Giornata Mondiale della Psoriasi 2025: nuove cure, ricerca genetica e consapevolezza

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Il 29 ottobre si celebra la World Psoriasis Day (WPD), la Giornata mondiale dedicata alla psoriasi, una malattia cronica della pelle che ancora oggi colpisce milioni di persone in tutto il mondo. L’iniziativa, promossa a livello globale dalla Federazione Internazionale delle Associazioni della Psoriasi (IFPA), ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica, combattere lo stigma sociale e promuovere una maggiore consapevolezza sulla prevenzione e le nuove terapie disponibili.

Cos’è la psoriasi e quante persone colpisce oggi

La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica e non infettiva che interessa circa il 3% della popolazione mondiale – ovvero oltre 130 milioni di persone – e più di 2,5 milioni di italiani. Si tratta di una malattia autoimmune, in cui il sistema immunitario attacca erroneamente le cellule della pelle, provocando un’accelerazione del ciclo di rinnovamento cellulare. Il risultato è la comparsa di placche arrossate e desquamate, spesso accompagnate da prurito, dolore e disagio psicologico.

Le zone più colpite sono gomiti, ginocchia, cuoio capelluto e schiena, ma in alcuni casi la malattia può estendersi a gran parte del corpo o interessare le unghie e le articolazioni (artrite psoriasica). Oltre ai sintomi fisici, la psoriasi può avere un forte impatto sulla qualità della vita, sull’autostima e sulle relazioni sociali.

La Giornata Mondiale della Psoriasi 2025: eventi e iniziative in Italia

Dal 2004, la World Psoriasis Day è ufficialmente inserita nel calendario dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). In Italia, l’iniziativa è coordinata da Adipso (Associazione per la Difesa degli Psoriasici), che anche quest’anno organizza eventi informativi e gazebo in circa 40 città italiane.

In questi spazi sarà possibile ricevere consulenze gratuite da medici dermatologi, ottenere opuscoli informativi e conoscere le ultime novità in campo terapeutico, inclusi i centri Psocare per la cura della psoriasi e dell’artrite psoriasica. L’obiettivo è offrire ai pazienti informazioni chiare, ma anche favorire un confronto diretto con specialisti e volontari.

Durante la giornata, sono previste anche campagne social con hashtag dedicati come #WorldPsoriasisDay2025 e #UnitiControLaPsoriasi, volte a promuovere la conoscenza della malattia e combattere lo stigma che ancora oggi molti pazienti subiscono.

Le ultime scoperte: mappa genetica e medicina personalizzata

Una delle più grandi conquiste scientifiche degli ultimi anni riguarda la mappatura genetica della psoriasi. Questo traguardo, già anticipato nel 2011 e oggi ulteriormente approfondito, ha permesso di identificare numerose mutazioni genetiche associate alla malattia. Tali scoperte aprono la strada a terapie personalizzate e sempre più efficaci.

L’annuncio in Italia fu dato dai genetisti di Tor Vergata Giuseppe Novelli ed Emiliano Giardina. Novelli, preside della Facoltà di Medicina, spiegò:

«È stato raggiunto un importantissimo risultato che fa luce definitivamente sulla doppia natura, immunitaria ed epidermica, della malattia, scovando numerosi difetti nei geni della cute e del sistema immunitario».

Lo studio, pubblicato su Nature Genetics, coinvolse anche Richard Trembath del King’s College di Londra e Xue-Jun Zhang della Anhui Medical University di Hefei, che analizzarono il DNA di migliaia di pazienti psoriasici e individui sani per individuare differenze genetiche significative. I risultati rivelarono che le mutazioni associate alla psoriasi variano tra popolazioni occidentali e asiatiche, confermando la natura eterogenea della malattia.

«Quest’ultimo studio ha svelato che tra i cinesi i geni coinvolti sono diversi rispetto alle popolazioni occidentali, mostrando che la psoriasi è una malattia molto eterogenea».

Artrite psoriasica: quando la malattia colpisce anche le articolazioni

Un capitolo importante della ricerca riguarda l’artrite psoriasica, una forma grave che colpisce circa il 10% dei pazienti con psoriasi. Si manifesta con infiammazione delle articolazioni, dolore e rigidità, soprattutto a livello di mani e piedi. Senza un trattamento adeguato, può portare a danni articolari permanenti e limitazioni motorie significative.

Secondo recenti linee guida europee, una diagnosi precoce è fondamentale per evitare complicanze: oggi i farmaci biologici di ultima generazione (come gli anti-TNF e gli inibitori dell’interleuchina 17) permettono di controllare efficacemente sia i sintomi cutanei sia quelli articolari, migliorando notevolmente la qualità di vita dei pazienti.

Nuove terapie per la psoriasi nel 2025

Rispetto al 2011, la gestione della psoriasi ha fatto enormi passi avanti. Oggi sono disponibili diverse categorie di farmaci biologici e piccole molecole orali che agiscono in modo mirato sui meccanismi immunitari alla base della malattia. Tra i trattamenti più innovativi figurano:

  • Inibitori dell’interleuchina-23 (IL-23): riducono l’infiammazione cronica cutanea con alta efficacia e minori effetti collaterali.
  • Terapie a base di apremilast: modulano la risposta immunitaria con una somministrazione orale, utile nei casi lievi o moderati.
  • Luce UV e fototerapia combinata: oggi più mirata e meno invasiva, indicata per chi non tollera i farmaci sistemici.

Accanto ai farmaci tradizionali, cresce anche l’interesse per l’uso di rimedi naturali e fitoterapia, utili come supporto alle cure mediche: ad esempio, estratti di aloe vera, curcuma, olio di canapa e omega 3 possono contribuire a ridurre l’infiammazione cutanea.

Psoriasi e benessere psicologico

Non bisogna dimenticare il peso psicologico della psoriasi. Secondo un’indagine condotta nel 2024 dall’European Academy of Dermatology and Venereology, circa il 40% dei pazienti con psoriasi soffre anche di ansia o depressione. Il supporto psicologico, la terapia cognitivo-comportamentale e i gruppi di auto-aiuto possono quindi giocare un ruolo chiave nel percorso terapeutico.

Dalla ricerca alla consapevolezza

Oggi la psoriasi non è più vista solo come una malattia della pelle, ma come una patologia sistemica complessa che coinvolge il sistema immunitario, la genetica e la sfera emotiva. Grazie ai progressi della ricerca e alla crescente sensibilizzazione promossa durante la Giornata Mondiale della Psoriasi, milioni di persone possono accedere a cure sempre più efficaci e personalizzate.

Come ricorda il professor Giuseppe Novelli:

«Tali studi promettono di favorire lo sviluppo di terapie innovative, più efficaci e personalizzate e in grado di ritardare l’evoluzione della malattia verso forme più gravi».

La conoscenza, la prevenzione e la ricerca rappresentano oggi le armi più potenti per sconfiggere non solo la psoriasi, ma anche i pregiudizi che ancora la circondano.

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