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Reggiseni sportivi: ad ogni età il suo reggiseno

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Le nuove taglie del reggiseno? Prima, seconda e terza… età. Già, perché se solo gli indumenti intimi fossero disegnati per la fase della vita in cui verranno usati, noi donne saremmo ben più comode e felici.

E quindi, invece di pensare a canottone ricamate in finto pizzo per le ultra-cinquantenni e a reggiseni-balconata per le giovani donne (e diciamolo, non siamo tutte come le modelle della pubblicità!), si dovrebbero studiare dei tessuti e delle cuciture che siano perfettamente adattabili non tanto alla forma del seno, quanto al tipo di movimento che il seno compie, sia quando si cammina, ma soprattutto quando si corre.

E qui comincia la nota dolente: quante di noi hanno sperimentato una camminata veloce o un’oretta di jogging accompagnate dal terribile fastidio che solo un seno ballonzolante sa procurare? Non ci sono reggiseni sportivi che tengano, perché, quando si corre, le rinomate “Wanda e Luisa” iniziano ad andare su e giù, su e giù, trascinandosi dietro non solo l’intimo, ma anche la maglietta, la felpa e il giubbotto. E in alcuni casi non si tratta solo di fastidio, ma di dolore! Per non parlare dell’imbarazzo che inevitabilmente si prova.

Chi potrebbe biasimare, dunque, una splendida quarantenne o cinquantenne che, perduta ormai ogni elasticità del seno, rinuncia a fare attività fisica pur di non vederlo sballottare in ogni dove? Tutto cambierebbe se il reggiseno sportivo fosse studiato per seguire i movimenti tipici del seno maturo.

Ma quali sono questi movimenti? Una domanda cruciale, a cui finalmente hanno risposto gli studiosi inglesi dell’Università di Portsmouth, che, analizzando 12 donne giovani e 12 over 50 in moto su un tapis-roulant, hanno capito che, semplicemente, il seno delle giovanotte si muove in verticale, e quello delle più anziane si muove in orizzontale.

Ecco fatto: passiamo la palla agli stilisti dell’intimo sportivo, perché progettino dei nuovi modelli di reggiseno a prova di jogging. Di sicuro, l’investimento rientrerebbe: una donna spenderebbe molto meno per 20 reggiseni nuovi che per una sola seduta dal chirurgo plastico.

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Marina Piconese

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