e il gioco è fatto.

Si perché i nostri amici a quattro zampe, obbligandoci a portarli fuori almeno tre o quattro volte al giorno, ci fanno fare il doppio dell’attività fisica di chi frequenta assiduamente una palestra, garantendoci quindi movimento e salute.

A confermarlo lo studio della Michigan State University, pubblicato sull’International Journal of Behavioral Nutrition and Physical Activity.

I ricercatori hanno analizzato le abitudini di 5.900 persone, di cui 2.170 possessori di un cane, e hanno rilevato come questi ultimi si muovano costantemente per 5 giorni la settimana per almeno mezz’ora di tempo. Abitudine riscontrata solo in un terzo delle persone senza un animale.

Ma non solo. La presenza di un cane – come dicono dall’Associazione Italiana di Pet-Therapy – è utile anche perché abbassa il battito cardiaco e rallenta la respirazione, allevia lo stress e l’ipertensione. È consigliabile, quindi, soprattutto agli anziani ipertesi e post infartuati proprio perché li tiene costantemente in moto.

Secondo una ricerca dell’università di Montpellier, inoltre, un pet è l’ideale anche per chi è depresso o soffre di solitudine perché predispone a nuove conoscenze. E anche per patologie più delicate come l’autismo o la sindrome di down un cane o un gatto possono essere fondamentali: garantiscono un approccio diverso all’ambiente esterno e uno sviluppo migliore del fanciullo.

Ma attenzione, non pensate che un cane o un gatto possano sostituirsi alle terapie specifiche. Per malattie come l’obesità o come quelle cardiocircolatorie vanno seguiti scrupolosamente i protocolli terapeutici che prevedono, ad esempio – per chi ha più di 60 anni e soffre di ipertensione – camminate quotidiane dai 20 ai 40 minuti continuativi, mantenendo le pulsazioni tra 90 e i 110 al minuto. Appare chiaro, quindi, come un cane che si ferma di continuo non permetta di rispettare il protocollo di recupero cardiaco.

Quindi cari amici, armatevi di guinzaglio e crocchette e preparatevi a far scorrazzare nel parco il vostro amico a quattro zampe: aria pulita, quattro chiacchiere in compagnia e soprattutto tanto movimento. Ma ricordate che non è un peluche, ma un essere vivente che ha bisogno costantemente di cure e molto affetto!

Fabrizio Giona

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