A dispetto di quanti lo demonizzano, il matrimonio continua a stupire: si allunga ulteriormente la lista dei benefici che ne traggono i coniugi. Ora gli esperti indagano sul suo rapporto con i tumori e scoprono che i pazienti sposati hanno maggiori chance di sopravvivere alla malattia.
Pronunciare il fatidico sì può combattere ansia, depressione, dipendenza da farmaci e da droghe e fa bene alla salute mentale, all’umore e al benessere, ce l’avevano già detto dei ricercatori inglesi. Ma alcuni esperti della Brigham Young University e della Penn State College of Medicine con uno studio pubblicato sulla rivista Cancer Epidemiology annunciano che essere sposati può avere una qualche implicazione nella lotta contro il cancro, in particolare quello del colon. Insomma, una vera e propria panacea!
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Il ruolo del matrimonio nella diagnosi precoce e nella sopravvivenza
Se sposati, i pazienti affetti da tumore al colon possono abbassare di ben 14 punti percentuali il rischio di morire a causa della malattia. I dati dimostrano anche che sempre i pazienti coniugati possono beneficiare di una diagnosi più precoce. Sono sempre loro ad optare per trattamenti più aggressivi e invasivi, che assicurano maggiori probabilità di sconfiggere il tumore. Questi dati si riferiscono sia agli uomini che alle donne.
Secondo i ricercatori, il sostegno emotivo e pratico fornito dal partner gioca un ruolo chiave: ricordare gli appuntamenti medici, seguire correttamente le terapie, monitorare i sintomi e motivare il paziente a non mollare sono solo alcune delle azioni concrete che un coniuge può compiere durante il percorso oncologico.
Perché i coniugi affrontano meglio la malattia
Tuttavia, non sono ancora chiare le motivazioni: gli scienziati ipotizzano che per il paziente sposato sia fondamentale il supporto offerto dai compagni di vita, ma anche la gestione a quattro mani della malattia.
Il mutuo sostegno è da sempre il pilastro di un matrimonio ben riuscito, anche se bisogna stare attenti a non esagerare. La comunicazione costante, il supporto psicologico e la presenza fisica di un partner possono fornire un vero e proprio “effetto protettivo” sullo stato di salute generale del malato.
“Avere un marito o una moglie aiuta il paziente a focalizzare meglio le problematiche della malattia e a risolvere più rapidamente. Pensate al coniuge come a un’infermiera anticonvenzionale”,
afferma Sven Wilson, co-autore della ricerca.
Le conferme dalla ricerca più recente
Nel 2023, uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Oncology ha confermato che i pazienti sposati con cancro al colon-retto mostrano tassi di sopravvivenza significativamente più alti rispetto a quelli non sposati. La presenza di una rete familiare solida – in primis il coniuge – contribuisce ad affrontare meglio non solo le cure, ma anche lo stress fisico ed emotivo della diagnosi.
Secondo l’American Cancer Society, la diagnosi precoce resta un fattore fondamentale per la sopravvivenza, ma lo stile di vita, il sostegno sociale e la stabilità emotiva giocano un ruolo altrettanto importante nella prognosi. Per i medici, il benessere relazionale va ormai considerato parte integrante del percorso di cura.
Oltre la coppia: il potere delle relazioni
Naturalmente, non è necessario essere sposati per godere di questi benefici: ciò che davvero fa la differenza è avere accanto qualcuno che si prenda cura di noi. Familiari, amici stretti e partner non sposati possono fornire lo stesso tipo di supporto, sebbene il matrimonio, in quanto unione formalizzata e stabile, tenda a garantire un sostegno più costante nel tempo.
Negli ultimi anni, anche molti centri oncologici hanno introdotto programmi di sostegno psicologico e sociale per i pazienti soli, proprio per compensare questa mancanza di una figura affettiva vicina.
L’amore può davvero fare la differenza
Gli studi in questa direzione devono essere ancora approfonditi, questo è vero, ma ci piace comunque credere che questo possa essere un motivo in più per scegliere di percorrere la navata di una chiesa con un bouquet in mano.
Che si tratti di un matrimonio tradizionale o di una relazione significativa, il supporto umano resta uno degli strumenti più potenti per affrontare il cancro. E il tumore al colon, tra i più diffusi in Italia, può essere combattuto con più forza se si è insieme.