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L’Oreal strizza l’occhio al green

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Rendere il mondo più bello è del resto la loro missione aziendale. E noi che di bellezza ce ne intendiamo, non potevamo non lodare l’iniziativa di L’Oréal.

A Settimo Torinese il gruppo francese specializzato nei prodotti di cosmetici e bellezza darà vita al suo primo stabilimento al mondo a zero emissioni. Entro il 2013, la sede torinese de L’Oréal sarà alimentata esclusivamente da energia prodotta da fonti rinnovabili, anticipando di due anni il raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano ambientale 2005.

Un mix energetico è stato messo a punto per azzerare le emissioni di Co2 del primo polo produttivo al mondo del gruppo L’Oreal che, con il piano ambientale avviato già nel 2005, era intenzionato a dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2015, nel rispetto degli accordi del protocollo di Kyoto e di Durban.

Lo stabilimento infatti, sarà pienamente autosufficiente dal punto di vista energetico grazie ad una rete di cogenerazione, alimentata contemporaneamente da tre fonti rinnovabili consistenti in un impianto solare termodinamico, una centrale di gassificazione a biomasse a chilometro zero e una rete di teleriscaldamento e tele-raffrescamento, che saranno in grado di produrre energia e sufficienza per la produzione di 300 milioni tra shampoo e balsami, con una riduzione di 7.800 tonnellate di Co2 all’anno.

Oggi lanciamo una sfida – ha dichiarato Giorgina Gallo, presidente e ad di L’Oréal Italia – confortati dallo stretto rapporto con le istituzioni locali con le quali, da sempre, collaboriamo per rendere il nostro stabilimento ancor più rispettoso dell’ambiente e della comunità locale, oltre che luogo sano e sicuro per tutto coloro che ci lavorano“.

Il progetto, infatti, è stato realizzato di concerto con il Comune di Settimo Torinese e la sua municipalizzata Pianeta, che hanno realizzato una centrale a concentrazione di calore con pannelli solari Csp (Concentrating solar panel) e una centrale a biomassa che, collegate alla rete dello stabilimento de L’Oréal, saranno in grado di fornire energia continua senza interruzioni notturne.

Una partnership esemplare tra pubblico e privato che ha reso possibile la realizzazione di un prototipo esemplare di green economy, “che mette insieme impresa, ricerca e sostenibilità – ha dichiarato il sindaco Aldo Corgiat – Queste operazioni sono possibili quando si riesce a fare rete, creando una stretta collaborazione tra il territorio, il settore pubblico e il tessuto imprenditoriale“.

Commenti positivi anche da parte del ministro Corrado Clini che ha definito il progetto avviato da L’Oréal come “uno dei casi più interessanti di investimento in buone pratiche industriali e ambientali, simbolo della cosiddetta green economy, che ormai è economy a tutti gli effetti su cui si basa la nostra politica. Una politica ambientale che si incardina nel quadro dei programmi europei e internazionali, e che si declina nella capacità di innovare, di fare nuova industria, di concordare insieme percorsi volontari e condivisi di crescita sostenibile“.

Annalisa Tancredi

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di Wellme.it per tre anni, scrive per Greenme.it da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania.