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Polline d’api, il ricostituente naturale: tutte le proprietà

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Oltre a miele, propoli e pappa reale, dalle indiscusse proprietà benefiche, lenitive e rivitalizzanti, le api sembrerebbero fornirci un ottimo ricostituente naturale dalle molte proprietà terapeutiche: il polline.

Merito della ricchezza dei suoi principi nutritivi, quali proteine, aminoacidi, carboidrati, vitamine, enzimi, carotenoidi e flavonoidi, il polline è in grado di combattere gli stati di carenza vitaminica e di abbassamento delle difese immunitarie, ma è anche un buon antiossidante capace di contrastare in maniera efficace l’affaticamento provocato da stress prolungato dovuto all’inquinamento, a cibi non salutari, al fumo e all’assunzione continuata ed eccessiva di farmaci.

Grazie alla notevole presenza degli amminoacidi – 20 su 22 fra quelli impiegati dall’organismo – aiuta a migliorare il metabolismo e ad ottimizzare il rendimento intellettuale, le funzioni psico-motorie e mnemoniche. Diverse ricerche, inoltre, hanno dimostrato la sua efficacia nel normalizzare la flora batterica, regolarizzando le attività intestinali con riduzione del meteorismo; dunque il polline d’api stimola l’appetito e regola i processi digestivi. È utile anche contro la stipsi, la diarrea e la colite.

Grazie alla presenza della vitamina B9, il polline d’api svolge una funzione antianemica mentre la quercetina presente in esso lo fa essere un strumento complementare alle terapie convenzionali allopatiche per il trattamento della prostatite cronica.

Essendo poi un ottimo ricostituente, si può utilizzare contro la decalcificazione ossea, il rachitismo, il ritardo nella crescita, la magrezza, l’anoressia, la convalescenza, la senescenza e la depressione. È utile contro l’astenia, lo stress e l’affaticamento psico-fisico, il prostatismo e l’acne.

Infine, risulta valido nel combattere l’ipertensione, senza dimenticare le sue proprietà antimicrobiche e disintossicanti: è considerato infatti uno dei più potenti antibiotici presenti in natura.

Ma quali sono nello specifico le sostanze nutritive contenute nel polline delle api?

  • proteine (dal 6 al 30%) ad alto valore biologico sotto forma di albuminoidi;
  • aminoacidi (dal 15 al 22%): Leucina (7%), Lisina, Valina (6%), Isoleucina (5%), Arginina, Fenilalanina, Istidina, Triptofano;
  • lipidi (dall’1 al 10%) contenenti acidi grassi insaturi e steroli;
  • carboidrati (fino al 50% allo stato secco);
  • zuccheri semplici (4-10%);
  • acqua (dal 12 al 20%);
  • vitamine C, B3, acido pantotenico, acido folico, B2, B1, B6, biotina, B12;
  • minerali ed oligoelementi (dallo 0,5 al 3%), soprattutto K, Ca, Mg, Si, P, Mn, Fe, S, Zn;
  • enzimi: amilasi, diastasi, deidrogenasi, fosfatasi, saccarasi, invertasi, ecc.;
  • fattori di crescita;
  • sostanze ad azione antibiotica;
  • carotenoidi;
  • pigmenti;
  • terpeni;
  • nucleosidi;
  • acidi nucleici;
  • flavonoidi (dal 2 al 2,5%);
  • rutina.

Insomma il polline d’api è un aiuto naturale da non sottovalutare. Si trova sotto forma di polvere fine di colore giallo, facilmente in tutte le erboristerie. È reperibile anche nelle farmacie sotto forma di bustine o di granuli.

Fabrizio Giona

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