Sveglia e caffè. Poi subito in bagno: doccia con il doccia-schiuma e shampoo, un po’ di deodorante, crema idratante per il corpo, cremina per il viso, lozione per i capelli.
Poi spazzolino e dentifricio, un po’ di correttore e un leggero strato di fondotinta. E, se la situazione lo richiede, seduta di trucco. Una spruzzata di profumo e via, siamo pronte. Sono solo le 8 del mattino e abbiamo già usato una decina di cosmetici.
I cosmetici fanno parte della nostra vita, anche se siamo donne “acqua e sapone”. E lo stesso vale per gli uomini: dentifricio, sapone, deodorante, schiuma da barba, dopobarba… Anche i maschietti non possono fare a meno dei cosmetici, ormai indispensabili per la nostra bellezza e il nostro benessere.
Ma che cos’è esattamente un cosmetico?
Questa la definizione secondo la legge:
“le sostanze e le preparazioni, diverse dai medicinali, destinate a essere applicate sulle superfici esterne del corpo umano (epidermide, sistema pilifero e capelli, unghie, labbra, organi genitali esterni) oppure sui denti e sulle mucose della bocca allo scopo, esclusivo o prevalente, di pulirli, profumarli, modificarne l’aspetto, correggere gli odori corporei, proteggerli o mantenerli in buono stato”.
Quindi i cosmetici sono “sostanze e preparazioni“, non oggetti come unghie finte, brillantini per denti o unghie, extension per capelli, ecc. E vanno “applicati sulle superfici esterne del corpo” quindi non si parla di spray per il naso o i filler da iniettare sottopelle.
Infine il loro scopo è di “pulire, profumare, modificare l’aspetto, correggere gli odori, proteggere, mantenere in buono stato” quindi ogni prodotto che invece sia pensato per curare una malattia (anche se poco grave, come la cellulite o un arrossamento) non è un cosmetico ma un farmaco o un dispositivo medico. Il cosmetico può prevenire un arrossamento o magari nasconderlo, coprirlo, ma non può curarlo.
Il farmaco serve a curare o prevenire le malattie ripristinando, correggendo o modificando le funzioni fisiologiche con un’azione farmacologica. Il dispositivo medico viene invece impiegato a scopo di diagnosi, prevenzione, controllo, terapia o attenuazione di una malattia ma non ha attività farmacologica.
Il cosmetico dunque non può prevenire una malattia anche se, proteggendo la zona su cui viene applicato, può prevenire possibili patologie.
Una normalissima crema idratante per esempio non può certo curare o prevenire malattie, ma serve a mantenere in buono stato l’epidermide evitandovi fastidi come pelle screpolata, disidratata o arrossata per via di agenti atmosferici come sole, freddo o vento.
Un dentifricio non cura nessuna malattia del cavo orale, ma usato con regolarità può evitarvi carie e gengiviti. Ovviamente sono cosmetici anche le creme solari che aiutano a prevenire scottature, arrossamenti o ustioni.
E per quanto riguarda le creme anticellulite?
È vero, in questo caso ci si può facilmente confondere perché esistono anche in versione farmaco o dispositivo medico da acquistare in farmacia e dietro approvazione del medico. Ma quelle che trovate in profumeria o al supermercato sono in tutto e per tutto cosmetici dato che non servono a trattare la cellulite in quanto malattia ma solo gli inestetismi legati alla cellulite.
Per sapere tutto ma proprio tutto sui cosmetici, sulle loro funzioni, sui loro contenuti e su come viene garantita la loro sicurezza, c’è il sito promosso dall’Associazione Nazionale delle Imprese Cosmetiche, abc-cosmetici.it.
Il sito si sviluppa in due sottosezioni:
- conoscere i cosmetici (un percorso guidato alla scoperta dei cosmetici che vi insegna, tra le altre cose, come leggerne l’etichetta per evitare i tanti pericoli in agguato in campo cosmetico),
- per saperne di più (un approfondimento su allergie, test sugli animali, colorazioni per capelli, paidocosmetici, prodotti solari e molto altro).