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Rughe e acne, per combatterli basta un iPhone

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Siamo letteralmente bombardati da allettanti pubblicità di prodotti rivoluzionari, che giurano di risolvere ogni nostro problema in un click (cioè con la facilità e la velocità che richiederebbe un click sul mouse). E così siamo arrivati all’inverosimile: per combattere rughe e acne oggi basta cliccare sul tasto verde del nostro iPhone e parlare per qualche minuto al giorno.

Non serve che all’altro capo del telefono ci sia la vostra dermatologa: potete fare quattro chiacchiere con l’amica del cuore, con la mamma o con il servizio clienti del vostro gestore telefonico (se non li aggredite gli operatori dei call center possono anche risultare persone interessanti e intelligenti… provare per credere).

La mela smangiucchiata viene in aiuto di tutti quelli che convivono con i tanto odiati brufoli o le inevitabili prime rughette e che non hanno voglia di perdere 5 minuti al giorno per mettersi sul viso una crema e farsi ogni tanto una maschera fai da te o una bella pulizia del viso. Apple ha infatti presentato una nuova applicazione per il suo telefonino, l’iPhone, che promette di cancellare ogni traccia di rughe e acne dal vostro viso mentre fate quattro chiacchiere al telefono. Ideata dal dermatologo Greg Pearson che l’ha chiamata AcneApp, può essere scaricata dall’AppStore dell’iPhone con poco più di 2 euro.

La tecnologia su cui si basa è molto (troppo?) semplice: una volta installata l’insolita applicazione, il vostro iPhone durante ogni chiamata emetterà una sequenza di due luci, una blu a 420 nanometri e una rossa a 550. A quanto pare queste luci avrebbero efficaci capacità antibatteriche in grado di combattere l’insorgenza dei brufoli, e promuoverebbero la sintesi del collagene a livello dell’epidermide per eliminare le rughette più superficiali.

I pareri degli esperti sono abbastanza controversi: innovazione o bufala?

La dermatologa Macrene Alexiades-Armenakas ha provato a studiare gli effetti della “cura”. Queste le sue conclusioni: “Negli studi che abbiamo fatto è emerso che le luci proiettate sulla pelle, sia quella rossa che quella blu, hanno scarsa efficacia nel trattamento dell’acne. Ci sono voluti ben 88 ‘trattamenti’ per arrivare ad osservare qualche risultato.“. Poco male, direte voi, 88 trattamenti sono 88 chiamate, quelle che normalmente siamo costrette a fare per organizzare quel maledetto aperitivo con le amiche che non si riesce mai a fare perché Sara ha il ballo latino-americano il venerdì, Giulia il sabato sera ha il corso di gestione della rabbia, Michela la domenica la dedica alla mamma, Anna deve chiedere il permesso al fidanzato, ecc.

E infatti l’applicazione è fra le più scaricate del momento.

L’ideatore dell’AcneApp ha comunque dichiarato al New York Times che ci vorrebbero numerosi studi clinici per quantificarne l’efficacia, ma che del resto è decisamente allettante l’idea di fare qualcosa contro l’acne o per attenuare le rughe mentre si chiacchiera al telefono. Su questo siamo perfettamente d’accordo, in fondo l’applicazione costa meno di qualsiasi crema anti-acne o anti-rughe presente sul mercato. Certo un dubbio sorge spontaneo: se dovesse funzionare ci ritroveremmo con i lati delle guancie (quelli su cui si appoggia il cellulare) perfettamente lisci e sodi ma con il resto del viso come natura l’ha voluto?

Simona Redana

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