Quando acquistiamo una confezione di mozzarella industriale, spesso leggiamo tra gli ingredienti la presenza di acido citrico. Ma a cosa serve esattamente questa sostanza e perché viene utilizzata nella produzione? Non tutti sanno che, pur essendo un ingrediente naturale, il suo impiego può influire sul gusto, sulla consistenza e sulla qualità finale del formaggio.
Indice
Cos’è l’acido citrico e perché si usa nella mozzarella
L’acido citrico è un composto organico naturale presente in molti frutti, in particolare negli agrumi. Viene spesso impiegato come correttore di acidità o regolatore del pH in numerosi alimenti industriali, dalle bevande ai dolci, fino ai formaggi freschi come la mozzarella.
Nel caso della mozzarella industriale, l’acido citrico ha una funzione precisa: favorisce la coagulazione del latte e accelera il processo di acidificazione che, in una lavorazione tradizionale, avverrebbe naturalmente grazie ai fermenti lattici. In pratica, si tratta di un modo per “velocizzare” la produzione e ottenere sempre un risultato omogeneo, indipendentemente dalla qualità del latte o dalle condizioni ambientali.
Un processo più rapido ma meno naturale
Tradizionalmente, la mozzarella si produce lasciando che i batteri lattici presenti nel latte trasformino gradualmente il lattosio in acido lattico, rendendo la cagliata pronta per la filatura. È un procedimento lento, che può richiedere diverse ore e che conferisce al prodotto finale il suo sapore caratteristico e la sua elasticità naturale.
Con l’aggiunta di acido citrico, invece, questa fase viene sostituita da una acidificazione immediata. Ciò permette di risparmiare tempo e garantire una produzione continua, ma può modificare la texture e il gusto del formaggio. La mozzarella risulterà più compatta, meno filante e con un leggero retrogusto acido.
Come riconoscere una mozzarella con acido citrico
Capire se una mozzarella contiene acido citrico è molto semplice: basta leggere l’etichetta. Questa sostanza viene indicata con la dicitura “acido citrico” oppure con la sigla E330. Si trova spesso tra gli ultimi ingredienti, proprio perché ne basta una piccola quantità per ottenere l’effetto desiderato.
Le mozzarelle artigianali o a denominazione d’origine protetta (DOP), come la Mozzarella di Bufala Campana DOP, non possono invece contenere acido citrico. Il disciplinare di produzione prevede esclusivamente l’uso di fermenti naturali e vieta l’aggiunta di correttori di acidità. È anche per questo motivo che le mozzarelle DOP hanno un sapore più complesso e autentico rispetto a quelle industriali.
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Acido citrico nella mozzarella: è dannoso per la salute?
L’acido citrico è sicuro e naturale: si tratta di una sostanza presente anche nel nostro metabolismo, e utilizzata comunemente come conservante e antiossidante in molti alimenti. In piccole quantità, non ha effetti negativi sull’organismo.
Tuttavia, il problema non riguarda tanto la salubrità dell’ingrediente, quanto piuttosto il livello di naturalità del processo produttivo. L’uso dell’acido citrico è un segnale di un approccio più industriale, volto a garantire tempi rapidi e costi più bassi, a scapito della complessità organolettica e della qualità artigianale del prodotto.
Un indicatore di qualità del latte
Un altro aspetto da considerare è che, nelle produzioni artigianali, la fermentazione naturale del latte permette di valorizzare le sue caratteristiche originarie. Se un caseificio fa uso di acido citrico, spesso significa che il latte impiegato non è così “vivo” o ricco di batteri lattici da garantire una fermentazione spontanea. In altre parole, l’acido citrico può essere un segnale di materia prima meno pregiata.
Le differenze di gusto e consistenza
Chi ha provato sia una mozzarella industriale sia una prodotta in modo tradizionale, percepisce subito la differenza. Le mozzarelle con acido citrico tendono ad avere un gusto più acido, una consistenza compatta e una minore elasticità nella filatura. Inoltre, rilasciano meno siero e si conservano più a lungo, proprio grazie al pH più stabile.
Le mozzarelle senza acido citrico, invece, hanno un sapore più dolce e latteo, una consistenza più morbida e un profumo fresco e naturale. Sono più delicate, ma anche più deperibili: andrebbero consumate entro uno o due giorni dalla produzione, meglio se freschissime.
Come scegliere una buona mozzarella
Se vuoi gustare una mozzarella dal sapore autentico, ecco alcuni consigli utili:
- Leggi sempre l’etichetta: evita i prodotti con acido citrico (E330) se desideri una mozzarella più naturale.
- Preferisci le DOP o artigianali: come la Mozzarella di Bufala Campana DOP o la Fior di Latte Appennino Meridionale, che seguono disciplinari precisi.
- Controlla la provenienza del latte: un prodotto a filiera corta garantisce maggiore freschezza e qualità.
- Valuta l’aspetto e il profumo: la mozzarella ideale è lucida, morbida ma compatta, con un profumo di latte fresco e un sapore leggermente dolce.
Alternative naturali e curiosità
Alcuni piccoli caseifici italiani stanno riscoprendo metodi di produzione senza additivi, utilizzando siero-innesti naturali preparati ogni giorno. Questo permette di ottenere mozzarelle più genuine, anche se con una conservabilità inferiore. È un ritorno alle origini che punta sulla qualità del latte e sulla fermentazione naturale.
Curiosamente, l’acido citrico non è solo un ingrediente alimentare: viene usato anche come detergente ecologico per rimuovere il calcare e neutralizzare gli odori, a dimostrazione della sua versatilità e sicurezza d’uso.
Meglio con o senza acido citrico?
In definitiva, l’acido citrico nella mozzarella non è pericoloso, ma rappresenta una scorciatoia tecnologica che semplifica la produzione industriale. Se cerchi una mozzarella più autentica, ricca di gusto e di storia, punta su quelle prodotte senza acido citrico, magari artigianali o DOP. Avrai un prodotto più fresco, genuino e capace di raccontare la tradizione casearia italiana in ogni boccone.
In sintesi: la differenza non sta solo nell’etichetta, ma nel modo in cui scegliamo di nutrirci. Una mozzarella senza acido citrico è più viva, più naturale e, per molti, semplicemente più buona.