Ammettiamolo: lo stress è un’insidia anche per i nostri capelli. Li vediamo opachi, fragili, crespi o troppo sottili, restii a tenere la piega. Per non parlare della caduta e delle doppie punte…
E se deleteri sono gli shampoo aggressivi, le colorazioni selvagge (leggete qui come riconoscere le tinture naturali) e l’uso prepotente della piastra già durante l’anno, la situazione non può che peggiorare d’estate, sia al mare che in piscina, per la presenza di salsedine, cloro e ultravioletti.
Che fare allora?
Innanzitutto, prima della partenza, meglio recarsi con buon anticipo dal parrucchiere per i trattamenti più particolari (tipo le decolorazioni), cercando di scegliere un tono più scuro rispetto alla solita tinta, perché già il sole di per sé ha un alto potere schiarente.
Lavare i capelli con acqua dolce perché il sale li disidrata, oltre a seccare il cuoio capelluto, con conseguente perdita di lucentezza e morbidezza.
Il cloro, invece, fa virare il colore. Fondamentale, quindi, applicare sulle lunghezze prodotti anti-UV, con siliconi e aminoacidi, che avvolgono il capello assicurando un’azione antiossidante e protettiva.
Gli shampoo devono essere ultra-delicati, a base di aloe, olio di germe di grano o jojoba. Approfittate di questi momenti per un massaggio della cute: stimola la circolazione e rinvigorisce la crescita. Non dimenticate un buon balsamo, che aiuta a districare i nodi senza spezzare i capelli.
Chi è calvo deve proteggere il cuoio capelluto con un filtro solare molto alto (SPF 50+) ed utilizzare quanto più possibile un cappellino, per evitare scottature e cheratosi solari.
Chi soffre di caduta, stia attento anche a tavola, bevendo tanta acqua e seguendo una dieta bilanciata che apporti i necessari nutrienti, fondamentali per la salute e la bellezza dei capelli.
Un esempio? Frutta e verdura, in primo luogo, ma anche legumi, cereali, latticini e tanto pesce, specialmente quello ricco di acidi grassi Omega 3 contenuto in sardine, salmone e aringhe.